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60 anni di humbucker
60 anni di humbucker
di [user #3] - pubblicato il

Nel 1955 veniva alla luce il pickup capace di piegare a proprio vantaggio le leggi del magnetismo. L'humbucker nasceva per esigenze tecniche, ma è stato poi amato per il suono caratteristico e per un output impareggiabile. Ecco in cosa consisteva l'intuizione di Seth Lover.
Il pickup humbucker, letteralmente "soppressore di ronzio", compie sessant'anni. Inventato nel 1955 da un geniale tecnico Gibson (Seth Lover), è scelto non tanto per la caratteristica cercata dal suo inventore (la soppressione dei ronzii), ma per la potenza, il corpo, la sonorità molto carica, soprattutto quando impedenza e resistenza sono portate ai limiti alla ricerca di molto output. Non a caso è diventato il pickup ufficiale della chitarra rock.

Un pickup single coil è quanto di più semplice esista. Bobina e magnete catturano i movimenti del campo magnetico prodotte dalle vibrazioni della corda e le trasformano in energia elettrica, poi viene trasformata in suoni da un amplificatore. Purtroppo, oltre a catturare le vibrazioni delle corde, un pickup single coil cattura anche altre onde elettriche estranee nei paraggi: quelle prodotte dalle lampade, dalle stazioni radio, dalle candele delle auto, dagli elettrodomestici, eccetera. È stato necessario un quarto di secolo dalla nascita del primo pickup (il Rickenbacker del 1931) per trovare il modo di risolvere questo problema, abbastanza marginale dal vivo, ma tremendamente invasivo in studio (soprattutto nelle situazioni rudimentali e già rumorose di per sé dell'epoca).

Nel 1955 entra in scena un genio la cui importanza nel mondo della chitarra elettrica è seconda solo a quella di Leo e Les Paul: è Seth Lover, tecnico della Gibson, che inventa il pickup humbucker. Col senno di poi sembra tutto semplice, ma per arrivarci serviva una testa molto fine.

60 anni di humbucker

Seth riflette sulle onde nel mare, che sono costituite da alti e bassi. Si dice che se si potessero combinare due mari, accostando gli alti dell'uno ai bassi dell'altro, le differenze si annullerebbero e si otterrebbe un mare piatto. Esattamente così funziona un pickup humbucker. Le due bobine sono collegate in controfase, quindi quando vengono collegate i picchi delle onde di interferenza di una bobina si combinano con gli avvallamenti dell'altra.

Ma allora il sistema dovrebbe azzerare qualunque segnale, come mai il pickup suona? Semplice. Il ronzio è catturato dalle bobine, quindi viene annullato dalla controfase, mentre le vibrazioni delle corde sono invece catturate dai magneti, i quali sono montati con polarità invertita (uno ha il Nord in alto e l'altro il Sud): la controfase magnetica e quella elettrica si combinano rimettendosi in fase e portando all'output il segnale. In sintesi: ciò che viene colto dalle bobine è bloccato, ciò che viene colto dai magneti è accettato.

A questo punto tutto è molto più chiaro, ma come mai in certe circostanze alcuni pickup humbucker, soprattutto se privi del coperchio metallico, sono comunque producono alcuni rumori di fondo? L'humbucker ferma i ronzii da 60 cicli/secondo, ma non può cancellare quelli elettrostatici da 120 cicli. A questo provvede il coperchio metallico, che Seth Lover volle componente essenzialmente tecnica sui suoi pickup.

Da ultimo, la connessione delle bobine, che può essere in serie o in parallelo. La modalità classica è in serie, per avere la massima potenza e un ottimo rapporto segnale/rumore, ma a fronte di una perdita di acuti e di chiarezza. La circuitazione in parallelo - molto poco usata - riduce sensibilmente la potenza.

60 anni di humbucker

A che serve tutto questo discorso? A dire che - come è accaduto a tante altre invenzioni geniali nel mondo della chitarra - anche il pickup humbucker ha spopolato non per la caratteristica principale (la soppressione dei ronzii), ma per quella secondaria, la struttura a due bobine (indispensabile per cancellare i ronzii, come detto) che collegate in serie generano un volume doppio rispetto ai single coil usati da soli o in parallelo (come avviene nelle posizioni intermedie della Stratocaster).

La chitarra elettrica, a distanza di tanti anni dalla sua invenzione, si conferma uno strumento straordinario, capace di andare al di là delle aspettative di chi l'ha inventata ed evoluta, invadendo campi inesplorati e offrendo ai musicisti spazi di creatività inaspettati.
elettronica pickup
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