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Pedaliere custom made... in Sicily
Pedaliere custom made... in Sicily
di [user #44077] - pubblicato il

L'incontro con un nuovo pedale può stravolgere la concezione di suono che si ha in testa e d'un tratto la pedaliera diventa obsoleta. Strymon, Xotic, il piccolo Cry Baby Mini e un insolito sistema di split per dry e wet sono i protagonisti di un lavoro di assemblaggio tutto siciliano.
Nell'era di internet e degli acquisti online siamo tutti portati il più delle volte per cercare di risparmiare qualcosa, a scegliere i nostri acquisti ascoltando prove su YouTube e leggendo recensioni a destra e a manca. Secondo me è giusto ricordare (e riscoprire) l’importanza del negozio e del negoziante di fiducia. Una persona a cui affidarci perché ci consigli il meglio.

Io non sono un professionista ma suono la chitarra, per diletto e hobby, da circa vent'anni. Ho avuto molti strumenti, pedali, ampli, multi fx, etc. e, come molti di voi, ho più volte cambiato idea su quello che doveva essere il mio rig: pedali o rack. Sono convinto che cambierò nuovamente idea in futuro, ma in questo momento sono decisamente più propenso a far passare il mio suono da un bel array di buoni pedali. Ecco che quindi, smantellato il mio ingombrante rack, sono passato negli ultimi anni a un sistema ibrido di pedali/rack gestito da una Vinteck TB4 (eccellente macchina per qualità costruttiva e trasparenza). Poi ho deciso di usare solo pedalini e spostare a terra anche gli effetti di ambiente/dinamica e sono passato al TC G-System (ottima macchina in termini di qualità effetti e di comodità di routing, ne ho avuti ben due, entrambi iB Modified). Ero abbastanza soddisfatto del risultato ottenuto e ritenevo di aver raggiunto il massimo in termini di qualità per ciò che riguarda delay, reverb, modulazioni.

Questa soddisfazione venne messa in crisi il giorno in cui entrai nel mio negozio di fiducia (GuitarPoint a Palermo) e il bravissimo e supercompetente co-proprietario Giorgio Nucifora mi fece ascoltare e poi provare i pedali Strymon (nell'ordine BigSky, TimeLine, Mobius). Il suono della chitarra entra ed esce da questi pedali senza essere realmente modificato in nulla: trasparentissimi. E la qualità supera qualsiasi cosa avessi mai sentito/provato fino ad allora (Eventide, TC, Rocktron, Lexicon, etc...).
Come potete facilmente intuire, decisi di stravolgere di nuovo il mio rig e vendere il G-System acquistando tutti e tre i suddetti Strymon. Ottimo.
Ora mancava una buona sezione di guadagno e, ciliegina sulla torta, un buon sistema di routing e di alimentazione. Decisi di affidarmi totalmente al buon Giorgio. Pian piano mi consigliò dei pedali che, penso, rimarranno nella mia pedalboard per molti anni: Xotic BB Preamp Comp Custom Shop, Xotic RC Booster, Wampler Velvet Fuzz (per suoni distorti alla Gilmour, ma non solo), Xotic SP Comp, Xotic EP booster e altri che vedrete in foto. Bene: pedali selezionati, acquistati e provati con diversi ampli in mio possesso (BluesBreaker reissue, Ac30H2, JCM800, FenderSuper60). Era ora di ultimare il tutto.

Fidandomi del buon Giorgio Nucifora, qualche settimana fa gli ho portato tutti i pedali (e una MusicomLab efx mkiV acquistata sempre su suo consiglio). Ho lasciato a lui la scelta della pedalboard, dell'alimentazione e del cablaggio, sapendo che la sua esperienza in materia è superiore alla mia.

Dopo qualche settimana ecco il risultato:

Pedaliere custom made... in Sicily

Alcuni di voi penseranno: "beh, tutto cablato in maniera pulita ma non è così difficile, in molti lo fanno e forse potrei farlo anch'io". Mi permetto di rispondere in anticipo a facili considerazioni del genere: non è così! Il buon Giorgio, che esegue lavori del genere ogni giorno nel suo negozio di chitarre, non si limita infatti a velcrare e cablare il tutto, ma svolge un lavoro certosino che cercherò di riassumere in alcune fasi principali:
1) schematizzazione del routing migliore per far suonare al meglio ogni pedale (per esempio è suo il consiglio di mettere l'RC Booster a fine catena e l'EP Booster in ingresso, il risultato è straordinario)
2) prova di diverse disposizioni sulla pedalboard per una migliore facilità di accesso ai pedali che necessitano di essere pestati (per esempio l'EP Booster o ancora il Timeline nella sua funzione di looper e il BigSky per la funzione Hold). Ottimo il consiglio di mettere il Cry Baby (ho preso il Mini su suo consiglio per minimizzare lo spazio occupato) inclinato: si evita di pestare accidentalmente il pedale che sta subito dietro e in più l'utilizzo risulta più comodo
3) velcraggio di pedalboard e pedali
4) disposizione dei pedali e prova dei cavi
5) realizzazione di tutti i cavi (lui ha scelto George L's per la loro qualità e trasparenza) e test di ogni cavo (li prova uno per uno per vedere che non ci siano difetti, fruscii, degradazione)
6) prova di alimentazione dei singoli pedali (dimenticavo di dire che l'alimentatore scelto è un VoodooLab 4x4, che ha potenza e porte da vendere e alimenta benissimo anche i pedali Strymon). Durante i test di alimentazione il buon Giorgio è riuscito a scovare un difetto dell'alimentatore (una delle porte a 400mA funzionava sotto tensione) di cui probabilmente non mi sarei mai accorto.
7) cablaggio alimentatzione e MIDI
8) test del sistema finito.

Il risultato è una pedalboard dal look pulito e ordinato in cui ogni pedale è stato ragionato (in quanto a scelta, disposizione nella catena e posizione sulla pedalboard). Ogni elemento della pedalboard è super-stabile (potreste capovolgere la pedaliera e scuoterla per ore e non si muoverebbe la benché minima connessione), accessibile (ove necessario) e cablato in modo eccelso.

Degno di nota è anche il routing permesso da due pedalozzi decisamente inusuali: splitter Palmer Y-box e Radial Stagebug SB-6. I due pedali mi permettono di ottenere uno split del segnale dopo i pedali di guadagno e prima di quelli di ambiente per ottenere un rig di tipo wet/dry/wet. La cosa decisamente inusuale, ma utilissima, è di poter gestire per ognuna delle tre uscite del sistema la fase (un elemento che troppo spesso sottovalutiamo, ma provate a correggere la fase di due ampli che suonano contemporaneamente e vedrete che suono) e la massa per interrompere loop e hum indesiderati.
Lo splitter, insieme all'alimentatore, non è visibile in foto perché posizionato sotto la pedaliera.

Pedaliere custom made... in Sicily

Il sistema è tutto midizzato (se un giorno volessi aggiungere un rack mi basta far uscire un cavo MIDI) e ha un suono esagerato. Niente fruscii, moltissima dinamica permessa soprattutto dai pedali Xotic e nessuna degradazione del segnale grazie al buffer di ingresso della MusicomLab e grazie al signal-path degli Strymon.

Tutto questo non sarebbe stato possibile senza il buon Giorgio Nucifora. Mi ha saputo dare, essendo lui stesso chitarrista, dei consigli preziosi sugli acquisti da fare per ottenere il sound che avevo in mente, e in più ha svolto un lavoro superlativo nella realizzazione pratica della pedalboard. Un amico oltre che il mio spacciatore di chitarre, pedali e ampli.
Un consiglio a tutti: trovate anche voi il vostro negoziante di fiducia e costruite un rapporto che possa essere duraturo e proficuo per entrambi, ottenere ciò che si vuole non sempre è così facile.
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