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Acus Stage Pre 6: mixer di lusso
Acus Stage Pre 6: mixer di lusso
di [user #16167] - pubblicato il

Con un aspetto lussuoso e caratteristiche tecniche di tutto rispetto, lo Stage Pre 6 è molto più di un mixer. Grazie agli effetti on-board, i sei canali separati e le due linee monitor è l’arma giusta per chi ha la necessità di usare più strumenti nella stessa serata, oppure per una piccola ensemble che ha bisogno di un mixer attrezzato di tutto punto per un live.
Avevamo messo le mani tempo fa sul piccolo combo da 8’’ realizzato sempre dalla Acus, questa volta invece abbiamo giocato un po’ con lo Stage Pre 6, una sorta di estratto del Oneforstring che ne prende il core system e lo trasforma in un vero e proprio mixer.

Ricalca le specifiche del modello a tre canali. Questi salgono però a sei, con l’aggiunta di una seconda linea monitor. Nella sostanza l’Acus in prova oggi non è altro che un mixer ottimizzato per l’uso on stage. Ha l’obbiettivo di semplificare la vita a chi necessita di suonare più strumenti diversi all’interno della stessa serata e non vuole fare impazzire il fonico con un sound check di due ore e mezza. Grazie ai sei ingressi separati si potranno collegare altrettanti attrezzi diversi (microfoni compresi), costruendosi un suono ad hoc per ognuno di questi. Basteranno quindi due linee XLR per mandare al banco un sound perfetto, magari creato a casa, su cui bisognerà intervenire poco o niente durante le prove, una sciccheria insomma.

Ogni channel strip è a dir poco completa. Si parte dalla parte in alto con tutte le connessioni utili, l’input, send e return e direct out. Lo stage pre è studiato soprattutto per strumenti a corda, quindi quattro canali su sei hanno ingressi jack e uscite XLR, solo il cinque e il sei hanno l’ingresso combo. Accanto alla direct out troviamo due pulsanti dedicati uno al pad del segnale, toglie infatti 10dB all’uscita, il secondo permette di selezionare se l’uscita debba essere prelevata pre o post equalizzazione (molto utile in fase di registrazione). Proseguendo verso il basso troviamo tutti i controlli del caso. Partiamo dal gain, che regola il livello in ingresso seguito dall’equalizzatore parametrico. Questo è composto da quattro potenziometri dedicati rispettivamente ad alti, bassi, medio alti e medio bassi. Proseguendo troviamo il controllo del limiter, con il quale si possono evitare picchi indesiderati. Oltre ai due volumi dedicati alle uscite monitor troviamo il livello del riverbero e quello del send, per un effetto esterno (pedalini o unità rack). Siamo arrivati in fondo alla channel strip, ci spostiamo quindi sulla destra del mixer, dove troviamo quattro notch filters per prevenire ogni possibile larsen e fischio indesiderato, associati ai pulsanti di mute (che azzerano il segnale in uscita lasciandolo nei monitor e nelle cuffie) e l’interruttore della phantom a 48V. 

Acus Stage Pre 6: mixer di lusso

Per concludere diamo uno sguardo alla sezione di output. Altre al main, L&R, abbiamo a disposizione le uscite dedicate ai monitor, send (mono) e return (stereo) per left e right e il jack per connettere un accordatore da usare con tutti gli strumenti. Infiltrato tra tutte le connessioni d’uscita troviamo anche l’aux-in con ingresso jack da 3/4’’, perfetto per mandare della musica o delle basi.

Da non dimenticare infine i quattro connettori XLR del footswitch. Questo, venduto separatamente, permette di controllare il PAD del volume, l’on off del riverbero e del send return, oltre al volume, chiaramente.

La descrizione è un po’ lunga, ne siamo consapevoli, ma la carne al fuoco (non ce ne voglia l’OMS) con l’Acus è davvero tanta. Per quanto riguarda l’utilizzo lo Stage Pre è più che comodo. Abbiamo a che fare con un semplice mixer, studiato e dedicato agli strumenti acustici. Il suo uso principale è sicuramente quello suggerito dal nome stesso, su un palco. Basta piazzarlo vicino alla propria postazione, sul suo stand (purtroppo anch’esso venduto a parte), connettere tutti gli strumenti che di devono utilizzare durante la serata e il gioco è fatto. I controlli sono tutti intuitivi, basta aver messo mano a un mixer un paio di volte nella vita per non perdersi tra le manopole. Certo, utilizzarli bene è un altro paio di maniche, ma si sa, la musica è anche sperimentazione, quindi ci si può anche mettere a spisppolare in libertà, finché non ci si ritiene soddisfatti. Magari un consulto con un amico fonico non è una cattiva idea, ma vista la qualità dei pre e dell’equalizzatore dell’Acus è davvero difficile fare danni.

Acus Stage Pre 6: mixer di lusso
 
Dal punto di vista sonoro non c’è molto da dire, l’Acus è un mixer perfetto, con dei pre molto lineari che non influiscono sul suono, anche a buoni livelli di guadagno. Sono molto HI-FI da questo punto di vista, lasciano al sistema di amplificazione dello strumento tutto il lavoro, portandosi appresso quindi pregi e difetti. Abbiamo dato un ascolto agli effetti presenti on-board, voi potete ascoltarli attraverso la prova del One Forstring 8 che monta gli stessi. Confermiamo le buonissime impressioni di qualità che abbiamo riscontrato in tutti gli altri aspetti del mixer, enfatizzati anche da un’estetica azzeccata e curata.

L’Acus Stage Pre 6 è un prodotto professionale, dedicato a chi vuole gestirsi al meglio il suono e il bilanciamento tra gli strumenti, completamente in autonomia. Il tutto condito da una qualità e una performance da top di gamma. Un attrezzo del genere, ovviamente, non può avere un costo contenuto. I quasi 1000 euro circa che costa però se li merita. Va a posizionarsi in una fetta di mercato dedicato ai professionisti, ma può essere un’ottima risorsa anche per delle ensemble che non vogliono buttare i loro strumenti in prodotti di scarsa qualità. 


Acus è un marchio distribuito da Aramini
acus mixer stage pre 6
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Acus è un marchio distribuito da Aramini
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