di redazione [user #116] - pubblicato il 17 novembre 2015 ore 14:30
Questa domenica Bologna ospiterà un eccezionale evento musicale, “The Real Drummer 2”. Una rassegna con otto apprezzati e noti batteristi italiani e due grandi ospiti internazionali Mike Terrana e Horatio “El Negro” Hernandes. Un viaggio musicale a bordo della batteria tra tanti generi musicali e mille sfaccettature tecniche e stilistiche.
Da sempre, SHG è anche una preziosa occasione per conoscere nuovi musicisti di spessore. In quest’ultima edizione, ne abbiamo conosciuto uno di spessore, letteralmente, enorme. Ivano Zanotti è un gigante buono della batteria, uno verro carro armato del groove. Dietro le pelli per accompagnare Federico Poggipollini, dopo il concerto Ivano ci ha raccontato di questa interessante iniziativa che ha organizzato e a cui diamo volentieri visibilità.
Chi saranno i batteristi coinvolti? A suonare domenica ci saranno: Mike Tearrana (USA) e Horatio “El Negro” Hernandes (Cuba) che sono gli ospiti internazionali. E poi tutti gli italiani. Molinari Trio (ZUCCHERO), Giovanni Giorgi Trio (MALIKA AYANE), Ivano Zanotti Band (LOREDANA BERTE'), Luca Martelli (LITFIBA), Max Baldaccini (NESLI), Paolo Valli (DOLCENERA), Daniele Tedeschi Trio (VASCO ROSSI), Alessandro Bissa Band (A PERFECT DAY).
Come nasce l'idea di questo festival?
L'idea nasce da me e da Patrick Zemella che e' il fondatore del gruppo su facebook di "Quelli della Drum". Abbiamo iniziato l'anno scorso solo per pura passione, per fare una giornata fra batteristi e creare una grande amicizia.
Come avete selezionato i batteristi che suoneranno? Direi a caso (risate)! ...nel senso che quest'anno abbiamo preso qualche socio sostenitore in più e quindi siamo andati alle votazioni.
I batteristi suoneranno con le rispettive band, un’unica band residente o con le basi? Questo e quello: ci saranno 5 batteristi che si esibiranno con la propria band e gli altri 5 con le basi. Ma nessuna band residente!
Parecchi dei batteristi coinvolti sono molto attivi anche nell'ambito del pop e del rock più tradizionale. Un festival del genere è una valvola di sfogo per suonare cose strumentali più complesse? Dipende dal singolo batterista e dal repertorio che vorrà affrontare: se vorrà concentrarsi più sulla tecnica che altro. Io personalmente, mi concentrerò su quello che ormai faccio tutto l'anno: essere il batterista giusto, per accompagnare chiunque lo richieda. Per questa ragione, più che ogni altra cosa, puntero' molto sul feeling dei brani.
Cinque dischi imprescindibili per la batteria rock. Sono pareri soggetivi. Ma per me sono: Sgt Pepper dei Beatles, Led Zeppelin 1, Black Sabbath, i Deep Purple con Live in Japan e The Meters con The Essential.