di redazione [user #116] - pubblicato il 21 novembre 2015 ore 12:00
I delay vintage basati su disco immerso in una soluzione oleosa tornano in formato stompbox con tutta l'incontrollabilità e la modulazione pesante generata dai circuiti originali. Catalinbread mostra in video l'Adineko, un incrocio tra echo, riverbero e vibrato.
Quando si pensa agli echo d'annata, è facile che torni alla mente il sistema a nastro. Tuttavia, una categoria ancora più curiosa dal punto di vista sonoro ha popolato gli studi di registrazione durante la metà del secolo scorso. L'oil can delay è forse meno presente nella memoria dei chitarristi, ma è caratterizzato da una voce inconfondibile, calda, carica di modulazione e oscillante al punto da ricordare a tratti anche un vibrato. Impossibile non averne mai ascoltato uno su un vecchio disco. I delay a olio erano costituiti da un disco rotante sospeso in una soluzione oleosa per favorirne la rotazione e basavano il loro funzionamento su uno strato al carbone posto sul disco a contatto con una testina in materiale conduttivo. Il sistema non era dei più precisi e piccole varianti costruttive potevano alterarne in modo pesante e imprevedibile la risposta. Catalinbread ha voluto ricreare tutto il colore degli oil can delay in uno stompbox che fa incontrare il chorus, l'echo e il riverbero in una pasta dalla forte impronta retro.
L'Adineko si propone di rispecchiare tutte le caratteristiche principali dei vecchi delay a olio, con la controllabilità di un circuito elettrico moderno. La praticità del formato stompbox rende possibile avere tutto sotto mano in studio come dal vivo e la qualità Catalinbread garantisce durabilità e trasparenza timbrica.
Un delay a olio si distingue per una sonorità fluida e modulata, causa anche di una sorta di riverbero che la creazione delle linee di ritardo porta con sé. Il primo potenziometro presente sull'Adineko si chiama Reverb e ha esattamente il compito di enfatizzare o meno questa peculiarità, quasi ad avere due pedali d'ambiente in uno. Costruire un delay elettromeccanico come una camera a olio è un processo delicato, e basta sbagliare densità per avere un disco che ruota in maniera irregolare, il che genera delle modulazioni via via più presenti quanto "sbagliata" è la regolazione. Catalinbread ha voluto ricreare questo effetto in maniera controllabile con il potenziometro Viscosity. Il più classico dei parametri, Timing gestisce la durata del ritardo con un range di gran lunga superiore ai pochi millisecondi delle camere a olio tradizionali. Blend miscela il segnale pulito con le ripetizioni. Il delay è molto caratterizzante ed è in grado di offrire diverse nuance sia che lo si usi con una buona presenza, sia che lo si renda un leggero sottofondo a fare da tappeto per le proprie parti suonate. L'Adineko simula la presenza di due testine per altrettante linee di ritardo. Anziché regolarle attraverso due manopole separate, il pedale preferisce adottare un controllo di Balance con cui sfasarle per creare effetti ritmici interessanti, da ping pong con cadenze sincopate.
Il Catalinbread Adineko è stato presentato in maniera ufficiale in questi giorni ed è ora disponibile per l'acquisto diretto anche sul sito ufficiale a questo link.