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Gibson J185 True Vintage: una vecchia flat-top
Gibson J185 True Vintage: una vecchia flat-top
di [user #16167] - pubblicato il

Abbiamo messo le mani su una delle poche J185 True Vintage arrivate in Italia. Una chitarra realizzata come l’originale più di 50 anni fa, ma che non dimostra certo il mezzo secolo di età.
La J-185 fu introdotta nel 1951 per rispondere alle richieste dei musicisti che, pur ammaliati dal sound corposo e potente della SJ-200, cercavano uno strumento con delle dimensioni più ridotte, che conservasse la stessa proiezione sonora e la stessa pasta. La Jumbo made in USA divenne presto un best-seller, senza però raggiungere le glorie della più blasonata 200, rendendola ora una vera rarità. La Limited Edition in prova oggi ricalca alla perfezione le linee e le proporzioni dell’originale, con l’aggiunta di qualche chicca moderna che non guasta mai.

Per realizzare questo strumento alla Gibson non hanno badata a spese, partendo dai materiali. Per la tavola armonica è stato utilizzato dell’abete rosso Adirondack. Fasce e fondo, invece, sono realizzate con acero fiammato. La colorazione sunburst lascia piacevolmente trasparire la marezzatura che non appare lussuosa, ma garbata, di classe. 

Gibson J185 True Vintage: una vecchia flat-top

Il manico è in mogano, incollato con il classico dovetail joint che garantisce una trasmissione completa delle vibrazioni alla cassa armonica. La tastiera in palissandro è ornata da segnatasti a parallelogramma e sfoggia un capotasto in osso. I venti tasti, over binding, sono super sottili, in perfetta sintonia con il look vintage della J-185. Uniti al profilo slim taper, però, regalano un ottimo feeling fin dalle prime note e non fanno rimpiangere frets più corposi.

La madreperla sparsa abbondantemente sulla tastiera fa il paio con le croci maltesi che ornano il ponte in palissandro. Il battipenna tartarugato è la chicca finale che completa un colpo d’occhio d’altri tempi. La True Vintage, con la sua finitura alla nitrocellulosa, sembra arrivata direttamente dal ’51 a bordo di una DeLorean. Il sistema di amplificazione, però, ci riporta dritti dritti ai giorni nostri. Nello specifico è un L.R. Baggs Element VTC. L’unico controllo a disposizione è quello del volume nascosto nella buca, discreto, ma molto utile e preciso. 

Gibson J185 True Vintage: una vecchia flat-top

Già dalle prime plettrate ci accorgiamo che la J185 è uno strumento in grado di stupire. Le dimensioni della cassa, seppur non enormi come quelle della SJ-200, regalano un volume e una quantità di basse da vera Jumbo di razza. Il sound è equilibrato su tutto lo spettro delle frequenze. I cantini sono brillanti quanto basta per emergere da delle basse profonde e corpose. Inutile rimarcare che lo strumming è il frangente dove uno strumento del genere dà il suo meglio. Ci si sorprende a cantare e suonare dopo ore senza essersi minimamente stancati, perché il setup è perfetto, con una action bassa e la giusta distanza tra le corde, che non affatica e permette anche di esibirsi in qualche bending senza distruggersi le mani. 

Per ultimo, non certo per importanza, parliamo del sistema di amplificazione. Il piezo ci ha lasciato piacevolmente colpiti. Offre un'ottima approssimazione del sound globale dello strumento, rendendo la J185 perfetta anche per calcare i palchi. 


Con circa 2500 euro ci si può aggiudicare una limited edition coi fiocchi. Uno strumento realizzato con cura e con un sound da fuoriclasse. Compreso nel prezzo il case True Vintage completa il quadretto d’epoca un po’ in bianco e nero e un po’ a colori. 
chitarre acustiche gibson j185
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