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Weapon Guitars Six: la chitarra invisibile
Weapon Guitars Six: la chitarra invisibile
di [user #16167] - pubblicato il

Tra gli strumenti passati in redazione, la Six è forse uno dei più particolari. Realizzata con materiali alternativi tra alluminio e carbonio, promette di rivoluzionare il concetto di chitarra. Resta però una sei-corde e quindi l'abbiamo sparata a pieno volume in un vecchio Marshall.
Julius Loglio, patron di Weapon Guitars, è anche il progettista della Six, una chitarra rivoluzionaria sotto molti punti di vista che di uno strumento tradizionale ha solo l’hardware e l’elettronica. Ci vuole poco a capire quanto la Weapon sia differente da una Strat o una RG o una qualsiasi super-Strat. Il body è realizzato tramite macchine a controllo elettronico in alluminio 2024, realizzato dal pieno. Questo tipo di lavorazione garantisce un risultato finale solido e stabile, essendo privo di saldature e quindi meno soggetto ai cambiamenti climatici. Anche il manico segue la stessa filosofia, ma è costruito interamente in materiali compositi con tastiera in fibra di carbonio. La Six è una chitarra da velocista e come tale ha un radius da 16" e 24 tasti jumbo in acciaio inox. Il sistema brevettato FAN, Full Access Neck, permette di raggiungere l’ultimo fret senza fatica, per un’ergonomia totale.

Weapon Guitars Six: la chitarra invisibile

Sulla paletta, che è doubleface e può essere montata al contrario (reverse), troviamo un set di Spertzel Trim-Lock, che fanno il paio con il blocca corde del sistema tremolo Original Floyd Rose double locking, per dive bomb estremi e con una tenuta di accordatura impeccabile.

Nella parte centrale del body trovano posto i pickup. La Weapon può essere acquistata con tre differenti configurazioni, HH, HS e con il solo humbucker al ponte. Tutte e tre sono marcate I-Spira, pickup innovativi per strumenti innovativi. Il selettore a tre posizioni (presente solo nelle versioni HH e HS) in posizione centrale splitta l’humbucker (o gli humbucker).

Weapon Guitars Six: la chitarra invisibile

Il peso dello strumento non è dei più contenuti: si attesta sui 3790g, ma la Six è bilanciatissima. Sia da seduti sia in piedi, si posiziona automaticamente in modo corretto, senza pendere verso il manico o verso il body. Il sistema di fissaggio della cinghia Dunlop, poi, è garanzia di sicurezza ed è integrato alla perfezione nel body.

Il manico è forse la parte che sorprende di più. Le geometrie sono scelte per far sì che la mano possa raggiungere ogni posizione e ogni tasto agevolmente, senza mai incontrare ostacoli, fino al 24esimo tasto.

Ci siamo interrogati su quale tra gli amplificatori presenti nello studio di Michele potesse fare al caso nostro. Alla fine, un po' per continuità rispetto alle scorse recensioni e un po' perché non riusciamo a farne a meno, abbiamo optato per il Marshall, aiutato da qualche pedale per le distorsioni più moderne (KOR Oracle in particolare).

L’aspetto della Weapon (oltre al nome) ne tradisce la natura belligerante. Il clean, però, non risulta freddo. Nonostante il body in alluminio praticamente vuoto e il manico in fibra, la timbrica ha una personalità spiccata, carica sulle medie e capace di tirare fuori un po’ di bassi all’occorrenza, soprattutto con il pickup al manico.

È sulle distorsioni, però, che dà il meglio di sé. Già quando ci si sposta nei territori del crunch la stravagante sei corde mette in luce le sue peculiarità. La prima, quella che più la caratterizza, è la definizione con cui emergono tutte le note. Sia che ci si lanci in un assolo, sia che si stia eseguendo una ritmica, ogni nota avrà il suo spazio, il suo peso, la sua efficacia. Questa caratteristica è ancora più utile e valida quando si alza il guadagno e ci si sposta nella distorsione pura. Qui il sound diventa ancora più preciso, raggiungendo timbriche quasi Hi-Fi, merito sicuramente della particolare costruzione e dei pickup scelti per questo modello.


La Weapon Guitars Six è uno strumento che non fatichiamo a definire rivoluzionario. Come tale o lo si ama o lo si odia. Siamo entrati presto in sintonia, anche se abbandonare il legno è molto difficile per noi chitarristi.
Quello in prova oggi è uno strumento artigianale, realizzato a mano in Italia con materiali di altissima qualità e una cura nei dettagli da Custom Shop (anche meglio forse). È un oggetto esclusivo e viene proposto a un prezzo di 3500 euro (3700 per colorazioni custom), una cifra per niente eccessiva viste le tecnologie in gioco.
La Six non è certo la prima chitarra con materiali alternativi al legno, recentemente abbiamo visto il Custom Shop Fender alle prese con una chitarra in cartone e chissà cosa ci riserverà il futuro!
chitarre elettriche six weapon
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