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Forse i fuzz più assurdi in circolazione
Forse i fuzz più assurdi in circolazione
di [user #116] - pubblicato il

La fantasia dei costruttori di effetti non si limita alle funzionalità dei pedali, e spesso si sbizzarrisce con gli chassis più assurdi, come una vecchia Ford o un teschio umano con tanto di occhi che ruotano nelle orbite.
Quando si parla di suoni, il fuzz non è esattamente uno di quegli effetti che si possono infilare ovunque. La sua distorsione pungente, estrema e selvaggia si sposa solo con determinati generi musicali e stili chitarristici con riferimenti al mondo vintage, lasciando volentieri il posto a overdrive e distorsori più educati quando si richiede la definizione di un tipo di musica più moderno.
Il suono del fuzz è ben chiaro nella mente di molti chitarristi, sono pochi i modelli entrati nel cuore di tutti ed è difficile costruirne di nuovi ispirandosi a quegli standard senza stravolgerne le sonorità né, al contrario, scadendo nel banale clone. Così, quando un ingegnere si ritrova a progettare un nuovo fuzz, inevitabilmente resta ingabbiato entro una serie di limiti e paletti dovuti a necessità stilistiche e tecniche, e talvolta si ritrova a sfogare la propria fantasia in altre direzioni: nomi geniali e contenitori fuori di testa sono all'ordine del giorno nel campo dei moderni fuzz. Lì sì che il fuzz può essere infilato dappertutto.
Uno tra i laboratori che più hanno dimostrato estro nel costruire dei fuzz sopra le righe è senz'altro Dr. No Effects, padre di due fuzz-box come difficilmente se ne vedono in giro.

Forse i fuzz più assurdi in circolazione

Si tratta di edizioni limitatissime, oggetti rari fin da subito e introvabili nel giro di pochi mesi. I circuiti all'interno spesso sono semplici, antichi, ma il pacchetto completo è roba da collezione.
Alcuni anni fa, Dr. No ha pensato di piazzare un classico fuzz a due manopole all'interno di un modellino di Ford Falcon.
I potenziometri erano sul cofano, switch sul tettuccio accanto al LED e cavetteria varia svolazzante all'interno dell'abitacolo. Come da tradizione, nessun circuito stampato. Nella confezione, il Dottore forniva adesivi, portachiavi e anche il motore originale della miniatura, rimosso per fare spazio ai controlli.
Il disegno ricorda molto da vicino certi esperimenti operati dai DIYers sparsi per il web e raccolti in questo articolo. Il prezzo, invece, è su tutt'altro livello: si parlava di una cifra superiore ai 300 euro.


Proprio in questi giorni, Dr. No torna con una nuova versione del fuzz, stesso principio ma costruzione completamente diversa. Stavolta è il turno dello Skull Fuzz, di nuovo con un progetto di richiamo vintage, con due manopole e con in aggiunta un selettore per passare tra due sonorità differenti: una con equalizzazione a V per una voce più aggressiva e una con medie in evidenza e acuti più smussati per un suono più adatto al solismo.

Forse i fuzz più assurdi in circolazione

Se la macchinina faceva già la sua figura in pedaliera, un grosso teschio con due occhi che si illuminano dall'interno quando l'effetto viene attivato è qualcosa di insuperabile, pacchiano ma insuperabile.
Onore al merito, già il Tone Box Skull Crusher aveva percorso una strada simile, con uno chassis in metallo e due LED nelle orbite, divenendo tra l'altro uno dei distorsori più introvabili sul mercato, con quote da capogiro. Il fuzz, però, non si lascia abbagliare dalle finiture cromate e sceglie un'estetica degna del peggior halloween: il teschio è di color naturale, credibile, e gli occhi, realizzati con cura maniacale, fungono da manopole e vengono ruotati orizzontalmente per dosare volume e gain. I jack d'ingresso e uscita sono piazzati nelle tempie.


Anche lo Skull Fuzz si è fatto spazio in catalogo con un prezzo tutt'altro che accessibile, in linea con quello del suo predecessore a quattro ruote. Difficilmente vedremo uno stompbox del genere in Italia, ma il bello di Internet è anche poter sbirciare le follie estere consci di avere il portafogli al sicuro.
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