di Gianni Rojatti [user #17404] - pubblicato il 12 febbraio 2016 ore 15:30
Non ci sono che vantaggi nel sapere suonare più strumenti. Si aumenta la consapevolezza che la musica è una, e il senso ultimo del suonare è proprio quello di farla fluire armoniosa e intonata. E si capisce meglio che quelli che imbracciamo altro non sono che – appunto - strumenti per produrla. E’ giusto specializzarsi. Ma non limitarsi. Se sapete suonare la chitarra, che peccato non provare anche un ukulele.
Di ukulele, qui su Accordo abbiamo già parlato, spesso e volentieri. Ci siamo occupati per esempio di aiutarvi a sceglierne uno buono, suggerendovi anche il prezzo adeguato. E ci siamo preoccupati di suggerirvi come accordarlo, insegnandovi pure i primi accordi.
Da oggi cercheremo di entrare più nel vivo dell’insegnamento, pubblicando periodicamente alcune lezioni del nostro insegnante Adrien Janiak. Per prima cosa, però, cercheremo di incoraggiare i chitarristi a imbracciarlo, spronandoli a essere più disinibiti e coraggiosi.
Chi infatti è già abile e sciolto sulla chitarra, si impigrisce alla sola idea di dover ricominciare da zero nell’apprendimento di un altro strumento. E questo è un errore: è importante allora far sapere al chitarrista che le forme degli accordi sulla chitarra sono perfettamente trasportabili sul suo ukulele. Bisogna solo considerare che gli accordi risulteranno trasposti una quarta giusta sopra: la forma di quello che sulla chitarra è un Re, sull’Ukulele sarà un Sol: quello che sulla chitarra è un La, sull’Ukulele sarà un Re.
Al contempo però, un altro errore è restare troppo legati a stilemi esecutivi e pratici ai quali siamo abituati, perché li padroneggiamo bene. Non ci piove che, plettro alla mano, sulla chitarra siete dei draghi. Ma se imbracciate un Ukulele dovrete considerare che è uno strumento nato per essere suonato principalmente a dita. Ovviamente non è una regola fissa ( ne esistono nella musica?) ma semplicemente, con le dita, riuscirete a cogliere prima, e meglio, la sua natura.