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I rischi di collegare un cabinet col cavo segnale
I rischi di collegare un cabinet col cavo segnale
di [user #44881] - pubblicato il

Il cavo che va collegato tra una testata e una cassa è diverso dai normali cavi per chitarra per più di una ragione. Ecco cosa li differenzia e perché è necessario sceglierne uno adeguato alla potenza dell'amplificatore e all'uso che se ne fa.
Finalmente mi sono potuto regalare un Engl Powerball 2 che sognavo da tempo!
Non essendo pratico di sistemi testata/cassa, ho collegato i due elementi con un banale cavo segnale recuperato in casa (per giunta era un cavo TRS Stereo) e ho suonato il tutto per una mezz'oretta con un volume consono a un appartamento (quindi piuttosto basso).
Mi sono poi fortunatamente posto il dubbio sull'esistenza di cavi dedicati per questa applicazione e cercando su internet ho capito l'errore. A questo punto provvederò a far le cose per bene con un cavo adeguato.
La mia domanda è: posso aver danneggiato qualcosa? Voglio dire, il rischio di danni al finale si manifesta con una fumata nera e silenzio assoluto oppure anche se non è bruciato potrei aver danneggiato qualcosa?
Grazie in anticipo!

I rischi di collegare un cabinet col cavo segnale

Risponde Lorenzo G. di Giniski e Dragoon: ciao, per l'occasione riprendo e adatto un mio vecchio articolo di circa 15 anni fa. Il tempo passa ma i bisogni e le soluzioni sono gli stessi.
Vista la descrizione di come hai suonato, non hai rotto nulla. Vero è che un cavo segnale è sotto dimensionato per il lavoro che gli chiedi di fare usandolo come cavo potenza è inutilmente schermato ed ha una maggiore resistenza e capacità a parità di lunghezza, questo si traduce in un aumento di carico sul finale e quindi minor potenza massima erogabile derivata da un errato rapporto tra primario e secondario del trasformatore di uscita, un po' come mettere una cassa di impedenza superiore su un'uscita di amplificatore valvolare inferiore, oltre a un taglio in frequenza sul segnale e un eventuale riscaldamento del cavo stesso che alla lunga porterebbe a un corto. Insomma non è una buona idea.

Spesso il musicista non fa caso alle differenze che esistono tra un cavo e un altro, giustamente pensa a suonare, ma essendo veramente poche le differenze da considerare per ottenere sempre le migliori prestazioni, lo sforzo non impedirà di concentrarsi sulla musica. Vediamo perché.

I cavi di segnale utili in un amplificatore da chitarra sono principalmente di un unico tipo: schermati, flessibili e con prese jacks da 6,3 mm, sia esse mono o stereo, a volte con prese Cannon. Nel caso del cavo mono (come quello che usi generalmente tra chitarra e amplificatore) è formato da un conduttore interno piuttosto fine e una calza esterna di schermatura, il tutto dentro una guaina di gomma. Il cavo stereo è uguale, ma con due anime interne separate e schermate dalla calza esterna.
Questo cavo deve essere di buona qualità, lungo generalmente non oltre i dieci metri e assolutamente senza prese pressofuse. Compra un cavo che costi dai 15 ai 30 euro, che sia colorato per distinguerlo velocemente in mezzo agli altri e che abbia delle prese di collegamento robuste.
I cavi si usano, si perdono, si rompono e si ricomprano. Non usare cavi scadenti, ma neanche cavi ultracostosi se non vuoi tenerli in cassaforte. Da Jimi a Eddy hanno fatto grande musica con cavi ben sotto la qualità di cui parlo. Se vuoi, prova ad ascoltarne le differenze tra una marca e l'altra, ma non ti aspettare di scoprire il Graal, del resto poi sono gusti.
Una regola d'oro: un cavo in più fa sempre comodo.
Lo stesso valga per i cavi di collegamento tra i pedalini e quelli di collegamento tra amplificatore e multieffetto o dentro ai sistemi rack.

Farselo a mano? Se possiedi un saldatore, sai saldare e compri il materiale, il risparmio sarà di pochi euro (dai cinque ai dieci) senza contare il tempo impiegato. Se non hai un saldatore, stagno e non sai saldare, spenderai per lo meno tre volte tanto con risultati iniziali generalmente pessimi. Saper saldare è utile in tante situazioni di emergenza e consigliamo di imparare a questo scopo, mentre perdere tempo sottraendolo alla musica credendo di risparmiare cinque euro quando suoni con una chitarra che ne vale 2mila su un ampli che ne vale altrettanti spendendo in metodi e lezioni, è stupido. Se sei un musicista, suonare è la tua massima priorità.

I rischi di collegare un cabinet col cavo segnale

I cavi di potenza, detti anche cavi cassa, sono generalmente considerati poco e spesso sostituiti con i cavi di segnale schermati.
Non troverai mai nessun produttore di amplificatori e/o casse che ti consiglierà questa pratica. Non vediamo il bisogno di addentrarci in complessi discorsi tecnici e non è lo scopo di queste pagine, e ci sono sicuramente testi ben più autorevoli dove approfondire l'argomento. Al musicista basta principalmente sapere che il cavo cassa è ben diverso dal cavo di segnale. Prima cosa non è schermato, secondo è molto più grosso. Questo perché nel cavo segnale ci passano segnali a basso voltaggio (alcuni centinaia di mV) e ad alta impedenza, sul cavo di potenza passa invece un segnale ad alto voltaggio (a seconda del sistema potenza finale/impedenza cassa si può arrivare ad alcune decine di V, cioè anche 100 volte tanto rispetto al precedente) a bassa impedenza.
Due segnali tanto diversi necessitano di cavi differenti.

Le regole base: più potenza massima può generare l'amplificatore e più grosso dovrà essere il cavo a parità di lunghezza, ammesso tu voglia usare tutta quella potenza. Se la lunghezza aumenta deve aumentare anche il diametro a parità di potenza e così via, seguendo il concetto che a parità di potenza la resistenza del cavo sarà direttamente proporzionale alla sua lunghezza e inversamente proporzionale al suo diametro.

Quindi che cavo cassa usare? Basta, per l'uso generico sulla vasta gamma di amplificatori da chitarra, un cavo non schermato, con due poli distinti di diametro sufficiente a creare un area compresa tra 1mm quadro e i 2,5mm quadri, con una lunghezza non superiore ai 10m. Ricorda che più corto è il cavo e più fine può essere, con minor potenza è possibile un diametro inferiore, o una maggior lunghezza. Noi produciamo cavi potenza robusti e affidabili, dimensionati ben oltre le necessità di un uso comune, ma sopratutto BEN riconoscibili con due anime distinte in pvc trasparente e non il solito "tubo" nero che non sai come sia fatto dentro e uguale a tutti gli altri che usi per scopi differenti. Prova a trovare quello giusto nel backstage al buio!

Sai saldare e hai l'attrezzatura adatta per farlo? Ancora una volta vale quanto detto precedentemente e anche un cavo elettrico da 230VAC può bastare, e anche se la purezza del rame con cui è fatto non sarà certo quella dei cavi specifici farà il suo sporco lavoro.

Se usassi un cavo cassa per collegare la chitarra all'amplificatore? Banalmente è sovradimensionato per il segnale che deve gestire, ma sopratutto non è schermato e il tuo suono si "arricchirà" di simpatici rumori e disturbi di ogni tipo! la Maionchi direbbe "per me è no!".
Divertiti.
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Dragoon
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