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Ferro giapponese
Ferro giapponese
di [user #116] - pubblicato il

Nuovo tour di concerti in Giappone per Gianluca Ferro, futurista della shred e nostro seguito didatta. Gianluca ci suona e insegna alcune delle parti più articolate e tecnicamente impegnative del repertorio che sta per affrontare e ci aggiorna sulla produzione del suo nuovo disco.
Sei nuovamente in partenza per il Giappone. Che combinerai questa volta?
Questa volta saremo impegnati in un vero e proprio tour di 10 giorni che si snoderà tra Tokyo, Osaka e Nagoya. Avrò l'onore di suonare con una formazione straordinaria: il grande Isao Fujita alla chitarra, al basso ci sarà Kiyoshi, la talentuosa bassista di Marty Friedman, uno straordinario tastierista che si chiama Taku Yabuki e che in Giappone è estremamente popolare. Alla batteria doveva esserci il mio compagno di avventure Nick Pierce ma a causa di un infortunio, lo abbiamo sostituito all' ultimo momento con Yuya Maeta della Kami Band (Baby Metal).
Questa volta suoneremo un misto di brani miei e di Isao, inoltre alcuni brani dei Breath Of Nibiru, il progetto che ho insieme a Nick Pierce.

Ferro giapponese

Mi sembra un repertorio molto complicato: pezzi difficilissimi, zeppi di obbligati molto articolati. Tanto più che dovevate prepararlo a distanza...
Questa volta in effetti, abbiamo molte parti complesse che dobbiamo suonare all' unisono e pochissimo tempo per provare tutto. In Giappone è abbastanza usuale cambiare formazione, anche per le band progressive. Il livello tecnico dei musicisti giapponesi, inoltre, è mediamente altissimo. Mi hanno inviato tutte le trascrizioni delle varie sezioni, spesso scansioni di manoscritti che io ho preferito ritrascrivere in Guitar Pro dove tutto è più ordinato! Ci siamo esercitati a distanza per un mese, suonando sulle parti programmate a computer per cercare la massima precisione... ora non ci resta che tenere le dita incrociate!

Ci suoni e mostri alcune delle parti più impegnative?
Certo. Nel video propongo tre sezioni che mi hanno dato filo da torcere. Vi allego anche le partiture sulle quali ci siamo preparati.

Ferro giapponese

La principale sfida esecutiva di questo riff è assecondarne il disegno ritmico che prevede costanti cambi di tempo. Nella prima parte si alternano battute di 4/4 ad altre sempre differenti (3/4, 15/16, 9/8...). Il tutto è reso ancora più impegnativo dall'improvvisa impennata tecnica che arriva con le velocissime sestine di sedicesimi suonate in pennata alternata.

L'ultima volta che c siamo sentiti stavi scrivendo materiale per il tuo nuovo disco. A che punto sei con la produzione?
Ho terminato le stesure di tutti i brani e abbiamo registrato l' 80% delle batterie; credo proprio che, una volta tornato da questo tour in Giappone, riusciremo a chiudere il disco entro la fine di Giugno, salvo imprevisti ovviamente.

Hai già individuato un'etichetta con la quale uscire?
Questa volta ho deciso di occuparmi personalmente della produzione, senza l' ausilio di etichette discografiche che raramente fanno gli interessi dell'artista! Così, per finanziare la produzione del disco, abbiamo lanciato una campagna di crowdfunding su Musicraiser: in questo modo, attraverso le prevendite del disco, insieme a delle ricompense esclusive per chi sottoscrive la campagna, potremo finanziare le ultime fasi della produzione.

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Insolita e molto particolare la tua idea di coinvolgere più batteristi nel disco...
Il motivo per cui ho voluto tanti batteristi diversi è legato al fatto che volevo delle sfumature ritmiche e stilistiche ad hoc per ogni brano; ho cercato di associare i differenti stili alle varie dinamiche dell' album.
In questo disco ho cercato di esplorare maggiormente idee ritmiche, polimetri e poliritmi: ho programmato le linee guida e poi ho lasciato loro libertà assoluta talvolta cercando di far suonare batteristi più fusion su brani più rock o metal per cercare sonorità differenti. Sono felicissimo del risultato. 

Chi sono i batteristi che hanno suonato?
I batteristi coinvolti sono tutti degli assoluti fuoriclasse, a partire dal fantastico Erik Tulissio che si è cimentato in una delle performaces più estreme con parti obbligate in stile Zappiano! Nick Pierce che ha registrao a Seattle, si è occupato delle parti più tech-metal e progressive; come non menzionare Marco Maggiore, batterista fusion stimatissimo e molto famoso in Sud Africa con il suo progetto solista. Una vera rivelazione Rob Iaculli, un ragazzo giovanissimo con una tecnica, personalità e musicalità fuori dal comune e che mi seguirà anche nei live e nel Tour che faremo l' anno prossimo negli Stati Uniti! Abbiamo poi il grande Edo Sala dei Folkstone che, oltre ad avere un suono potente e controllato, è un appasionato di progressive metal ed è mio compagno di band nel progetto Bouncing The Ocean. Poi Eugenio Ventimiglia, un altro gigante, che si cimenterà in un brano dalle sfumature raffinate che diradano verso la World Music. Infine, il grande Sebastian Persini registrerà le sua parti a Los Angeles.
 
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Un vero tour de force in pennata alternata che nella parte finale si sviluppa su sequenze diminuite diteggiate a tre note per corda.

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Che strumentazione ti porterai in tour in Giappone?
Grazie all' accordo di Endorsement con Blackstar, loro mi faranno trovare a Tokyo la stessa testata che uso, qui, la HT Metal 100 più due casse da 1 X12 le HTV-112, ideali per il trasporto. Io porterò da casa la mia ESP Custom HRF NT8 Silver Sparkle, i pedali Chrono delay e Anadime della Providence ed un mini-case con Un Noise gate-Hush Rocktron ed un Digitech GSP1101 che collegherò con 4-cable mode!

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Sviluppo tematico molto interessante che si articola su diteggiature di arpeggi a due note per corda. Anche in questo caso ci sono insidiose accelerazioni da quartine a sestine di sedicesimi.

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Nella seconda parte, il riff cambia completamente registro tecnico e sviluppa su articolate diteggiature in tapping e string skipping.

Stai sperimentando qualcosa di nuovo per la ripresa delle chitarre in questa ultima produzione?
Ho finito tutte le mie parti usando un plugin TSE. L' idea è quella di effettuare il reamping is studio utlizzando il mio setup live, in modo da avere su disco lo stesso suono su cui ho lavorato tanto in questi mesi. Il suono è più colorato e organico rispetto a quanto fatto in passato. Utilizzerò la Blackstar HT Metal 100 su quasi tutti i brani, tranne qualche occasionale incursione della Stage 100. Il chorus Anadime della Providence è un elemento chiave del mio suono attuale. Per gli ambienti dal send del loop effetti entro nel Chrono delay Providence che è regolato come un leggero echo, appena accennato: questo offre un colore caldo e analogico. Quindi entro nel Time Line della Strymon per allargare l' immagine stereofonica (uso du testate e due casse) con un dealy più "astrale". Infine coloro il tutto con un pizzico di riverbero, il Big Sky, sempre Strymon!


gianluca ferro interviste lezioni
Link utili
Il sito di Gianluca Ferro
La pagina di Isao Fujita
La testata di Gianluca
La sua chitarra
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