Se il mondo della musica heavy dimostra sempre maggior interesse verso le note più gravi, il versante acustico e quello di richiamo più retrò non sono da meno. Con una risposta del tutto personale alla moda dell'extended range, Collings arricchisce il suo catalogo con due baritone dedicate ai chitarristi acustici quanto a quelli elettrici, purché amanti delle sonorità calde e dolci che hanno scritto la storia della musica del secolo scorso.
La Baritone 1 è una dreadnought con spalle arrotondante, conosciuta anche come slope shoulder, ridisegnata per trarre il meglio dalle vibrazioni dei registri più bassi.
In mogano come buona parte della produzione Collings (che sembra avere un vero debole per questa essenza), la chitarra ha una tavola armonica in abete Sitka e una tastiera in ebano segnata da piccoli dot in madreperla. L'estetica è pulita, e sul candore della finitura natual spicca una rosetta semplice, appoggiata su un battipenna tartarugato a goccia.
Per renderla baritona, Collings ha allungato il diapason da 25,5 pollici fino a 27,5 pollici, e il punto di giunzione tra manico e cassa non è più al 12esimo tasto come nella tradizione delle slope shoulder, bensì intorno al 13esimo.
Lo strumento rinuncia inoltre alla catenatura tradizionale pre-war adottata sulle altre Collings in favore di uno straight bracing appositamente scelto con un sound bracing aggiuntivo nella parte bassa della cassa.
Il manico a V modificato garantisce una scorrevolezza elevata, e il trattamento via PLEK assicura un setup ottimale già alla fabbrica.
Sul versante elettrico, a toccare le frequenze più basse è il modello 360, la single-cut di casa.
Nella versione 360 Baritone, la solid body preferisce la presenza e lo schiocco di un body in frassino incollato a un manico di acero figurato dal profilo a C. La tastiera è in palissandro e semina 22 fret su un raggio di 12 pollici. Il diapason, ancora una volta, misura 27,5 pollici.
L'insieme promette una sonorità morbida ma reattiva, caratterizzata da un attacco deciso che va particolarmente d'accordo con stili musicali vintage, dove un buon sistema vibrato, non estremo nell'escursione ma affidabile e dalle sonorità peculiari, è quasi imprescindibile. Collings ha previsto anche questo, e sulla 360 Baritone ha montato un sistema con ponte Mastery. La tenuta dell'accordatura è assicurata dalle sellette prive di spigoli, disegnate per accompagnare il movimento della corda, e anche sulla paletta il lavoro è garantito: ai lati della piastra di ebano che copre la paletta, Collings ha montato due file di meccaniche Gotoh.
Riprendere e amplificare la voce di un'elettrica baritona non è un compito scontato e, per restituire al meglio le sonorità dello strumento, Collings si è affidata a Lollar, che ha realizzato due pickup P90 in alnico allo scopo.
In attesa di vederle entrambe nei negozi nostrani, potete sbirciarle più da vicino sul sito ufficiale, con schede tecniche complete e foto dettagliate. , . Se i nuovi arrivi di casa Collings vi stuzzicano, , che ne cura la comunicazione in Italia. |