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Tutto il rig in 10 switch: Riccardo Corso spiega la Labyrinth
Tutto il rig in 10 switch: Riccardo Corso spiega la Labyrinth
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Gli switching system sono parte integrante delle pedaliere di molti professionisti. Riccardo Corso spiega il suo rig incentrato sulla CostaLab Labyrinth.
Chitarrista, arrangiatore, produttore artistico e insegnante di chitarra moderna, Riccardo Corso è un affezionato artista CostaLab che ha trovato nello switching system Labyrinth il controller ideale per gestire il suo rig.
Le sue chitarre hanno affiancato artisti del calibro di Paola Turci, Alessandro Mannarino, Orchestraccia, Pier Cortese, Fabio Concato e Simone Cristicchi, solo per citarne alcuni. Per le sue produzioni musicali si affida alla liuteria italiana delle chitarre Agostin Custom Guitars e all'elettronica di CostaLab. Ai suoi piedi, una nutrita schiera di effetti data in pasto all'amplificatore Silverstone 30. Da qualche tempo il complesso rig programmabile di Riccardo è gestito in toto da una Labyrinth, l'avanzata pedalboard compatta, flessibile e potente dell'italiana CostaLab: lo abbiamo raggiunto per conoscere più da vicino il rapporto di un professionista con i moderni sistemi di patch, MIDI e loop in formato pedaliera.



Descrivimi la tua pedalboard! È tutto controllato dalla Labyrinth o lasci qualche effetto fuori dai loop?
La mia pedalboard è interamente controllata dalla Labyrinth. In questo modo ottengo una grande flessibilità e gestione dei suoni. Ti descrivo brevemente il routing.
Tutti gli effetti sono collegati ai rispettivi loop (nel mio caso, usando anche il Silverstone amp di Costalab, il pre della testata viene interfacciato con la Labyrinth mediante collegamento a quattro cavi). Tutti i pedali di sintesi come compressore, filtri, distorsori e overdrive sono collegati "in front" sfruttando cosi l'ottimo canale clean del Silverstone, mentre le modulazioni sono collegate al send e return della testata in modo da poter spremere al massimo il pre senza intaccare minimamante la qualità degli effetti.
Il channel switch è sempre affidato alla Labyrinth permettendomi così di avere un ottimo lead sound dal volume indipendente ottenuto dalla combinazione del Dualdrive di Costalab e il crunch del canale "drive" della testata. Il delay in alcune patch è controllato via MIDI per alcuni program change.

Tutto il rig in 10 switch: Riccardo Corso spiega la Labyrinth

L'arrivo della Labyrinth ha cambiato in qualche modo il tuo modo di concepire l'uso degli effetti?
L'arrivo della Labyrinth mi ha permesso di ottimizzare al massimo la gestione degli effetti del mio rig. Inoltre la facilità di programmazione anche da smartphone mi permette all'occorrenza di creare nuove patch al volo in maniera davvero comoda anche nella modalità stomp, attraverso la quale è possibile attivare e disattivare i pedali.

La caratteristica che preferisci del controller CostaLab
La Labyrinth ha davvero tutte le features che ho sempre sognato.
In primis la presenza di 10 preset (10 switch fisici) per banco che rendono tutto immensamente più semplice, regalandoti la possibilità di ottenere istantaneamente varie sfumature timbriche senza intervenire sul cambio patch, snellendo moltissimo il lavoro live. Il MIDI estremamente implementato  permette una grande flessibilità e gestione degli effetti di nuova generazione, due ingressi per expression pedal attraverso i quali poter controllare master volume o parametri per esempio decay di un reverbero o feedback. La stereofonia sugli ultimi due loops che consente di sfruttare delay e reverb in stereo, due input separati e un line selector A o B oppure  A+B programmabile ottimo per l'uso con due ampli. Gli ottimi buffer in classe A sia in ingresso sia prima dei loops inerenti le modulazioni (tra l'altro disattivabili), il tap tempo on board ottimo ed efficace, il display oled chiaro e visibilissimo on stage...

Tutto il rig in 10 switch: Riccardo Corso spiega la Labyrinth

Ritieni i prodotti di questo tipo una semplice comodità oppure ormai una necessità per i professionisti?
Chiaramente lo ritengo utilissimo al professionista e soprattutto a chi necessita di tante sonorità diverse. Inoltre la Labyrinth preserva il segnale dello strumento evitando lunghe catene seriali perché ogni effetto è collegato in parallelo ed entra nel circuito solo quando previsto.

Credi di aver trovato la pace dei sensi con la tua pedalboard attuale o hai già qualche idea in testa per i prossimi acquisti/modifiche?
Assolutamente sì. Sono ampiamente soddisfatto, per me è perfetta. La uso ormai da un anno e mi ha risolto tantissimi  problemi. Peso e ingombro veramente al minimo, e questo consente di portarsi dietro un rig mediamente complesso come il mio anche in piccole gig. Il MIDI offre veramente tutte le possibilità odierne di gestione parametri e program change.
La mia collaborazione con Costalab dura felicemente da molti anni ormai, adoro i suoi prodotti perché frutto di grande ricerca, meticolosità e scelta di componenti top level.
controller costalab interviste labyrinth riccardo corso
Link utili
Labyrinth sul sito CostaLab
Silverstone 30 sul sito CostaLab
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