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Basso elettrico: studiare con il metronomo
Basso elettrico: studiare con il metronomo
di [user #48857] - pubblicato il

Studiare con il metronomo è importante perché permette di affinare le capacità di timing e groove e, al contempo, aiuta a misurare, giorno per giorno, i propri progressi tecnici. Iniziamo un percorso di studi finalizzati a ottimizzare la pratica con il metronomo che si snoderà attraverso tre lezioni. Affronteremo la gestione della durata delle note, la coordinazione e lo spostamento degli accenti.
In questa serie di lezioni approfondiremo attraverso differenti studi ed esercizi l’utilizzo del metronomo, strumento prezioso e imprescindibile nello studio quotidiano di ogni musicista. Lavorare con il metronomo è importante perché ci permette di affinare le capacità di timing e groove e, al contempo, aiuta a misurare, giorno per giorno, i propri progressi tecnici.
Per valorizzare ancora di più lo studio e il lavoro con il metronomo è importante affiancare a delle sessioni di pratica con questo strumento, delle altre nelle quali suoneremo e studieremo senza metronomo, appoggiandoci esclusivamente al nostro senso del tempo.
Del resto, anche nell’attività musicale reale si alternano situazioni e repertori nei quali c’è un riferimento metronomico effettivo (click, sequenze) ad altre nelle quali la gestione del tempo è affidata alla sensibilità dei musicisti
Lo studio del metronomo si snoderà attraverso un percorso di tre lezioni: la prima, che affronteremo oggi, legata alla durata delle note; la seconda dedicata alla coordinazione e la terza agli spostamenti ritmici.
Una raccomandazione sul metronomo da utilizzare per studiare: è importante che questo abbia un attacco deciso e preciso. Una regola da tenere presente non solo per il metronomo che utilizzeremo per studiare ma anche per quello che si sceglierà come click per registrare o suonare live. Certi metronomi che spesso si trovano nei software hanno un suono liquido che non aiuta nella comprensione chiara dei battiti.
Un ultimo suggerimento per ottimizzare lo studio di tutti gli esercizi che, da qui in poi, affronteremo in questo ciclo di lezioni: registriamoci sempre. E passiamo all’esercizio successivo solo quando si è certi di avere il pieno controllo di quello che si suona e riascoltando quanto suonato tutto sia perfettamente in ordine.
 
Basso elettrico: studiare con il metronomo 

Sapere gestire la durata delle note permette di avere un controllo maggiore nell’interpretazione di una linea dibasso, favorisce lo sviluppo di una maggiore creatività e, di conseguenza, aiuta a sviluppare una propria personalità.
Il metronomo è un prezioso strumento di lavoro per sviluppare lo studio di questa capacità, spesso erroneamente sottovalutata o trascurata da molti musicisti.
Nel primo esercizio si alternano una nota da un quarto e una pausa da un quarto.
Bisogna prestare la massima attenzione alla durata delle note che non devono sforare nel quarto successivo ma nemmeno finire troppo presto. Una suggestione di grande aiuto e immaginare che il battere del metronomo letteralmente seghi la nota che sta suonando. Ci aiuterà a capire meglio fino a quando tenerla.

Basso elettrico: studiare con il metronomo

Nel secondo esercizio dividiamo ogni quarto in due ottavi e suoniamo esclusivamente le note in levare.

Basso elettrico: studiare con il metronomo
 
Lo stesso esercizio ma con solo le note in battere.

Basso elettrico: studiare con il metronomo
 
Ora disponiamo le note sul primo e terzo movimento. Nella prima misura queste dureranno un quarto, nella misura successiva, un ottavo.
Le note quindi sono disposte nello stesso punto ma con durata differente

Basso elettrico: studiare con il metronomo
 
Ora suoniamo il primo sedicesimo di ogni movimento.


Basso elettrico: studiare con il metronomo
 
Ora misuriamoci con una linea tipica del pop. Sul primo e terzo movimento delle note da un quarto. La nota sul terzo movimento è anticipata da una nota da un ottavo sul levare del secondo movimento.

Basso elettrico: studiare con il metronomo
 
Nell’esercizio successivo la linea resta la stessa ma la durata delle note è sempre di un ottavo.

Basso elettrico: studiare con il metronomo
 
Ancora la stessa linea ma, questa volta, con tutte le note della durata di un sedicesimo.
Praticamente, stiamo sperimentando come con una differente gestione della durate delle note cambi l’interpretazione e il carattere di una stessa linea di basso.

Basso elettrico: studiare con il metronomo
 
Ora cimentiamoci con una vera linea di basso, costruita sullo scheletro degli ultimi esercizi visti.
La nota in levare sul secondo movimento e quella in battere sul terzo sono legate. Ci saranno due ottavi a riempire la pausa che prima era presente sul quarto movimento. Attenzione perché or, in tutta la frase, c’è un’unica pausa sul battere del secondo movimento.

Basso elettrico: studiare con il metronomo
 
Sulla stessa linea operiamo queste due variazioni: la prima nota da un quarto è ridotta a un ottavo. La nota sul battere del terzo movimento è sostituita da una pausa da un quarto.
 
Basso elettrico: studiare con il metronomo

Ora il suggerimento è quello di applicare questo tipo di lavoro a linee di basso che già si conoscono e praticano. Variando la durate delle note che le formano ne cambierà sapore, intenzione e portamento.


 
Pierpaolo Ranieri è un grande bassista italiano. Abbiamo apprezzato tanto la sua didattica nel manuale "Bass Teraphy" che la sua attività di session man seguendolo in azione nel tour di Massimo Ranieri. Siamo felici di accoglierlo tra le nostre pagine per questo ciclo di lezioni realizzate in esclusiva per i lettori di Accordo.
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Link utili
"Bass therapy" sul sito de la Sinfonica
La pagina di Pierpaolo Ranieri
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di qualunquemente1967 [user #39296]
commento del 19/10/2018 ore 18:15:36
Benissimo gli esercizi ma c'e' un problema ulteriore da affrontare . Se non abbiamo nessuno che ci ascolta e ci corregge difficilmente ci rendiamo conto se li stiamo eseguendo nel modo corretto .... quindi armiamoci di un registratore e riascoltiamo cio' che abbiamo suonato . Ciao
Rispondi
di pierpaoloranieri [user #48857]
commento del 19/10/2018 ore 18:19:34
Ciao! Si giustissimo! Infatti nella prefazione l’ho specificato. Riascoltarsi è fondamentale.
Grazie mille
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di qualunquemente1967 [user #39296]
commento del 20/10/2018 ore 09:46:25
Grazie a te ciao
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 20/10/2018 ore 15:05:47
Io utilizzo questo programmino vai al link, semplice e gratuito. Riporto lo spartito e una volta eseguito il mio esercizio con il metronomo lo confronto con l'esecuzione che ne fa il programma. Aiuta moltissimo a migliorarsi, è come avere un insegnante sempre a portata di mano che ti fa ascoltare una corretta esecuzione. Consigliatissimo, basta avere un po' di dimestichezza con la notazione lineare per gli spartiti più complessi.
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di qualunquemente1967 [user #39296]
commento del 20/10/2018 ore 15:52:29
Ottimo ! Sarà capitato a quasi tutti di registrare una demo o per qualcuno che ci ha chiesto di prestarci per una o piu' tracce di chitarra basso batteria ecc .... l'esperienza in sala di registrazione ci mette alla prova in modo duro con il click ed e' li che capiamo quanto sia impegnativo essere precisi ... generalmente non ne conosco le ragioni ma si tende a suonare piu' veloci del tempo imposto .... io personalmente rimango sempre affascinato dai dischi registrati negli anni antecedenti all 'era del pc quando non esistevano softwere di quantizzazione .... musicisti straordinari che dovevano incidere le tracce in modo perfetto e senza possibilita' di sistemare le cose con artifici ... oggi e' tutto mooltp piu' semplice ! Ciao
Rispondi
di VgS Master utente non più registrato
commento del 27/10/2018 ore 04:01:02
Uno dei pochi post intelligenti, forse perché parla d bassi?
Rispondi
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