di redazione [user #116] - pubblicato il 29 maggio 2019 ore 08:30
Studiamo un riff ispirato ai Nevermore e alla chitarra straordinaria di Jeff Loomis.
Loomis che è considerato uno dei più rappresentativi solisti del metal attuale è anche un chitarrista ritmico eccelso: suo il merito di avere tradotto e riletto sulla sette corde il meglio del riffing metal più concitato e feroce degli anni ’80 e ’90.
Nelle precedenti lezioni di chitarra ritmica metal abbiamo affrontato gli approcci modernissimi di band come Animals as Leaders e Monuments. Oggi invece, ci misuriamo con un riff ispirato allo stile dei Nevermore band ma con un sound decisamente più classico. La sei corde dei Nevermore, oramai pare definitivamente sciolti al 2011, è Jeff Loomis, probabilmente uno dei chitarristi attuali più apprezzati e considerati in ambito metal.
Tecnicamente straordinario Loomis ha costruito un solismo fortemente ispirato a quello dei maestri del genere Jason Becker e Marty Friedman, riuscendo a garantirsi però un sound eccezionalmente moderno proprio grazie a un piglio ritmico attuale, estremamente aggressivo. Loomis ha tradotto e riletto sulla sette corde il meglio del riffing metal più concitato e feroce degli anni ’80 e ’90. La ritmica ispirata al suo stile che affronteremo in questo studio, sarà un’impegnativa prova di tecnica e controllo ritmico.
La scala predominante in tutta la costruzione del riff è la minore armonica che ricordiamo essere formata dagli intervalli di: 1 2 3b 4 5 6b 7. Gran parte del riff si sviluppa sulla 7 corda dove sarà necessario suonare con uno scrupoloso lavoro di palm muting. L’intera parte iniziale snocciola una fittissima sequenza di sedicesimi: è decisivo ottenere un’assoluta compattezza della plettrata sulla corda singola. Questo è importante perché ogni nota deve suonare allo stesso modo definita, potente e precisa così da incastrarsi alla perfezione con il disegno ritmico della cassa della batteria. La seconda parte del riff estremizza l’aspetto ritmico, mettendo a dura prova il lavoro della mano destra. Il focus sarà, ovviamente, sulla quartina di 32esimi che si alterna a pause da un ottavo accentuando la quartina presente nel primo giro su tutti i battere mentre, nel secondo giro, su tutti i levare. Per agevolare l’esecuzione e garantire efficacia nel suono si suggerisce un approccio percussivo del plettro, importante anche per mantenere decisa la scansione dei quarti. Per il suono consigliamo di non lesinare gain. Si possono utilizzare tonnellate di distorsione, cercando quelle sonorità tanto care a Loomis.
Video, esempio e analisi musicaledi Andrea Evangelista