Stiamo suonando in E7 e, prima di affrontare l’applicazione della scala esatonale, ripassiamo le tre più ovvie ed immediate soluzioni armoniche per improvvisare su questo accordo:
La scala esatonale è una scala simmetrica che procede interamente per intervalli di tono. Per questa ragione, ogni sua nota può essere considerata tonica della scala stessa.
Partiamo dalla nota di E e generiamo una scala costruita salendo di tono, nota dopo nota.
E – F# - G# - A# - B# - C## - E.
Siamo ricorsi all’utilizzo del # dopo il B e dopo il C# per lasciare chiaro lo sviluppo regolare degli intervalli che si susseguono di tono, in tono.
Come si osserverà, dopo sei passaggi, ci si è ritrovati sulla nota di partenza, un ‘ottava sopra. Da qui, il nome esatonale, derivante dal suffisso greco esa che significa, appunto, sei.
Ora osserviamo gli intervalli che le note di questa scala rappresentano in relazione al E7 sopra al quale suoniamo e che, ricordiamolo, è formato dalle note E, G#, B, D.
Prima però, rinominiamoli in maniera più funzionale. Chiameremo il A# come Bb e il C## come D.
La scala diventerà: E– F# - G#- Bb - B# - D- E.
Immediatamente notiamo che la scala esatonale contiene, fondamentale, terza maggiore e settima minore dell’accordo, tratteggiando lo scheletro dello stesso accordo di Dominante di E7. Abbiamo evidenziato le tre note in neretto. Le note restanti sono il F#, seconda maggiore presente tanto nella scala Misolidia che nella Pentatonica Maggiore e le due alterazioni possibili sulla quinta B, il Bb e il B#, rispettivamente quinta diminuita ed eccedente.
La scala Aumentata, dunque, può essere utilizzata sugli accordi di Settima di Dominante o di Nona che presentino un’alterazione sulla quinta: 7 (aug5) oppure 7 (dim 5); 9 (aug5) oppure 9 (dim 5).
Ma questa scala può essere utilizzata tranquillamente anche su semplici accordi di settima di dominante ai quali apporterà un’accattivante tensione data dalla presenza delle alterazioni. Tanto più, che la b5 è una nota la cui sonorità è già depositata all’orecchio dei chitarristi blues che la utilizzano come Blue Note presente nella pentatonica minore blues. Estrapoliamo dal fraseggio completo scritto e suonato da Simona Malandrino il frammento di scala utilizzato dalla chitarrista. Anche in questo caso, sono evidenziati in partitura gli intervalli in gioco in relazione al E7.
Ovviamente, gestire questo tipo di materiale armonico in un contesto blues necessita di ascolti musicali azzeccati che ne supportino l'utilizzo con un giusto musicale ed una sensibilità adeguata. indicava Scott Henderson, John Scofield e Oz Noy come suoi riferimenti per questo tipo di fraseggio.
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