VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Boaz: 400mila dollari per la chitarra modulare
Boaz: 400mila dollari per la chitarra modulare
di [user #3] - pubblicato il

A pochi giorni dalla chiusura della presentazione su Kickstarter la chitarra modulare di Boaz Elkayam ha raccolto 399mila dollari su un obiettivo stimato di 18mila. Un successo incredibile e per certi versi inaspettato, visto che si tratta di uno strumento che ribalta l'approccio al design della chitarra elettrica. Vale la pena di darne un'occhiata.
La chitarra è totalmente costruita in plastica, come dichiara orgogliosamente il suo progettista nel video di Kickstarter ed è modulare, a innesto rapido. Questo significa che è possibile sostituire il corpo, il ponte e l'insieme dei pickup con un click dell bottone di sblocco.

Boaz: 400mila dollari per la chitarra modulare

Interessanti le tre opzioni del corpo, una minimalista col solo corno superiore, una tradizionale double cute e una sempre double cut, ma con altoparlante incorporato per poter suonare all'aperto o studiare senza necessità di amplificatore.

Boaz: 400mila dollari per la chitarra modulare

Allo stesso modo è possibile passare dalla classica configurazione rock con due humbucker con output elevato al classico setup Strat a tre pickup  o Tele a due pickup. Sempre sfilando l'intero modulo e sostituendolo con un altro in un attimo. Tutti i pickup sono progettati da Kent Armstron specificamente per Boaz.

Boaz: 400mila dollari per la chitarra modulare

Due i ponti disponibili, anch'essi sostituibili solo smollando le corde. Una fissa e presettata con action e intonazione ottimali, un'altra totalmente regolabile, con un sistema rivoluzionario per la registrazione di intonazione e altezza delle singole corde. Divertente anche lo stand incorporato sul retro.

Boaz: 400mila dollari per la chitarra modulare

Al di sotto di ogni aspettativa i prezzi in fase di lancio. Si parte da 279 dollari per l'opzione con corpo minimalista e un set di pickup e via via fino a pacchetti con vari corpi e pickup (molti dei quali peraltro sono già esauriti). Ovviamente è possibile acquistare separatamente i moduli, a prezzi molto contenuti. 

Boaz: 400mila dollari per la chitarra modulare

Totalmente insensibile ai cambiamenti atmosferici e all'umidità. Non necessitò di alcun setup. Praticamente esente da possibilità di difetti di costruzione. Ecco Boaz che parla della sua invenzione.



Sarà questa la chitarra del futuro?

boaz chitarre elettriche
Link utili
Il sito di Boaz
La campagna su Kickstarter
Nascondi commenti     13
Loggati per commentare

di simonec78 utente non più registrato
commento del 22/09/2019 ore 15:21:47
No, non credo sarà questa la chitarra del futuro. Da un lato sono settant'anni che usiamo legno e pickup senza particolare esigenza di prendersi un plasticone del genere. Dall'altro se mai ci sarà bisogno di questa modularità, verrà eventualmente gestita a monte in emulazione in digitale. Oltre che, come già avviene, con i vari profiler e pedalini. È tutto interessante, ma personalmente non la comprerei, e mi farebbe strano vederla su un palco un minimo serio.
Rispondi
di Lucifer [user #46960]
commento del 22/09/2019 ore 16:07:1
Bellissima e funzionale e se suonassi ancora la prenderei subito!
Rispondi
di Teo72 [user #40217]
commento del 22/09/2019 ore 16:46:21
La prenderei mi piace la possibilità di cambiare chitarra
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 22/09/2019 ore 17:39:41
bella, interessante.. soprattutto prezzo fantastico se effettivamente si tratta di uno strumento utilizzabile professionalmente
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 23/09/2019 ore 17:45:24
Il prezzo di base non include moduli extra da comprare percui il budget d'acquisto va aggiornato prima di comprare a quanto deduco dai link (e manca la descrizione ed il prezzo per il modulo con altoparlante... ) Poi, il look è IMHO orribile!! Può però essere uno strumento adatto ai bisogni per registrare cambiando sounds da una pista all'altra com'è evidente. Da un video sul sito si vede la manovra per cambiare moduli - è uno stralcio "accelerato" percui non perfettamente attendibile per suonare dal vivo.

Ci vorrebbe poi una custodia modulare...
Rispondi
di ovinda [user #46688]
commento del 22/09/2019 ore 17:51:
Caratteristiche interessantissime e prezzo imbattibile per quello che promette di fare, ovviamente la vera differenza la farà provare la chitarra, toccarla. se scatta il feeling è da prendere al 100%. Legno, plastica, marca, ecc. A me non frega nulla, la chitarra è uno strumento senza segreti, infatti è dal dopoguerra che sostanzialmente non vengono fatte modifiche (salvo naturali evoluzioni e forme particolari). Ben venga questo strumento se garantirà quello che promette, per il resto deve scattare il feeling.
Rispondi
di nanniatzeni [user #24809]
commento del 22/09/2019 ore 19:27:28
Ma non la vogliono eliminare la plastica?
Rispondi
di ovinda [user #46688]
commento del 22/09/2019 ore 20:47:09
Beh questo potrebbe essere uno dei tantissimi modi per riutilizzare la plastica da smaltire,
Rispondi
di bluesfever [user #461]
commento del 23/09/2019 ore 10:05:2
Vero, non sono mica chitarre usa e getta ;)
Rispondi
di BBSlow [user #41324]
commento del 23/09/2019 ore 13:38:05
Progetto divertente, se suona in modo appena appena decente risolverà molte GAS del chitarrista medio con una spesa tutto sommato contenuta (ma una sagoma da semi-hollow?). Dal punto di vista tecnico non credo che rappresenterà chissà quale svolta, oggi tra plugin, profilazioni ed effetti puoi ottenere il suono di Gilmour da qualsiasi pezzo di legno (le mani di Gilmour, invece, restano purtroppo ottenibili soltanto tramite clonazione). A proposito di legno: io la plastica... proprio no, ecco. Da quello che si vede, dovrebbe essere possibile costruirla anche in legno; secondo me, a breve, Boaz farà uscire la versione DLX... ;)
Rispondi
di vandergraaf [user #24385]
commento del 25/09/2019 ore 17:47:33
E tutte le pippe sul legno stagionato, i p.u. vintage, le fender pre CBS e i Les Paul dei '90 che sono meglio dei 2000, le produzioni cinesi che non valgono nulla mentre le giap dei '70/80 sono mitiche? Siamo esseri strani...
Rispondi
di lomba [user #3864]
commento del 28/09/2019 ore 10:26:39
la trovo inguardabile ma apprezzo il coraggio di guardare avanti in un settore dove domina la tradizione. Spero davvero lavorino un po' piu sul design e magari....
Rispondi
di slimslave [user #35176]
commento del 14/10/2019 ore 02:02:52
Di sicuro non vedo questa chitarra su un palco serio. Non scherziamo.
Sarebbero interessanti delle prove comparative, con modelli di riferimento conosciuti: strato, tele, LP... Ma dubito che i costruttori le faranno mai per non sfigurare.
Tuttavia ogni strumento può avere un senso per un determinato uso.
Dato il costo di base non elevato (ed a patto che stabilità, intonazione e regolazioni siano davvero affidabili), potrebbe essere uno strumento per iniziare, o per allenarsi in viaggio o in vacanza, oppure, per chi ha le idee veramente confuse sui pickups, per capire quale sia la configurazione degli stessi più adatta alle proprie esigenze (a patto che venga fornita anche quella HSS ed HSH).
Rispondi
Altro da leggere
Theodore Standard: la Gibson perduta di Ted McCarty diventa realtà
American Series: la Soloist USA con due EMG in duplice versione
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
La fenomenale chitarra a cinque corde di Jacob Collier
That Sound: Vintage Vault 2023
La EDS-1275 di Jimmy Page è realtà (e inarrivabile)
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?
Massa, sustain, tono e altri animali fantastici
Ho rifatto la Harley (Benton ST-57DG)




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964