di redazione [user #116] - pubblicato il 06 novembre 2019 ore 08:00
Con la GC32S, i liutai Yamaha garantiscono performance di livello a un prezzo di fabbrica per una classica in massello adatta agli studenti avanzati.
Per realizzare la 32S, i liutai Yamaha hanno scelto un’abbinata quanto mai tradizionale. La tavola è in abete europeo massello. Come per tutti i modelli della serie GC, è disponibile anche la versione con top in cedro. Fondo e fasce sono sempre in massello ma questa volta di palissandro. Il manico incollato è invece in mogano, con tastiera in ebano nerissimo e compatto al punto da sembrare quasi resina tanto è smooth.
Il binding è realizzato sempre in rosewood, stessa essenza da cui è ricavato anche il ponte.
Le geometrie rispecchiano la scelta dei materiali. Il capotasto è un classico 52mm in osso, mentre il diapason di 650mm fa il paio con il radius completamente flat e un body da 94-100mm.
Non siamo di fronte al top di gamma ma, già aprendo il soft case in dotazione, si nota come sulla GC non si sia badato a spese. Non è solo la ricercatezza delle finiture, ma anche i dettagli costruttivi come la verniciatura e la cura nei dettagli anche all’interno della buca. Tutto è perfetto, nessuna sbavatura di colla, nessuna scheggia.
Con uno strumento del genere ci si diverte fin da subito. I legni sono stagionati già al punto giusto e la si sente suonare slegata da subito. Sicuramente potrà migliorare ancora col tempo, ma abbiamo immediatamente tra le mani uno strumento che risponde al meglio. L’abete si fa sentire per le sue caratteristiche timbriche, la sua brillantezza e l’attacco deciso. Per molti il materiale è spesso sbilanciato sui cantini, ma nella 32 i tecnici Yamaha sono riusciti a trovare l’equilibrio perfetto per far apprezzare al meglio i pro di questa essenza, nascondendo quelli che su alcuni strumenti potrebbero diventare dei contro.
Il timbro è rotondo e morbido. Pur mostrando un attacco invidiabile, i cantini non emergono in maniera fastidiosa e restano sonori ma equilibrati ai bassi. Questi, calcando con il pollice, riescono a esprimere un volume considerevole senza dover eccedere nello sforzo e la voce calda dello strumento sa esprimere un volume considerevole. La potenza, però, è davvero gestibile. La dinamica, grazie ai legni pregiati, è facile da controllare, così come gli armonici che emergono con una semplicità disarmante.
Anche se le caratteristiche la rendono una chitarra davvero di razza, il made in Japan e soprattutto il “fatto a mano” non incidono poi così tanto sul prezzo. La GC32S, infatti, non si avvicina nemmeno ai 2mila euro.
Questo la rende uno strumento professionale ma allo stesso tempo affordable, che non mette in difficoltà il portafogli ma appaga le orecchie di chi suona e di chi ascolta.