“Un luogo in cui pensare e fare”, così gli ideatori di Area Fuori Tema descrivono il progetto. L’associazione culturale nasce in un vecchio magazzino nella zona industriale di Cadriano di Granarolo a Bologna e lo trasforma in un’area polivalente, pensata per la presentazione di progetti artistici di ogni genere. A suggerirlo è un acronimo celato nel nome: Area Fuori Tema, dove “tema” sta per Teatro, Eventi, Musica, Arte.
Le menti dietro l’iniziativa sono Gianluca Aramini e Michele Collina.
Gianluca è uno dei titolari di Aramini Strumenti Musicali srl, azienda specializzata nella distribuzione di strumenti musicali. Michele è un professore di liceo e regista teatrale con la passione per la ricerca e la sperimentazione.
Lo spazio proviene dalla riqualificazione di una parte del magazzino di Aramini Strumenti Musicali e punta a creare uno spazio per sviluppare arte a tutto tondo.
La presenza di Aramini dà possibilità a tutti di provare gli strumenti all’interno di un luogo accogliente e attrezzato, mentre l’apporto di Collina intende fornire ai giovani studenti un riferimento anche fisico per la loro esplorazione teatrale e della comunicazione.
Il magazzino di Aramini diventa scenario per un lavoro di restauro e trasformazione di oggetti che, con gli studenti di Michele più volenterosi, dà vita a un palco di 28 metri ricavato da assi di legno avanzate dalla ristrutturazione del tetto. I tendaggi utilizzati negli allestimenti fieristici diventano pareti e quinte, mentre il parquet proviene dagli esuberi degli uffici aziendali. Infine, l’arredamento recupera vecchi fari, mobili, tappeti e strumenti musicali.
In Area Fuori Tema, ogni oggetto ha la sua storia.
È possibile trovarvi l’unica batteria Ludwig con scritta “The Beatles” ufficialmente riconosciuta da Ringo Starr e unica utilizzabile in qualsiasi evento commemorativo autorizzato in Italia. Presenti anche l’amplificatore Hiwatt usato da David Gilmour per i suoi tour italiani e gli ampli Orange usati dagli Oasis in Europa.
Le strutture americane sono riprese dallo storico tour di Lucio Dalla e Gianni Morandi. L’illuminazione proviene da differenti palchi, come i due fari ricavati dallo storico “cerchio di luce” creato per i Pink Floyd a Venezia nel 1989, o i prototipi dei primi fari motorizzati poi adottati nei più grossi tour mondiali degli anni ’90. Ancora, otto fari sono quelli usati nei tour di Vasco Rossi, Ligabue ed Eros Ramazzotti dal 1985 al 1990, mentre i bauli per le attrezzature sono i flight case provenienti da centinaia di tour italiani di innumerevoli artisti, da Vasco Rossi e Jovanotti a Sting ed Elton John.
Presenti inoltre gli strumenti musicali usati per quasi vent’anni nella produzione televisiva del Roxy Bar di Red Ronnie.
Tra le attività in programma spiccano corsi di formazione e approfondimento su musica, teatro, fotografia e arte a 360 gradi, masterclass con artisti professionisti, sessioni di musicoterapia, laboratori di musica, teatro, fotografia e video, styling televisivo e cinematografico. Poi ancora presentazione di libri e di proposte di artisti emergenti e amatori.
Maggiori informazioni, programma e opportunità sono sul sito ufficiale di . |