Mentre per la chitarra il problema di far sentire la sua presenza sia nelle grandi orchestre che nelle orchestrine blues, fu risolto prima con la Frying Pan di A.Rickenbacher nel 1931, poi con la Gibson ES 150 nel 1936, i tentativi di farlo anche con il contrabbasso, iniziati a metà anni 30 del secolo scorso, furono risolti solo dal basso elettrico di Lei Fender nel 1951, anche per le ridotte dimensioni di questo strumento da lui realizzato e la presenza dei tasti che lo rendevano "Preciso" nell riprodurre la note, cosa però contestata da molti con la quasi certa precedenza dell'Audiovox "Tutmarc 736 Electric Bass Fiddle" del 1935, realizzato e venduto in circa 100 esemplari a 65 dollari dell'epoca. il Tutmarc 736 EBF fu preceduto da un prototipo più simile al contrabbasso classico (vedi foto a seguire). Storicamente però i primi esperimenti furono effettuati negli anni 30 ma che guardavano principalmente all’elettrificazione del contrabbasso, allora molto in voga nelle orchestre di musica classica e jazz. A metà degli anni ‘30 del secolo scorso, negli Stati Uniti, Brand comRegal, Vega, Rickenbacker e Gibson produssero effettivamente dei modelli di contrabbasso elettrico, che non ottennero però il successo di vendite anche per mancanza di un adeguato sistema d’amplificazione, risolto poi nel 1949 dalla Ampeg. La Regal aveva realizzato un modello chiamato Bassoguitar e che era un incrocio tra una chitarra e un contrabbasso, seguito poi da un modello chiamato "Electrified Double Bass del 1936 e che era molto simile a un moderno contrabbasso elettrico, quindi niente cassa acustica, un pickup al ponte e con il solo controllo del volume. La Vegaproduceva un modello chiamato "Electric Bass Viol", sempre negli anni 30 era costruito con sei pezzi di legno, due controlli, volume e timbro e amplificato da un sistema in grado di sviluppare 18W di potenza (PA). La Rickenbacker produsse nel 1935 uno speciale contrabbasso acustico con quattro corde, 17 tasti, una buca rotonda e un pickup al ponte del primo tipo a ferro di cavallo, HorseShoe, con il solo controllo di volume, poi fu proposto nel 1936 un contrabbasso elettrico senza cassa acustica e realizzato in metallo (ma anche in bakelite), chiamato "Electro Bass Viol", con il suo amplificatore dedicato, vedi caso parallelo della Frying Pan, però che faceva, in questo caso, anche da base allo strumento evitando cioè il classico puntale. Intanto la Gibson aveva introdotto sul mercato nel 1938 il suo "Electric Bass che aveva una cassa piccola e cava, un lungo manico con tastiera in palissandro e ben 2 ottave d’estensione. Si suonava in piedi e il suono delle corde era raccolto da un pickup simile a quello della ES-150, controllato poi da un volume e un tono, era lungo 158 cm e ne furono costruiti pochissimi esemplari. Volendo citare tutti gli esperimenti in ordine di tempo, nel 1945 il padre di Carl Thompson, famoso liutaio di quel periodo, trasformò una vecchia chitarra Kay in basso elettrico, applicando un pickup da mandolino a 4 poli e montando 4 corde da pianoforte al posto delle sei originali (vedi caso parallelo del prototipo del Precision di Leo Fender in cui furono usate corde dapianoforte) accordate un’ottava sotto.
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