"I miei veri inizi nei gruppi musicali di fine anni 60 con le Hofner": dopo aver fatto le ossa su strumenti di produzione nostrana, cioè Meazzi, EKO, Davoli e qualche altro privo di marca, un amico (lo stesso che mi aveva venduto la mia prima elettrica, una Hollywood Meazzi modello Sonic con amlificatore da 2 W incorporato), questa volta mi fece conoscere la marca germanica Framus vendendomi un basso hollow body ad un solo pickup, il modello Star Bass 5/149, dicendomi che era il basso preferito da Bill Wyman il bassista dei Rolling Stones, poi subito dopo un mio compagno di classe mi vendette, a lire 10 mila, una chitarra Framus modello 5/130 Hollywood, sempre ad un solo pickup ma questa volta mobile. Quest'ultima però l'anno dopo, nel 1969, la rivendetti per comperarmi un basso che in molti mi avevano consigliato, un solid body Hofner modello 185, anche se il più gettonato era quello hollow body modello Violin Bass 500/1 usato da Paul McCartney, bassista dei Beatles. Fu con quest'ultimo, ma sempre con il mio amplificatore Davoli Baby Bass, che iniziai a suonare in un gruppo musicale napoletano fuori dal contesto iniziale "Oratorio Salesiano" dove avevo incominciato a Bellavista-Portici. In un periodo di apatia o di disaffezione, mi ritirai e decisi di comperarmi una chitarra elettrica con cui eseguire a casa i brani degli "The Shadows" e mi fu proposta una chitarra Hofner a tre pickups modello 173 (era il modello superiore a quello da me più volte adocchiato in una vetrina di via Toledo, che era a soli due pickups monobobina con il body rivestito in finta pelle rossa, che seppi essere il modello 172). Come solista qualche anno prima avevo posseduto una Lap Steel sempre della Hofner, il modello 111, poi con il tempo comperai una chitarra con più controlli che ho recentemente recuperato dopo oltre 30 anni ad Ercolano, la Galaxy modello 176, però sempre della germanica Hofner. Comunque sono passato poi per due grosse cavolate, giustificate in parte dal fatto che nel 1976 e 1980 non esisteva ancora il molto deleterio, a mio modesto parere, "Fenomeno del Vintage", una fissazione che colpì un po' tutti noi negli anni 80 e che fece lievitare i prezzi degli strumenti usati, prodotti a partire da una certa data a scendere, prima erano solo vecchie chitarre e bassi venduti a prezzi molto più bassi dei nuovi. Cioè nel 1976 diedi via un autentico, anche se molto malandato, basso Hofner Violin Bass modello Cavern del 1961, comperato da un ferroviere di Imola ad un prezzo bassissimo e completo di fodero originale in cartone pressato, poi nel 1980 un basso Hofner modello President a due pickups con i soli controlli di Tono e Volume che aveva già in opera una cordiera nera. Mi sono riscattato poi recuperando la succitata Hofner Galaxy modello 176 del 1966 (è quella poichè anche le botte coincidono, poi era una delle poche ad avere mascherina e paletta bianca anzichè nera) ed il basso Hofner Violin Bass modello 500/1 del 1967 e sono le due Hofner adesso in mio possesso anche se sto cercando di trovare la Lap Steel modello 111 che pagai nuova nel 1968 lire 30 mila.
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