Storia: nei primi anni di cessione alla CBS (Columbia Broadcasting System), un'emittente radiotelevisiva statunitense di New York, in lingua inglese, azienda di punta della CBS Corporation, da parte di Leo Fender con la clausola vincolante di garantire almeno 5 anni di consulenza tecnica, cioè fino al 1971, la stessa si avvalse del supporto tecnico di un fuoriuscito dalla Rickenbacker, un certo Roger Rossmeisl che, memore delle sue ultime creature nella Brand precedente, principalmente il basso 4005, cominciò con il produrre in Fender-CBS una linea di chitarre e bassi semi-hollow body, da lui denominata "Coronado", in cui per la prima volta non venivano usati pickups di produzione Fender. Poi entrò anche un altro fuoriuscito, Seth Lover, ma questa volta dalla Gibson, che realizzò per la Fender il pickup humbucker a poli sfalsati 3 + 3, da lui denominato "Wide Range". Fin quì è la storia degli inizi della Fender-CBS, anni che comunque portarono una ventata di novità nella produzione di strumenti, però furono principalmente anni con tentativi di sfondare in un campo ad essa non congeniale visto che la tradizionale e ricercata produzione era tutta nelle chitarre e bassi solid body, almeno fino a fine 1964. I nuovi strumenti, così come quelli solid body immeditamente successivi di cui alcuni anche diversi, contrariamente al poco interesse di allora, cioè mi riferisco al periodo tra la fine degli anni 60 ed i primi anni 70, oggi destano una certa curiosità e volontà di saperne di più sulle loro caratteristiche, però per il primo quinquennio della nuova gestione il primato delle novità fu tenuto da un basso a cinque corde, sempre un solid body, che era una via di mezzo tra il Precision ed il Jazz Bass, con un unico pickup split e con soli 15 freets, accordato a partire dal basso con l'aggiunta di un DO acuto, modello che fu chiamato "Fender V", ma che non ebbe poi il successo sperato lasciando sul campo molti body semilavorati, manici ed altri particolari minori. Questi furono riciclati in un numero calcolato intorno alle sole trecento unità, relizzando una chitarra d'ispirazione Musicmaster, la Swinger", ad un solo pickup inclinato, posizionato al manico, ma esteticamente con una parte del body originale asportata onde garantirne la posizione eretta, con una insolita paletta a punta, ripresa poi sulle molto successive chitarre e bassi "Performer", progettati per chitarristi rock e metal a metà degli anni '80. Contemporaneamente si era pensato di riciclare body e manici della Fender XII String Solid Body, strumento che anch'esso non aveva avuto successo, creando una chitarra a sei corde identica esteticamente, la Custom, dotandola del complesso ponte-tremolo della Mustang e lasciandone invariata la paletta, quest'ultima da tutti denominata a "Mazza da Golf", riducendo però i fori a soli tre per lato, ma non credo che la cosa andò meglio. Agli inizi degli anni 70 furono fatte alcune modifiche alla prima chitarra Fender in assoluto, la Telecaster, con la realizzazione della Custom, dellaThinline e della De Luxe, tutte dotate del nuovo pickup Wide Range, poi nel 1977 si tentò di recuperare il gradimento degli acquirenti con una chitarra, ma questa volta nuovamente semi-hollow body però con cassa asimmetrica, due dei succitati pikups Wide Range, e dotata di una insolita paletta a punta girata verso l'alto, la Starcaster, che restò in produzione poco più di un anno. C'è stato più vicino nel tempo un tentativo di ritorno al passato ed alle origini dotando una chitarra di solid body tipo Jaguar ma principalmente identica nell'hardware, pickup e manico, alla Esquire degli inizi, chiamandola Telemaster, ma personalmente non ne ho vista fino ad ora nessuna in vendita, in più ho solo intravisto una chitarra derivata dalla Telecaster chiamata Meteora.
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