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G11: svelata la nuova ammiraglia Zoom
G11: svelata la nuova ammiraglia Zoom
di [user #116] - pubblicato il

IR, USB-C e interfaccia touch inedita: Zoom diffonde le caratteristiche della multieffetto G11 e la fa ascoltare all’opera in un video ufficiale.
La serie di pedaliere digitali Zoom prosegue la sua evoluzione e raggiunge l’edizione G11. La novità preparata per il catalogo 2020 intende dare battaglia ai sistemi multieffetto di fascia medio-alta con un’interfaccia touch e una dotazione di comandi pensati per risultare immediati ed efficaci tra le mani dei chitarristi affezionati alla strumentazione tradizionale fatta di pedali e amplificatori.

La Zoom G11 include simulazioni di amplificatori e cabinet con IR loader, effetti inediti e un looper con capacità di registrare fino a cinque minuti di musica a cui miscelare 68 pattern ritmici. Il tutto è completato dalla connettività necessaria per programmare i suoni da PC e dispositivi iOS, oltre a registrare il playing anche in diretta sul computer.
Abbiamo avuto modo di vedere in anteprima la G11 in occasione del Namm 2020, quando il progetto era ancora in via di sviluppo. Ora la pedalboard è pronta per il mercato e Zoom la mostra ufficialmente sul sito ufficiale e attraverso un video pratico.

G11: svelata la nuova ammiraglia Zoom

Al suo interno, la pedaliera include una collezione di amplificatori basati su modelli storici della tradizione chitarristica più una gamma di originali Zoom.
Tutti possono essere abbinati a un totale di 22 cabinet virtualizzati attraverso 70 IR catturati con diversi microfoni in varie posizioni per una versatilità elevata nel controllo del suono, garantendo una risposta naturale in ogni condizione. In memoria c’è inoltre spazio per caricare fino a 130 IR di terze parti.

Il parco effetti è ampliato con nuove distorsioni tra cui gli inediti Razor Drive basato su comb filter e Wave Shaper, col quale Zoom mette in gioco un nuovo algoritmo per una complessità armonica superiore rispetto ai comuni distorsori.
Tra le modulazioni spiccano i neonati SwellVibe e PolyShift.
SwellVibe applica un effetto vibrato solo alle code delle note, generando un’intensità maggiore via via che le note si esauriscono.
PolyShift crea tre copie del segnale e le ritarda leggermente rispetto all’originale per generare la spazialità caratteristica di una chitarra doppiata in studio di registrazione.

G11: svelata la nuova ammiraglia Zoom

Le catene del suono e i preset sono regolati attraverso uno schermo touch da 5 pollici a colori.
Sulla destra, un pannello dedicato all’amplificatore permette di operare modifiche immediate mostrando il modello in uso sul display e mettendo a disposizione potenziometri fisici per i singoli parametri: Gain, Volume, Bass, Middle, Treble e Presence. Ogni manopola incorpora una serie di indicatori LED disposti ad anello per individuare all’istante l’impostazione in uso.
Appena più in basso, cinque moduli relativi agli effetti sono tutti accompagnati da uno switch per l’attivazione, quattro manopole e un display su cui sono mostrati i parametri impostati dai potenziometri.
La pedaliera include un pedale d’espressione e, sul dorso, una presa per uno switch esterno.
Alla base della macchina, sei ulteriori pulsanti a pedale permettono di navigare tra le memorie, gestire il looper e richiamare l’accordatore.

G11: svelata la nuova ammiraglia Zoom

La connettività prevista dalla G11 permette di integrare la pedaliera in sistemi complessi e farne, quando richiesto, il fulcro di un piccolo home studio.
Accanto all’ingresso per lo strumento è presente un Aux In per segnali di linea esterni.
Sono presenti due loop effetti separati e due uscite jack per il collegamento a sistemi stereo. Presente anche un’uscita cuffie con relativa manopola per il volume master.
Prese MIDI ampliano le possibilità di controllo e uno slot per inserire un modulo Bluetooth permette di connettere la pedaliera a uno smartphone Apple mediante l’app Guitar Lab.
Completano il tutto una Porta USB per aggiornamento firmware o per caricare nuovi IR da una chiavetta e una porta USB-C per usare Guitar Lab su un computer o per registrare l’audio nella propria DAW preferita trasformando la pedalboard in un’interfaccia audio in piena regola.



Sul sito Zoom, la G11 può essere vista nel dettaglio a questo link, con esempi sonori e specifiche tecniche complete.
effetti e processori g11 zoom
Link utili
Zoom G11 vista al Namm 2020
G11 sul sito Zoom
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di MuddyWaters [user #47880]
commento del 28/04/2020 ore 19:09:39
M E R A V I G L I O S A.
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di pulp2000 [user #10639]
commento del 28/04/2020 ore 19:54:23
Sono d'accordo. Sa tanto di pedaliera DEFINITIVA. Sembra non manchi nulla per tutti i possibili utilizzi. Ma soprattutto la gestione ed il controllo degli effetti e dell'ampli è quello che ho sempre sognato.
Ho dato un'occhiata ai prezzi e siamo sugli 800 Euro. Una bella botta per essere una Zoom!
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di MuddyWaters [user #47880]
commento del 28/04/2020 ore 19:55:44
Ah no... 800 herbie è veramente troppo. A questo punto vado avanti col mio meraviglioso boss katana, ci aggiungo la pedaliera sua e basta.
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di JEM utente non più registrato
commento del 29/04/2020 ore 09:48:54
Grandioso il Katana. L'unica grossa pecca, è che per sfruttarlo per bene, sono necessari sia la pedaliera, che il software nativo per PC/Mac. Diciamo, che per cambiare un suono al volo in situazioni live, non è il massimo.
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di MuddyWaters [user #47880]
commento del 29/04/2020 ore 10:01:07
Io suono praticamente solo con un grosso pulito, riverberone a molla, a tratti un po' di delay e univibe... quindi cose eccessivamente complicate non mi servono. Mi basta solo attivare e disattivare poche cose. Con il software ho raddrizzato un certo timbro un pelino freddo che caratterizzava l'amplificatore. Mi piace moltissimo ed oramai, seppure io abbia amplificatori che costano tipo tre volte questo, suono sempre il Boss Katana e mi sto trovando da dio.
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di adriphoenix [user #11414]
commento del 28/04/2020 ore 22:25:01
Grande macchina, secondo me il prezzo attuale (tra i 739 e 779 trovati in rete su shop online italiani) è in linea col prodotto, che presenta ricordiamolo un touch-screen interattivo al pari di Headrush e Helix. Sicuramente fra qualche tempo il prezzo calerà, ma non credo che sul nuovo si scenderà sotto i 600/650, prezzo che personalmente sborserei volentieri viste le caratteristiche tecniche e la bontà dei suoni di casa Zoom.
Rispondi
di maxnumero1 utente non più registrato
commento del 28/04/2020 ore 23:32:15
preferirei prendermi un bel combo e metterci overdrive e delay....
Rispondi
di Sykk [user #21196]
commento del 29/04/2020 ore 07:05:19
Non mi piacciono i suoni del video, ma sono certo che ci si può tirare fuori di meglio, avendo sentito G3 in altre occasioni.
Altra cosa, va bene l'immediatezza ma qui ci sono davvero troppi display, credo che la programmazione di queste macchine sia meglio farla a casa da PC, avrei preferito una fila di footswitch in più.
Rispondi
di marshall87 [user #12850]
commento del 29/04/2020 ore 08:27:35
Da estimatore dei prodotti Zoom...credo sarà un buco nell'acqua.
Mi piace molto l'interfaccia stile G5n per l'immediatezza come una pedalboard classica. Avessero fatto tutto senza quel pannello touch ma solo con i display, lo stesso numero di switches e rendendo tutto più compatto ed economico avrebbero fatto centro.
Non capisco questa rincorsa ad avere schermi ultra definiti a colori e touch su queste macchine che....alla fine devi "pestare", ha più senso lasciare quel tipo di controllo allo smartphone via bluetooht. L'interfaccia touch (a terra) in live è quanto di più scomodo ci sia....
Rispondi
di Sykk [user #21196]
commento del 29/04/2020 ore 08:55:31
Penso la stessa cosa, infatti condivido la filosofia Fractal (un solo display semplice) e anche per quanto riguarda non mettere il pedale di espressione.
O per macchine economiche che fanno meno cose, addirittura nessun display tipo Mooer Preamp Live.
Poi capisco che molti utenti siano attratti dalle lucette tipo astronave.
Rispondi
di marshall87 [user #12850]
commento del 29/04/2020 ore 12:24:09
Secondo me in ambito home recording l'utente medio ha per il 90% queste macchine sulla scrivania e già attaccate al PC per registrare o farsi i suoni quindi spesso nemmeno si usa l'interfaccia della pedaliera.
In live è meglio avere sempre i controlli a portata di mano/piede chiari e visibili.
Lo schermo a colori bello ma quando sei al check sound alle 5 del pomeriggio con il sole puntato contro già non vedi più nulla. Il touch figo ma se devi fare regolazioni al volo durante un live e magari hai la mano leggermente sudata....auguri.
Senza avere troppe pretese e con i suoi limiti la Zoom G5n è per uso live perfetta, un carro armato. L'avessero potenziata solo e dove serviva l'avrei presa al volo.
Poi ripeto...questi aggeggi per definizione si devono pestare, non metterei mai il mio smartphone sul pavimento.
Ormai tramite bluetooth/Wifi si può fare tutto (senza mettersi in ginocchio, vedere mixer digitali), non vedo proprio il senso di mettere una TV sulla pedaliera.
Rispondi
di adriphoenix [user #11414]
commento del 29/04/2020 ore 14:54:52
Il controlLo via bluetooth c'è anche qui cmq "uno slot per inserire un modulo Bluetooth permette di connettere la pedaliera a uno smartphone Apple mediante l’app Guitar Lab"

Wirelessly connect the G11 directly to the Zoom Guitar Lab app via Bluetooth. With the optional BTA-1 adaptor, you can browse and upload/download an endless assortment of amps, effects and artists patches as provided on Guitar Lab software.
*Guitar Lab 6.0 available summer 2020.

Zoom Originals
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di marshall87 [user #12850]
commento del 29/04/2020 ore 15:19:0
Si si appunto, dato che c'è la possibilità di controllarla già via smartphone avrei evitato di sviluppare un'interfaccia con uno schermo touch integrato. Poi ovvio che sviluppare un'interfaccia semplice da utilizzare ma senza touch usando degli schermi più piccoli non è semplice ed è rischioso lasciare solo all'editing via app alcuni controlli.
Potevano farla più semplice ecco....magari piazzandola ad un prezzo più "allineato" alla concorrenza. Così è effettivamente fuori mercato.
Secondo me se puntavano ad una G5N con qualche switches in più (anche il solo blocco amp separato come hanno fatto), un po' più di potenza di calcolo per gestire qualche blocco in più e IR esterne e con un prezzo più adeguato avrebbero vinto nella loro fascia di competenza.
Così è una macchina costosa che al di là del suono, a livello di possibilità di routing e controllo non può competere con le varie Mooer, Helix e Boss.
Ormai tutti i multieffetti su queste cifre sono molto performanti a livello sonoro, è solo questioni di gusti, la grossa differenza è nell'interfaccia utente, portabilità, solidità e features offerte (entrate uscite, ecc) e questa rispetto alla concorrenza è oggettivamente limitata (non parlo di suono che sarà ottimo).
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di AlceVeloce [user #44287]
commento del 01/05/2020 ore 12:42:4
pienamente d'accordo, soprattutto in merito al touch screen
Rispondi
di James007 [user #50761]
commento del 29/04/2020 ore 09:01:02
E' cio che ho sempre sognato, il touchscreen, in fase di editing è una manna dal cielo in quanto a comodità, poi avere i minidisplay coi controlli per ritoccare al volo i suoni, e i controlli principali dell'ampli, E' PERFETTA, IO HO VENDUTO L'AXEFX2 PROPRIO PERCHE QUANDO SUONAVO SOLO PER RITOCCARE IL GAIN DI UN PELO DOVEVO SCHIACCIARE 10.000 TASTI E STOTTTOMENU E MI SON ROTTO I COSIDDETTI.SPERIAMO SUONI ALLA GRANDE, a me fa letteralmente impazzire, appena arriva al mio pusher di fiducia la compro.
Rispondi
di Gasto [user #47138]
commento del 29/04/2020 ore 14:14:17
è vero! Questo è senza dubbio un plus! si può intervenire sul suono in qualsiasi momento cn molta semplicità.
La maggior parte dei commenti si fermano a "ma quanto è brutta!"
Rispondi
di JEM utente non più registrato
commento del 29/04/2020 ore 09:47:11
Personalmente, da possessore di HeadRush Gigboard, trovo i suoni di questa Zoom meno credibili. E poi l'interfaccia di HeadRush è decisamente più intuitiva, e metter su dei bei rig, è davvero un giochetto.
Rispondi
di Fritz [user #333]
commento del 29/04/2020 ore 12:27:29
A me la possibilità di fare un'editing veloce e facile con il touchscreen mi sembra ottima. Evita di dover spippolare mezz'ora per cambiare un parametro quando non si ha un pc a portata di mano
A me sembra un'ottima macchina, con tutto quello che serve per fare tutto (registrare e suonare live). Ovviamente il confronto diretto con i suoni dei concorrenti farà capire la vera bontà della G11.
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di adriphoenix [user #11414]
commento del 29/04/2020 ore 14:56:40
Amen. Senza neanche averla testata è abbastanza inutile far troppo filosofia qui....
Rispondi
di endyamon [user #35616]
commento del 30/04/2020 ore 01:23:25
Apprezzo le soluzioni proposte da Zoom, ma purtroppo temo che questa G11 sia arrivata un po' troppo tardi sul mercato. Su quella fascia di prezzo si può prendere una Helix LT usata e, mi duole dirlo, da quel che ho sentito finora siamo proprio un paio di step avanti. Senza contare l'alternativa data da headrush, GT 1000 o GE 300... Insomma, dovrà sgomitare un bel po'.
Per chi si ponesse domande sulla visibilità del display, posso assicurare che la visibilità di questi nuovi display è perfetta anche sotto il sole e le nuove interfacce sono sviluppate per l'editing al volo durante i live (touch o meno, sull'helix non c'è il touch screen ma è velocissimo modificare una patch).
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 30/04/2020 ore 09:29:42
Questa G11 non sembra affatto male, ma anche secondo me arriva un po' tardi. L'idea dei minidisplay dedicati ai singoli effetti è valida (infatti è dalla G3 che Zoom la mantiene), però, ad essere onesti durante un concerto è difficile che si debba intervenire fra un brano e l'altro, solitamente per far quello c'è il sound check e lì anche se si perde 1 secondo per entrare in un menu (nelle mooer basta pigiare un pulsantino e sei già dentro l'effetto), non muore nessuno. Sempre per l'uso live, io preferisco la gestione della Mooer GE300 che, oltre a 4 switch dedicabili a singoli effetti (o al controllo di parametri), ha anche 4 switch per il cambio di patch all'interno del banco, mentre qui c'è lo scroll. Siccome a me servono suoni completamente diversi nello stesso brano e non sempre è possibile metterli in sequenza, avere un tasto che richiama un suono è molto più rapido e pratico. Per il resto, nulla da dire, soprattutto senza averla provata.
Ciao
Rispondi
di vipsanio [user #29152]
commento del 01/05/2020 ore 10:58:00
Ho avuto nella mia vita un sacco di effetti zoom, dal primo grigio coi pomelletti scuri (di cui in ricordo il nome) al ms 70 che fa parte del mio setup ristretto, passando per due 9030 che ho fuso, il 9150 che mi ha fatto divertire e l’astronave g9.2tt che ho distrutto per l’uso (non riesco a trovare i tastino di ricambio, se qualcuno ne avesse notizia mi faccia sapere!!!). di quest’ultima forse l’unico neo è che ho fatto fatica a trovare l’equalizzazione che riuscisse a “bucare il mixer”, per il resto gli effetti zoom mi sono sempre piaciuti.
sono veramente curioso di provare questo nuovo prodotto!
Rispondi
di satisfaction [user #17423]
commento del 01/05/2020 ore 11:16:35
Se sei riuscito a bucare il "mixer" con una pedaliera ti faccio i miei complimenti! Spero che poi lo abbiate sostituito con uno più robusto... Ho suonato per diversi anni con la G7.1ut, sorella minore della tua, con grande soddisfazione! L'ho venduta qualche mese fa, anche se è stata una difficile separazione.
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