Anno 1981, in pieno tentativo di riconquista del mercato degli strumenti musicali, molto ridimensionato dalle scelte fatte dalla Norlin, società formata dalla fusione della CMI e da una ditta importatrice di birra dall'Ecuador, la ECL Corporation, proprietaria della Gibson dal 1969 al 1985, specialmente dopo la seconda metà degli anni 70, cosa che capitò parallelamente anche alla concorrente Fender-CBS, furono immesse sul mercato due chitarre e due bassi elettrici, tutti solid body e dal nome del modello di "Victory". Però, mentre le chitarre rimasero in produzione dal 1981 al 1984, i due bassi vi rimasero fino al 1986. Le chitarre erano sia un modello HH che un modello HSH (anche se la S sarebbe impropia essendo lo stesso pickup centrale un due bobine sovrapposte e non un single coil), con quest'ultima proposta anche dotata di una vibrola con innestro leva tra la prima e la secoda corda, la Victory MVX, particolare trasmesso alla erede "New Futura" che aveva però il body ed il manico ereditato da un altro modello della Gibson, la "Corvus" (vedi immagine sottostante). I bassi erano nati per sonorità più moderne dovute all'uso dello "Slap" e per tale motivo avevano il pickup al centro del body inclinato, però il modello a due pickups ne aveva anche uno verticale, ma molto vicino al ponte. La chitarra la provai in un negozio, era quella a tre pickups con vibrola, di color azzurro metallizzato, esteticamente non mi dispiaceva però a me sembrò molto più vicina alle sonorità della concorrenza, pesava comunque anche un accidenti, mentre un basso a due pickups mi fu portato a casa da un ragazzo della zona dove abito, che voleva fare un cambio alla pari con il mio Jazz Bass del 1974; al che io risposi di no, però lui me ne propose anche l'acquisto in alternativa, ad € 1500. Era in ottime condizioni e color sunburst, non malvagio come suono, ma io ero già in trattative con un collega per l'attualmente in mio possesso Gibson G3, un modello che io avevo già posseduto ad inizio anni 80 e che mi aveva fatto ricredere sui bassi Gibson (avevo posseduto precedentemente, e per 13 anni, un Gibson EB0 del 1969, dal suono cupo e forse un po' fangoso, ma che rimpiango ancora dal 1983, anno in cui lo diedi in permuta).
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