di BEGNY [user #51884] - pubblicato il 08 giugno 2020 ore 12:30
Vorrei incentrare l’attenzione dei lettori di Accordo sull’eterna diatriba tra la tecnica e il sentimento nell’esecuzione di un brano. Da una parte la tecnica fatta di studio esecuzioni maniacali e virtuosismi a volte fini a se stessi, dall’altra l’interpretazione fatta di tecnica, tanto sentimento e talvolta evidenti imprecisioni.
L’equilibrio tra questi due fattori reputo siano il principio cardine per la valutazione di un chitarrista nella composizione della poesia dell’assolo e nella sua esecuzione.Parecchi chitarristi hanno dichiarato nell’esecuzione dal vivo di trascurare particolari tecnici a favore di un coinvolgimento da parte del pubblico accettando anche qualche sbavatura o dimenticanza, rendendo nella sua imperfezione quell’esecuzione unica ed il risultato del trasporto emotivo del momento.Per i tecnici la musica è la ricerca del bello in cui ogni nota deve essere messa al posto giunto, per i romantici del suono sono importanti anche i silenzi ed i rumori se contestualizzati al brano e al momento.
Entrambi gli aspetti se estremizzati decadono nel cattivo gusto e nella noia.Quali sono le doti che deve possedere un chitarista per far coesistere questi due fattori?