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Lady Luck: la Strat del 1962 di Jimmie Vaughan
Lady Luck: la Strat del 1962 di Jimmie Vaughan
di [user #50984] - pubblicato il

Questa è la storia di Jimmie Vaughan e della sua Stratocaster del 1962, una signora in Olympic White chiamata "Lady Luck".
James Lawrence Vaughan, texano di Dallas, è un ragazzino come tanti. A 12 anni ha un incidente giocando a football ed è costretto a portare un collare rigido. Un amico di famiglia gli regala una chitarra, così non avrebbe rischiato altri incidenti. Da quel momento Jimmie comincia a suonare ininterrottamente. A 16 anni se ne va di casa e forma i Chessmen, Nel '74 forma i Fabulous Thunderbirds, per i quali il successo arriverà solo nel 1986.

Nel 1989 lascia il gruppo e comincia a registrare un album con suo fratello minore Stevie Ray. L'album purtroppo uscirà postumo dopo la tragica morte del fratello.

Lady Luck: la Strat del 1962 di Jimmie Vaughan

La Stratocaster di oggi è stata usata per quasi tutto il periodo dei Thunderbirds ed è presente in quasi tutti i brani registrati.
Jimmie la acquistò prima di formare i Thunderbirds da un texano di nome Bill Campbell per 200$. Oggi è tenuta nel caveau della banca insieme alla sua Sunburst del '58.

Inizialmente aveva un manico in palissandro che sostituii il prima possibile con uno in acero, soft V. Da allora ne ho cambiati credo sette, l'ultimo è uno Schecter.
Ha tasti medium Jumbo, pickup sovravvolti nelle posizioni manico e centrale, il controllo di tono che bypassa il pickup centrale che è avvolto al contrario per cancellare il rumore di fondo.
La chitarra ha più cicatrici di Rocky Balboa, ma la amo comunque.

Sul retro ha la decal di una pinup, la seconda "Lady Luck" a essere stata applicata: della precedente si vede ancora il contorno.

Lady Luck: la Strat del 1962 di Jimmie Vaughan

Fender ha dedicato a Jimmie Vaughan il modello Tex-Mex signature. 
Della Lady Luck è stata fatta una versione Custom Shop Tribute. Jimmie ha collaborato attivamente con John Cruz sia per la riproduzione di questa chitarra sia per la Number One di suo fratello Stevie Ray.

Grande musicista, persona generosa, immenso appassionato di blues. Questo è Jimmie Vaughan che, ricordiamo, ha donato alla fondazione Crossroads del suo amico Eric Clapton la Lenny di suo fratello, una Robin doppio manico e una copia della Number One Custom Shop, che hanno fruttato all'asta oltre 850.000 dollari.
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di claude77 [user #35724]
commento del 12/07/2020 ore 17:45:28
Autentico bluesman da annoverare tra i più grandi!
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di dale [user #2255]
commento del 12/07/2020 ore 19:11:22
Grandissimo musicista, super sottovalutato.
Rispondi
di dale [user #2255]
commento del 12/07/2020 ore 19:11:33
Grandissimo musicista, super sottovalutato.
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 12/07/2020 ore 23:09:23
vai al link
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di esseneto [user #12492]
commento del 14/07/2020 ore 11:39:06
Non ha alcun senso fare un paragone con il fratello ma personalmente non penso sia stato sottovalutato , buon cantante e discreto chitarrista ma se non fosse stato il fratello di SRV dubito che sarebbe riuscito ad uscire dai circuiti musicali di provenienza .
Rispondi
di claude77 [user #35724]
commento del 14/07/2020 ore 12:20:53
Dipende cosa intendi per “discreto chitarrista” lui è un purista del blues e va considerato come tale con la chitarra. Come bluesman non lo considererei un “discreto chitarrista”
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di dale [user #2255]
commento del 14/07/2020 ore 14:16:20
Dubiti male.
È più verosimile il contrario.
Documentati e vedrai che non è così.

J.V. in Usa è un grande nome del Blues
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di Dan_Aykroyd [user #17526]
commento del 15/07/2020 ore 21:05:15
Solito commento inutile: non appena si parla di Jimmie Vaughan ecco che si deve per forza parlare anche di Stevie Ray Vaughan.
Adesso basta! Cosa hai sentito di Jimmie Vaughan? Dei F. Thunderbirds? Scommetto che avrai visto due video in croce su YouTube e ti senti in diritto di dire che è un chitarrista discreto.
Jimmie Vaughan suona in un altro modo, pensa in un altro modo e ha ascoltato e studiato dischi di cui tu non immagini nemmeno l'esistenza, suona tu uno shuffle in quel modo lì, il suono che usa, il lessico che ha, il modo in cui suona dietro al tempo. Ora, prima di definirlo "discreto chitarrista" fai una cosa: prendi nota, vai su spotify e ascolta i seguenti Artisti:
- Johnny Guitar Watson
- Pee Wee Crayton
- Eddie Taylor
- Lazy Lester
- T bone Walker
- Earl Hooker
- Earl King
- Lightin' Hopkins
- Magic Sam
- Lightin' Slim
- Jimmy Reed
- il primo BB King
Ok, adesso che li hai sentiti possiamo riparlare di Jimmie Lee Vaughan, di blues elettrico e di musica in generale.
Rispondi
di esseneto [user #12492]
commento del 16/07/2020 ore 16:58:34
Grazie per la lezione di storia del Blues la mia era una considerazione personale e come tale può essere condivisa o meno ma non mi sembra il caso di ergersi a paladino di JV anche perchè non ne ha bisogno, è sicuramente un valido musicista ma per me rispetto alla lista che hai diligentemente stilato pensando probabilmente che non ne conosca neanche uno lui rimane un buon gradino sotto per quanto riguarda il suo contributo alla storia del Blues . Ho 52 anni ed ho iniziato ad ascoltare il 70 % circa dei musiciscti afroamericani citati intorno i 14 anni , età in cui ho iniziato anche a cercare di suonare il Blues rifacendomi proprio a loro.
Rispondi
di Dan_Aykroyd [user #17526]
commento del 20/07/2020 ore 11:35:08
Allora dì che a te non piace ma non dire che è un discreto chitarrista.
Quello che ha fatto è immenso perché ha preso tutto ma proprio tutto dei nomi che ti ho scritto (ne mancano altri) e ha costruito il suo stile personalissimo e riconoscibile a chiunque al primo ascolto rimanendo comunque dentro la tradizione, dentro certi schemi che detta il genere, senza rivoluzionarlo o cambiarlo.. ecco dove sta la grandezza di Jimmie: tutti i giganti della chitarra sono Ovviamente riconoscibili al primo ascolto e hanno dettato nuove regole, (vedi clapton, Stevie, ecc) ma il loro modo di suonare ha rivoluzionato anche il genere stesso creando altri suoni, altre correnti, altri generi. Jimmie no, è l’ultimo vero chitarrista della tradizione elettrica ad avere portato qualcosa di nuovo e di riconoscibile al primo ascolto stando nei canoni più stretti del blues elettrico, prova ad ascoltare il Jimmie Vaughan Trio con Mike Flanigin e poi ne riparliamo. Oppure ascolta di seguito “extra jimmies” da “What’s the world?” dei T.birds e poi ascolta “sen sa shun” di Freddie King e capirai quello che dico. Per quanto riguarda il fatto che se non ci fosse stato Stevie lui non sarebbe nessuno... beh è vero forse il contrario! scusa se hai iniziato a seguire quei nomi quando avevi 14 anni, non sai che Jimmie Vaughan ha accompagnato tutti i più grandi all’old Antone’s ancora prima che i thunderbirds diventassero famosi? Erano la House band di quel locale accompagnando Eddie Taylor e tutti quelli che passavano di lì...ci sono foto di lui che accompagna Buddy Guy, muddy waters lo considerava come un figlio. Ripeto, liberissimo di dire che non ti piace ma non puoi dire che è discreto o confrontarlo con il fratello.
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