Ho ultimamente notato un rinnovato interesse per il basso Hofner, ma per i giovani bassisti di adesso questo strumento e di questa marca è principalmente il solo modello 500/1, detto "Violin Bass", l'unico conosciuto e desiderato da loro, mentre poco interesse desta il quasi identico modello 500/2 (cambia solo il "design" della cassa armonica), nulla poi per il modello con cui cominciai e che io reputo ancora il migliore, cioè il modello solid body 185. Io ne ho posseduti due di cui il primo sunburst ed il secondo, più vecchio, fiesta red, mentre per pochissimi mesi ho posseduto anche un modello hollow body, il "President", ma questo agli inizi degli anni 80. Mi hanno proposto ultimamente un basso modello 182 che io non ho mai preso in considerazione e da quasi 20 anni posseggo invece un Violin Bass modello 500/1 del 1967, identico al mio terzo Violin Bass degli inizi anni 70, però proprio in quel periodo feci la più grande cavolata della mia vita, cioè quando nel 1976 cedetti in permuta un autentico Hofner "Cavern" del 1961, comperato a Torino per lire 10 mila da un manovratore di Imola che prestava servizio nel mio stesso impianto, ridotto però malissimo ma dotato ancora del suo fodero originale in cartone. Premesso che in quei primi ed ormai lontani anni 60 ci siamo arrangiati con produzioni nostrane e con strumenti usatissimi, il basso preferito quasi da noi tutti era invece il Framus modello Star Bass, quello usato da Bill Wiman, bassista dei Roliing Stones, però l'altro bassista più famoso, Paul McCartney dei Beatles, usava proprio il Violin Bass della Hofner come pure un Hofner usava il precedente bassista Stuart Sutcliffe, però il basso Hofner Violin Bass l'ho visto usare per la prima volta in assoluto dal bassista dei "Ribelli", gruppo di spalla di Adriano Celentano, nel film "La Dolce Vita" del 1959, ed era ancora quello con i pickups monobobina con cover in plastica nera:
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