Antefatto storico : dopo l'iniziale e traumatica esperienza con un contrabbasso Meazzi Wandrè modello Naika avvenuta agli inizi del passaggio al ruolo di bassista, anno 1968, ho sempre cercato uno strumento che ne emulasse il suono ma di misure meno ingombranti e cordiera non tanto "tosta", inizialmente utilizzando un violoncello 3/4 che ancora posseggo, ma con notevoli difficoltà dovute all'accordatura inversa e per quinte, cioè La-Re-Sol-Do a partire dalla più sottile. Poi a metà anni 80 vidi esposto in un negozio diverso da quello in cui abitualmente mi servivo, ma sempre in via San Sebastiano a Napoli, uno strumento un po' strano, dotato di 4 corde al silicone, tastiera cieca con i tasti soltanto dipinti ma indicanti 2 ottave complete, però con un diapason di soli 18 pollici (confesso che pensai subito che ci sarebbero volute le manine dei Puffi), solid body e di produzione Guild, dal costo nemmeno tanto contenuto; era l'Ashbory Bass, poi la Guild nel campo dei bassi acustici era una garanzia (li ho visti usare anche nel Fado Portoghese). Lo provai e, con sommo dispiacere del mio portafoglio, nel giro di pochi giorni riuscii a racimolare la cifra richiestami. L'ho usato per anni, insieme ed in alternativa ad un altro strumento, anch'esso molto trasportabile ma senza paletta, un basso della Steinberger, amplificandoli entrambi con un Kallien Krueger MB200 dal peso di soli 11 KG contro una potenza dichiarata di ben 200 W, comperato usato nel 1987 da un amico. Però con il tempo e una delle mie periodiche crisi di abbandono della musica praticata, li ho, insieme ad altri strumenti, in parte venduti ed in parte dati in permuta, ma un paio di anni fa volli ricomprarmi un basso con le corde al silicone, optando questa volta per un "Ukulele Basso", visto che l'Ashbory era ancora disponibile ma non più prodotto dalla Guild (1985-1988) bensì dalla DeArmond di Fender (1988-2012, infatti costava molto di meno rispetto al primo), ma il Kala-U-Bass, che aveva destato il mio interesse, costava già abbastanza, forse anche di più il modello Solid Body su cui avevo messo gli occhi. Poi nel negozio di Luca in Battipaglia trovai esposto nella vetrinetta interna un IKI-Bass ad un prezzo ragionevole, corde Aquila e diapason 21 pollici con 16 tasti; risultato finale: provato e comperato senza pensarci sopra 2 volte. |