Ci sono chitarristi che vivono per i riflettori, e altri che scelgono di parlare soltanto con le note. Michael Houser apparteneva alla seconda categoria: seduto, assorto, con il pedale del volume a plasmare paesaggi sonori più che assoli. Fondatore e anima silenziosa dei Widespread Panic, ha trasformato ansia e fragilità in energia creativa. Il suo stile – fatto di bending, slide e vibrazioni ipnotiche – era tanto personale da risultare irripetibile. E a oltre vent’anni dalla sua scomparsa, il ricordo di “Mikey” continua a vibrare con la stessa intensità di allora. Continua...