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Mario Monteleone
utente #10 - registrato il 11/02/2002
Accordiano dal 1999, cioè dal secolo scorso. M
Città: Salerno
Genere: Blues, Classica, Country, Folk, Jazz, Rock.
Sono interessato a: Altro, Chitarra acustica, Chitarra elettrica, Voce.
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Articoli pubblicati

SHG Salerno: la musica come strumento per scardinare la crisi
di Mario Monteleone | 08 maggio 2013 ore 08:30
SHG è un evento sempre ricco di contenuti culturali. L'edizione salernitana del 5 maggio scorso ha confermato questa grande ricchezza. Tuttavia, i contenuti di SHG a Salerno si sono potuti differenziare grazie al convegno che ha preceduto l’esposizione, convegno dal titolo "Il Sud riaccende la musica" che si è tenuto nel pomeriggio di sabato 4 maggio presso il Grand Hotel Salerno.
The Weight
di Mario Monteleone | 06 settembre 2010 ore 13:30
C'è una vecchia canzone della band di Robbie Robertson il cui ritornello dice: "Take a load off, Annie, Take a load for free, Take a load off, Annie, And you put the load right on me." Un brano storico, ovviamente, che fa parte di quella malinconica e magnifica celebrazione che fu "The Last Waltz", il film-concerto firmato da Martin Scorsese e in cui in grandi del Rock mondiale - da Dylan a Neil Young - diedero l'arrivederci a The Band, l'arcinoto e pluridecorato gruppo rock canadese.
Gato AGP 1400 - Phosphor Bronze Wound
di Mario Monteleone | 30 gennaio 2010 ore 23:25
Una vecchia canzone di Joni Mitchell comincia così: "I was driving across the burning desert when I spotted six jet planes, leaving six white vapor trails across the bleak terrain. It was the hexagram of the heavens, it was the strings of my guitar. Amelia, it was just a false alarm." Una canzone che comincia in "base sei", potremmo dire, e che ci aiuta ad introdurre il vecchio argomento di questo nuovo articolo: le corde per l'acustica. Le domande da porsi preliminarmente sono anch'esse già note, ovvero: importanza dello spessore, del tiraggio, della forma dell'anima, del tipo di avvolgimento. E infine una piccola novità, un piccolo quesito inferenziale: quando decidiamo di cambiare corde, rivoluzionando il nostro assetto in virtù di tutte le variabili possibili - incluse quelle relative alla struttura della nostra chitarra - con quale e quanta precisione riusciamo a "prevedere" il risultato che otterremo?
Morone e Bögershausen, 10 Duets for Fingerstyle Guitar
di Mario Monteleone | 18 dicembre 2009 ore 19:25
"Scarborough Fair - Canticle" è un brano di tanti anni fa, di Paul Simon e Art Garfunkel. Sicuramente, uno dei brani di maggior successo del duo, inserito fra l'altro nella colonna sonora del film "Il Laureato". Probabilmente, la fortuna del brano è dovuta, oltre che alla struttura armonica accattivante, alla semplicità di realizzazione (per dirla in gergo, è estremamente chitarristico) e ad lirismo quasi rinascimentale, quindi esotico, generalmente non tipico di Simon and Garfunkel, e che nel periodo in cui il brano fu composto era interpretato prevalentemente da John Renbourn e Bert Janstch.
Le conferme non vengono mai da sole
di Mario Monteleone | 21 settembre 2009 ore 08:30
Assioma: quando uno è bravo, è bravo. Postulato: e non c'è niente da fare. Lo so, sono tautologico, ma in questi ultimi tempi ho potuto ascoltare - ed anche vedere - la produzione più recente di un gruppo italiano molto caro ad Accordo, e del cui talento si parla con estrema convinzione ormai in tutto il mondo. Solo che in questo modo rischio di concludere il discorso senza aver spiegato nulla, senza badare alla sostanza delle cose. Io, invece, voglio mettervi a conoscenza del fatto che le conferme, appunto, non vengono mai da sole.
Seconda lezione di fingerstyle da Franco Morone
di Mario Monteleone | 03 luglio 2009 ore 20:27
Eccoci con una nuova lezione di basic fingerstyle che ci viene offerta direttamente da Franco Morone. Anche in questa, come nella precedente, Franco ci spiega alcuni piccoli accorgimenti che ci permettono di "abbellire" un semplice brano tradizionale, tecnicamente non eccessivamente complesso, ma dalla struttura armonica molto piacevole.
Una lezione di fingerstyle da Franco Morone
di Mario Monteleone | 06 maggio 2009 ore 08:00
Da dove partire per imparare a suonare il fingerstyle acustico? Ecco una domanda che molti spesso si pongono, e alla quale sembra difficile dare una risposta precisa. Come esperienza personale, posso dire di aver mosso i miei primi passi - tanti anni fa - studiando su un libro che è ormai divenuto un mito, ovvero il "Manuale di Chitarra Rock" di Andrea Carpi, recensito qualche tempo fa su Accordo dal nostro Lauro Luppi . Proprio in quel libro, la tecnica di base da cui si partiva era il fingerpicking a bassi alternati, una tecnica in cui il pollice della mano destra, suonando appunto due o (più raramente) tre bassi alternati, marca ogni quarto della battuta abbinando ai bassi le note suonate con le altre dita.
Di ritorno dalla tournée
di Mario Monteleone | 19 gennaio 2009 ore 09:00
Il Dario Pinelli Italian Gypsy Jazz Trio ha concluso da qualche giorno la sua tournée americana, che è stata trionfale ed ha riservato tante sorprese piacevoli. Di ritorno a casa, il Trio ha portato via con sé tante bellissime vibrazioni, tantissimo materiale, e l'impegno di ritornare negli States ad aprile. A presto avrò il piacere di farvi un resoconto dettagliato di tutto, con l'aiuto di Dario; per adesso, invece, godetevi i quattro filmati qui sotto, che ci raccontano in modo divertente alcuni momenti della tournée.
Ibanez AEG10NE-NT
di Mario Monteleone | 18 gennaio 2009 ore 22:24
Oggi vi propongo la prima di una serie di recensioni su chitarre acustiche di fascia economica, che in virtù del loro prezzo abbordabile possono essere facilmente acquistate da chi si avvicina per la prima volta al mondo delle sei corde. Nello specifico, oggi tratteremo la AEG10NE, nella sua colorazione Natural. Si tratta di una chitarra della Ibanez, modello mini-jumbo a cassa (relativamente) bassa, con 14 tasti esposti, corde in nylon, amplificata, e con spalla mancante. Ovviamente, di produzione cinese, ma come vedremo, questo aspetto non deve essere considerato un deterrente. Anzi...
Meccaniche per acustica - 3
di Mario Monteleone | 28 dicembre 2008 ore 21:33
Ultimo articolo mio del 2008. Perciò, auguri a tutti. Eccoci arrivati all'ultima parte di questa serie sulle meccaniche per acustica. Questa volta ci occuperemo di aspetti estetici e sonori, soprattutto in riferimento a quanto detto nei due articoli precedenti. Non si tratterà di un articolo canonico, o meglio di un articolo che fornisce delle risposte. Questa volta, faremo domande, e creeremo dubbi, riguardo a particolari tipi di meccaniche, alla loro estetica, e al fatto che a volte le meccaniche vengono cambiate perché sembrano brutte, o si associano male (giudizio soggettivo) ad una specifica forma di paletta, o ai colori di una chitarra. Affronteremo anche un argomento piuttosto particolare, ovvero quello della (possibile) scelta tra meccaniche vintage (antiche ed usate) e le loro riedizioni contemporanee (nuove ed immacolate). Proveremo infine a capire se effettivamente esiste una relazione stretta tra forma e peso delle meccaniche, da una parte, e risultati sonori, dall'altra. Anzi, più che provarlo a capire, ne faremo un piccolo sondaggio.
Franco Morone e Raffaella Luna in concerto
di Mario Monteleone | 15 dicembre 2008 ore 15:57
Franco Morone, chitarrista italiano fingerstyle già ospite in passato delle pagine di Accordo, suonerà sabato prossimo a Bevagna (PG), presso il Teatro "Francesco Torti" di Bevagna (PG), accompagnando la splendida voce di Raffaella Luna. Il concertò sarà inoltre l'evento introduttivo di una due giorni interamente dedicata alla chitarra fingerstyle ed agli strumenti di alta liuteria.
Manouche di ieri, Manouche di oggi
di Mario Monteleone | 04 dicembre 2008 ore 07:00
C'è un antico dubbio che si agita nelle menti di tanti di noi, sotto forma di domanda secca che compare, ciclicamente, per poi scomparire, in attesa di tornare. E' un dubbio di quelli facili da definire, perché è irrisolvibile, visto che la sua definizione richiederebbe prove comparate ed empiriche che, di fatto, non possono più essere rilevate. E' il dubbio che ci si ripresenta quando ascoltiamo un brano, nella sua versione originale, e poi la sua copia - o riedizione, cover, riproduzione. Pensiamo ad esempio a "Little Wing", di Jimi Hendrix, e poi alla versione che ne ha fatto Steve Ray Vaughan. Subito ci chiediamo: qual è migliore, e perché? Ma soprattutto è giusto paragonarle? E poi, che c'entra tutto questo con il Gypsy?
Italian Gypsy Jazz Trio in tour
di Mario Monteleone | 27 novembre 2008 ore 07:42
L'evento è uno di quelli da sottolineare, rimarcare, e salutare con entusiasmo: un gruppo Gypsy italiano parte in tour negli Stati Uniti, per suonare nei luoghi più importanti al mondo della musica Jazz. Si tratta di un riconoscimento definitivo delle capacità di tre specifici musicisti italiani, nonché della loro passione per un genere musicale - che può agevolmente essere definito etnico, e che soprattutto non può essere definito italiano. E' perciò per me un vero onore descrivervi la tournée che porterà il Dario Pinelli Italian Gypsy Jazz Trio a spasso per la East Coast degli Stati Uniti d'America.
Pierre Bensusan - The Guitar Book
di Mario Monteleone | 19 novembre 2008 ore 11:37
Un libro per imparare; un libro per capire, un libro per conoscere ed apprezzare l'eclettismo, l'intelligenza, la cultura. Più semplicemente, un libro da leggere. E' una storia che si ripete, quella del libro multiforme, che riesce a dirci cose nuove e diverse anche quando resta chiuso, per lungo tempo, su una libreria. Perché se riuscissimo anche solo in parte a (ri)trovare dentro di noi tutte ciò che ci viene dai libri che abbiamo letto, scopriremmo di certo che leggere - e leggere bene - è importante quanto respirare. I libri raccontano in vari modi: parole, immagini, fotografie. Quello di cui parliamo oggi, invece, racconta anche con pentagrammi e tablature, e narra la storia di un musicista francese, di origine algerina, che usa quasi sempre la DADGAD per suonare musica celtica, ma che in nessun modo rinuncerebbe alle sue origini mediterranee.
Meccaniche per acustica - 2
di Mario Monteleone | 04 novembre 2008 ore 23:45
In questo articolo ci occuperemo essenzialmente del cambio delle meccaniche, di tutti gli eventuali problemi che possono derivare da questa operazione e delle soluzioni applicabili. Come già accennato nella precedente puntata, il cambio delle meccaniche per l’acustica – ed indirettamente, anche per l’elettrica – è semplice solo all’apparenza. Le variabili da valutare non sono moltissime, ma basta sbagliare una misura, o compare meccaniche anche con una sola caratteristica lievemente diversa da quelle originali, per ritrovarsi nell’impossibilità di terminare la sostituzione, oltre che con delle meccaniche nuove da rivendere, perché frutto del più classico “errato acquisto”.
Can't Find my Way Home - Trascrizione per acustica
di Mario Monteleone | 27 ottobre 2008 ore 18:30
Grazie alla trascrizione che vi presento oggi, affrontiamo indirettamente anche un tema abbastanza “intrigante” e complesso, che può essere riassunto come segue: il fingerstyle, che è una tecnica e non un “genere musicale” permette di arrangiare un brano – elettrico o anche orchestrale – in modo che sia suonato da una singola chitarra acustica. Inoltre , grazie all’uso di accordature aperte o alternative, sempre il fingerstyle permette di suonare contemporaneamente la linea melodica e quella armonica di un brano, ed anche, con la chitarra percussiva, di supportare il tutto con una base ritmica fatta di colpi e tocchi sintatticamente ordinati su punti specifici della cassa della chitarra.
Fire and Rain - Trascrizione per acustica
di Mario Monteleone | 15 ottobre 2008 ore 18:30
Qualcuno, :-) qualche giorno fa, da qualche parte, mi ha scritto: "... E magari se ti scappasse un articolo su Fire and Rain... ;-)". Bene, devo dire che prima dell'articolo, è scappata una rapida trascrizione, che ho il piacere di sottoporre alla vostra attenzione, e che mi è piaciuto preparare perché - come tanti altri brani composti da James Taylor - Fire and Rain è una canzone alla quale sono molto legato, per tanti motivi. Soprattutto, perché è uno dei brani su cui ho imparato a gestire alcuni aspetti tecnici della diteggiatura (per la mano sinistra), a riconoscere le atmosfere sonore degli accordi sospesi tipici di Taylor, ed a capire che, in fondo, un capolavoro musicale può essere anche composto usando ingredienti semplici, come l'immediatezza comunicativa ed una struttura armonica essenziale.
Meccaniche per acustica - 1
di Mario Monteleone | 14 ottobre 2008 ore 08:30
I nostri affezionati lettori hanno potuto già verificare che, su Accordo, le chitarra acustiche le facciamo a pezzi per poi rimetterle insieme. Di recente, abbiamo parlato di corde, poi di legni, poi ancora di corde, e di chitarre di pregio come le Schoenberg. Parleremo ancora tanto di acustiche, facendole ancora a pezzi e poi rimettendole insieme. Come oggi, ad esempio, giorno in cui tratteremo di un pezzo importantissimo delle acustiche, fra i più visibili e i più manipolati, strettamente connesso a corde, suonabilità, accordatura, estetica, e tanto altro ancora: le meccaniche.
Ancora sul chitarrismo di James Taylor
di Mario Monteleone | 05 ottobre 2008 ore 12:14
Uno dei giochetti musicali che facevamo da ragazzi era quello di provare a riconoscere un chitarrista ascoltando solo poche note incise in un brano. Credo che sia un giochetto che in molti facciano ancora oggi, anche se è diventato più difficile - soprattutto nel casi dei chitarristi elettrici - andare oltre i vari effetti usati, ed arrivare a percepire il tocco o il timbro di un preciso chitarrista. E comunque, all'epoca ci riuscivamo quasi sempre, soprattutto con Carlos Santana (uno che in oltre trent'anni ha cambiato davvero pochissimo nel suo set-up), Eric Clapton (ovviamente), Neil Young (impossible non riconoscerlo), e più di recente Pat Metheny. Ma anche James Taylor era facile da riconoscere, proprio per via del suo tocco, della sua tecnica, e di alcune scelte melodiche e armoniche abbastanza precise e costanti.
You Can Close Your Eyes - Trascrizione per acustica
di Mario Monteleone | 03 ottobre 2008 ore 08:30
Riprendiamo oggi la consolidata consuetudine di pubblicare, nella sezione “Tecnica & teoria”, le intavolature in Powertab (vedi il link nelle risorse dell’articolo) di brani che hanno fatto – o forse, faranno – la storia della chitarra acustica, e più in generale della musica. Per quanto riguarda il passato più o meno recente, spulciando fra i vecchi articoli di questa sezione, troverete alcune trascrizioni di brani in fingerstyle, insieme ad altre cose molto interessanti. Oggi invece, vi presento un brano che ho scelto per dare continuità ad una recensione della settima scorsa, ovvero quella su due bellissimi album di James Taylor (anche in questo caso, maggiori indicazioni nelle risorse dell’articolo).
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