Attività
| Passione musica...che destino avremo? |
|
| di alex72 | 13 luglio 2015 ore 15:21 |
|
Buongiorno a tutti,
sono un utente di
accordo nel 2007 e
devo dire che nei
primi tempi vi ho
davvero letto molto,
traendo vari spunti
dai vostri articoli
e cercando anche di
dare il mio
contributo in modo
attivo con commenti
e post piĂą o meno
utili e
interessantiâ€... |
|
| Strumentazione: necessitĂ o mania? |
|
| di alex72 | 23 aprile 2009 ore 19:31 |
|
|
Qualche giorno fa con dei colleghi di lavoro si parlava di biciclette, l’argomento era incentrato su cosa cambia per un amatore non professionista, correre con una bici da 500 euro o con una da 3.000 euro, si è arrivati alla conclusione che le differenze costruttive e di materiali ci sono ma che per l’utilizzo dilettantistico non sono essenziali perché non incidono in modo rilevante in termini di prestazioni, avere la bici da 3.000 euro è più che altro una questione di immagine e di prestigio.
Gli stessi ragionamenti sono stati fatti sulle macchine fotografiche digitali e la conclusione è stata la stessa, i più esperti sostenevano che ci sono dei componenti di qualità che fanno una grande differenza, ma quanti sarebbero in grado di distinguere tra una foto fatta con una fotocamera da 3.000 euro e una fatta con una fotocamera da 500 euro? |
|
| Suono metal con setup rock-blues? |
|
| di alex72 | 15 settembre 2008 ore 15:20 |
|
|
Mi rivolgo ai tanti esperti di metal presenti su Accordo, io ho sempre suonato blues-rock-funcky e non ho mai approfondito il genere in questione, ora ho la possibilità di entrare in una band metal e sto vedendo l’occasione per fare qualcosa di diverso dal solito e per avvicinarmi a uno stile chitarristico per me nuovo. |
|
| Nitrocellulosa, proviamo a fare chiarezza? |
|
| di alex72 | 17 marzo 2008 ore 08:49 |
|
|
alex72 scrive: Come a molti di voi, anche a me da qualche tempo frulla il testa l’idea di tentare la riverniciatura di un corpo in alder, quindi è da un po’ che giro in Internet alla ricerca di informazioni sull’argomento: Sul come fare ci sono molte informazioni devo dire anche dettagliate, come è chiaro che è la vernice qualitativamente migliore che si possa mettere sul legno di una chitarra, poiché lascia traspirare e stagionare il legno e poichè lo fa vibrare al meglio lasciando libere le armoniche e le frequenze, quindi uno strumento verniciato alla nitro dovrebbe avere una marcia in più e una qualità sonora migliore rispetto a uno verniciato con altri tipi di vernici che badano più alla praticità di verniciatura o alla resistenza a graffi e botte. |
|
| Prove in negozio, cosa ci possono far capire? |
|
| di alex72 | 13 febbraio 2008 ore 17:49 |
|
|
alex72 scrive: Capita spesso di sentire “l’ho provato in negozio e non mi è piaciuto”, oppure “In negozio era una bomba”, ma cosa si può capire di uno strumento estraneo, collegato a un set-up estraneo, preso in mano per la prima volta e provato per mezz’oretta in mezzo alla confusione, spesso con il negoziante che mette fretta e che parla sempre bene di tutto pur di vendere.
Su Accordo stesso ci sono vari articoli sul fatto che nei negozi non si prova con tranquillità , che non ci sono apposite sale insonorizzate, che non si ha a disposizione molto tempo ecc… E allora qual’è l’utilità di provare un ampli valvolare al minimo del volume quando si è detto mille volte che il suono delle valvole si apprezza solo quando sono belle calde e a volumi elevati, o come si può esprimere un giudizio su una Chitarra rimasta in esposizione per mesi, che monta corde vecchie e che non è settata come si deve.
Forse ci sono fenomeni che capiscono tutto subito, io in negozio non sono mai riuscito a valutare le potenzialità di uno strumento, ho acquistato cose che mi sembravano ottime e che mi deludevano quando le portavo a casa e le attaccavo al resto della mia roba, a volte capitava che ritornassero a piacermi dopo qualche giorno speso per trovare le giuste regolazioni, allo stesso modo mi viene da pensare che quello che in negozio non mi è piaciuto e che quindi non ho comprato, magari nel mio set-up avrebbe invece reso bene.
In ogni caso penso che le prove in negozio siano inattendibili (per non dire inutili), e che ci dicano poco o niente sulla qualità di quello che proviamo, per me l’unico modo per capire se uno strumento è valido o meno, è quello di portarlo a casa, collegarlo al mio set-up e provare sia da solo che con la band, tenerlo il tempo necessario per conoscerlo a fondo e per cercare le regolazioni migliori per le mie esigenze.
Solo dopo aver fatto questo potrò esprimere un giudizio attendibile dato da esperienza diretta e personale.
Che ne pensate sull’argomento? Ciao a tutti. |
|
| Non se ne può più di questo vintage |
|
| di alex72 | 17 ottobre 2007 ore 04:14 |
|
|
alex72 scrive: Non se ne può più che qualsiasi cosa comprata nuova venga considerata spazzatura!
Ti piace il VOX AC30, quelli nuovi fanno schifo perché sono fatti in Cina, allora prendiamo un Fender Twin amp, che è fatto in U.S.A., no perché le produzioni attuali non hanno nulla a che vedere con quelle di una volta, allora prendiamo un Super Reverb Riedizione del 65, no perchè anche se è una riedizione fedele, i materiali e i criteri di costruzione sono comunque più scadenti di quelli di una volta e allora non suona bene come quello vecchio, ti piace il Marshall si ma non ti prendere le serie nuove suonano da schifo. Potrei andare avanti per ore, le Chitarre poi non ne parliamo, se non ne hai una vintage non uscire nemmeno di casa, e quelle attuali hanno i legni scadenti, e quelle vecchie erano verniciate alla nitro, e le nitro attuali non sono come quelle di una volta e i PU, e il ponte ecc...
|
|
|
|
| Strano effetto di intonazione |
|
| di alex72 | 09 ottobre 2007 ore 08:30 |
|
|
alex72 scrive: Ciao a tutti, è da un po che avverto uno strano effetto suonando con la chitarra non collegata: se suono una nota qualsiasi (anche con corda a vuoto), per tutta la durata del suo naturale sustain si sentono sbalzi di intonazione, un effetto difficile da spiegare a parole bisognerebbe sentirlo, comunque per rendere l’idea sembra un leggero wah wah “naturale”. Il fenomeno non è omogeneo ma è più accentuato su alcune corde e su alcune note, in modo particolare si sente sui bending e sui vibrati, dove il cambio di intonazione voluto è sovrastato da questo effetto, (sembra quasi di suonare col wah-wah), in ogni caso il problema non si sente a chitarra collegata. Dall’ampli esce un suono regolare, quindi sembra che i PU non lo captino, o lo captino in modo impercettibile tanto da non incidere sul suono amplificato.
La Chitarra è una Strato American Standard del 98, perfettamente settata e accordata anche negli armonici, (è stata dal liutaio 7 mesi fa e il problema lo avverto da un mesetto).Mi sento di escludere che sia un problema di:
- Corde: ho già provato a cambiarle e l’effetto si sente anche con le nuove.- Tasti: il problema c’è anche suonando corde a vuoto.- Capotasto: il problema c’è anche suonando note in vari punti della tastiera.Mi viene da pensare che il problema sia sul ponte: io lo tengo completamente appoggiato al body, non uso la leva e uso corde abbastanza grosse (0,11). Potrebbe essere che la tensione dopo circa 8 anni abbia fatto cedere il legno del body, allentando le sedi dei due perni di ancoraggio e di conseguenza rendendo instabile tutto il ponte?
Oppure potrebbe essere che le sellette dopo 8 anni si siano consumate nella parte di contatto con le corde?
Non so se possano incidere anche le molle sul retro.Ringrazio tutti gli esperti di liuteria che vorranno intervenire.Ciao Alex |
|
| Riverniciatura alla Nitro, problema estetico. |
|
| di alex72 | 12 agosto 2007 ore 20:00 |
|
|
alex72 scrive: Saluto tutti gli appassionati di Chitarre e di Accordo. E' da un po' che vi leggo ma è la prima volta che scrivo, anche se la chitarra la suono da quasi 15 anni e qualche esperienza l’ho anch’io. Per non peccare di presunzione non me la sono mai sentita di fare commenti, ora però ho un problemino sulla mia Fender Strato american Standard del 98, la classica nera con tastiera in acero (stile Blackie per capirci). |
|
|
VINTAGE VAULT
- Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964