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EdoFrasso
utente #13197 - registrato il 27/08/2007
"Tutto ciò che siamo è il risultato di ciò che abbiamo pensato."
Città: Busto Arsizio
Sono interessato a: Chitarra elettrica.
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Attività

Lelio Padovani - Chasing The Muse
di EdoFrasso | 04 gennaio 2008 ore 22:00
EdoFrasso scrive:Gli album a sfoggio prettamente strumentale sono sempre molto difficili. A partire dallo stesso concetto di “strumentale”. Al giorno d’oggi, l’era della parola, dello slogan, sfrontato e impulsivo, gli album di sola musica non sono tra le priorità dell’ascoltatore medio. Aggiungiamoci che siamo in Italia, dove si sa, il culto della musica strumentale è un piacere da cui le masse si tirano gentilmente al di fuori, e l’operazione diventa realmente complessa. Lelio Padovani ci prova comunque, e solo per l’iniziale spirito dell’operazione la luce da cui l’ascolto dell’album è diffusa è decisamente positiva.
Fabio Fiocco – Trasparente
di EdoFrasso | 28 dicembre 2007 ore 07:31
EdoFrasso scrive: Fabio Fiocco è innanzitutto la sua voce. Perfetta per narrare le sue storie di confusione intima, di respiro forzato nella carovana della vita, che spesso lascia vittime. Una voce non forzata, non espansa in ottave in maniera particolare, che accarezza i suoi limiti, ma non tenta di superarli. Li utilizza, li cavalca. Voce che, sia timbricamente che concettualmente, si colloca direttamente nella strada spianata da Paolo Benvegnu e nella sua drammaticità tinta di teatralità, dolce strafottenza che molto deve a Manuel Agnelli.
Staràlfur
di EdoFrasso | 17 dicembre 2007 ore 08:00
Il gruppo romano degli Staràlfur nasce nel 2002, e trova il suo assetto attuale dopo vari cambi di formazione. La loro musica vuole essere un omaggio e un tentativo di rinnovo di alcuni concetti contenuti nella musica popolare. Il loro primo disco si chiama “E = Fb”, e non è per nulla un album facile. Il suono è di una maturità palesemente Jazzistica. Contiene stimoli provenenti da molti antri espressivi...
WE DON'T LIKE YOU
di EdoFrasso | 08 dicembre 2007 ore 04:00
EdoFrasso scrive: Negli ultimi anni tutto ciò che è New Wave e Post Punk ha trovato un vasto piacevolissimo posto nelle scene musicali. Parte della scena alternativa è governata da queste forti passioni anni '80. We Don't Like You è una band che vive di stimoli di impostazione anglosassoni. E che nel 2007 ha registrato, nella migliore tradizione da sogno Rock'n Roll, una amatoriale Demo di cinque brani.
Panama Bus
di EdoFrasso | 28 novembre 2007 ore 00:01
EdoFrasso scrive: Il Varesotto ha una scena che formicola, si muove e interagisce in una versatilità continua. I Panama Bus vengono da Olgiate Olona. Partirono da Cover Band nel ’93 ed è del 2007 questo lavoro di composizioni originali. Il gruppo, composto da cinque musicisti tutti conoscitori del proprio mestiere e campo, si ispira alla tanto classica tradizione rock italiana ed internazionale improntata verso le masse, con un occhio di simpatia (più che di riverenza), verso un certo tipo di Blues. Pseudo epicità da stadio e echi di cara retorica Rock da cui chiunque è affascinato si rincorrono continuamente.
Acousticherie
di EdoFrasso | 23 novembre 2007 ore 10:19
EdoFrasso scrive: “Acousticherie” è un progetto sardo, che ha preso il via dal 2005. Quattro ragazzi che viaggiano tra terreni acustici e molto “jazzy”, per portare la lettura di grandi classici della musica rock pop da altre prospettive, in chiave differente. Si aggirano tra lo swing ed il jazz tipico di una certa tradizione cantata, e l’album omonimo con il quale si presentano viaggia sincero. L’intera operazione è paragonabile al lavoro ironico di rimodellazione di Richard Cheese, ma senza il lato spiritoso, non evidenziato per lasciare spazio ad una spontanea analisi sulla sperimentazione del concetto di arrangiamento e della forma canzone, in uno stravolgimento abusato ma non sprecato.
Mick Taylor, piccolo "Hello"
di EdoFrasso | 19 novembre 2007 ore 12:48
EdoFrasso scrive: Dedicato da un piccolo uomo a tutto il mondo accordiano.
Il Purpureo Profondo che inghiotte Varese
di EdoFrasso | 14 novembre 2007 ore 22:00
EdoFrasso scrive: Il 12 Novembre, il Palawhirpool di Varese ha ospitato un rito apparentemente talmente tradizionalista da sembrare scrutabile solo in negativo. Qualunque minimo pregiudizio, ogni minimo dubbio, scetticismo, è stato spazzato via come se fosse una minuscola goccia d'acqua posatasi su un immensa parete di amplificatori.
Mike Stern - tra Passione e Professione
di EdoFrasso | 06 novembre 2007 ore 20:00
EdoFrasso scrive: “I know will be a great show...”, gli dico con voce vagamente incerta all'incirca una mezz’ora prima che salga sul palco, durante un disteso riscaldamento. “Oh, thanks, I know we're going to have a great fun!”.
The Cure - Pornography
di EdoFrasso | 02 novembre 2007 ore 20:15
EdoFrasso scrive: Delirio depressivo. Questo è probabilmente il corretto riassunto dell'opera dark più celebre di sempre. Nel 1982 usciva Pornography, la pietra milare della discografia dei The Cure.
Robi Zonca - REBEL!
di EdoFrasso | 16 ottobre 2007 ore 08:00
EdoFrasso scrive: ROBI ZONCA – REBEL!La musica popolare del novecento è scissa in innumerevoli strade. C’è una via che tende essenzialmente ad esplorare percorsi melodici. E poi c’è il padre di questa via, il Blues. Il Blues è un discorso a parte, con il suo tradizionalismo acceso, questa sua tendenza ad ampliarsi solo all’interno di se stesso. Non che non abbia avuto innovatori progressisti. Ma il principale risultato è sempre molto legato alle radici più profonde, quasi ad un discorso nostalgico. La tradizione blues italiana è, da vari anni a questa parte, molto accesa.
The Police - Torino 2007
di EdoFrasso | 04 ottobre 2007 ore 03:06
EdoFrasso scrive: Come parlare del concerto della reunion di uno dei gruppi più importanti della storia? Ardua operazione, senza sfiorare il già sentito. Ci proverò comunque, senza arrogarmi di poter essere originale. Quello della tanto pubblicizzata reunion che il due ottobre tocca il Delle Alpi di Torino è un concerto killer prevedibilmente e giustamente forzato, dichiaratamente improntato sulla risposta di pubblico, per da lì partire e provare a spingere fino al limite estremo la sperimentazione colta dove possibile, rimanendo sempre e comunque accanitamente ancorati al classico.
The BEATLES - The White Album
di EdoFrasso | 02 ottobre 2007 ore 18:10
EdoFrasso scrive: Non sono i Beatles a dover ringraziare gli anni ’60 per averli ispirati ed spinti sempre verso molteplici esperienze dai molteplici spiriti. No. Sono gli anni ’60 ad essere in debito con i Beatles, se oggi li ricordiamo come anni vivi, ispiranti, basati su stimoli comunicativi forti e attivi, e su voglia di avere idee. Nel 1968 il mondo già doveva qualcosa ai Beatles, che gli avevano già donato molto di quello che avevano da offrirgli. Tutto il discorso culturale, sociale, musicale ed emotivo del Rock era nelle loro mani...
Jimi Hendrix. The Place They Can Make Us Believe In
di EdoFrasso | 22 settembre 2007 ore 11:52
EdoFrasso scrive: Ecco qua, signori, il mio omaggio al genio di Seattle. Buona lettura...Era la fine del 1970 quando Hendrix decideva di porre fine anche al progetto della Band of Gypsys. Il mancino di Seattle era consumato nel profondo da demoni e fatiche. Erano emersi nell’ultimo anno e mezzo giganti dell’hard rock, dai Led Zeppelin, ai Deep Purple, e stava venendo fuori una band dal sound di spaventosa energia di nome Black Sabbath. I nuovi gruppi erano la nuova leva del Rock, ma attendevano con riverenziale ansia la nuova fatica artistica del re della sei corde. La stampa musicale insinuava continuamente, viste le ultime apparizioni in pubblico visivamente provato, che il celebre chitarrista era finito artisticamente, e che fosse il caso che si ritirasse. Un paio di volte rischiò il collasso a causa delle droghe. Mai stampa fu più crudele con un artista di così gran spessore.
Led Zeppelin. Dancing With Wind And Fire
di EdoFrasso | 04 settembre 2007 ore 08:00
Edoardo Frasso scrive: Innanzitutto, questo è un omaggio. Un omaggio a tutto ciò che i Led Zeppelin sono stati per il mondo, e sempre saranno. Ho deciso dopo qualche tentennamento di darvi la possibilità di leggere questa curiosa recensione. Curiosa perché queste righe recensiscono un album che non esiste. E che mai esisterà. Questa è la mia personale fantasia sulle cose. E' qualcosa che suona come “Come sarebbe stato? Forse così.” Tutte queste parole sono state scritte con enorme rispetto di quella che è stata la reale, intoccabile vicenda storica. Il tutto è fatto semplicemente allo scopo di divertire. Vorrei solo avvertirvi che se siete enormi fan del Dirigibile la lettura potrebbe portarvi su strade mentali abbastanza insidiose, quindi valutate voi se sia effettivamente il caso di lasciarvi coinvolgere in un gioco con la storia. Se poi la cosa vi dovesse invece divertire, potrebbe darsi che ci sia ancora qualche omaggio sulla stessa falsariga, a qualche altro artista dell'immenso universo del Rock. Grazie a tutti e buona lettura.
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