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polaroidblog
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Articoli pubblicati

Explosions In The Sky - Take Care, Take Care, Take Care
di polaroidblog | 29 aprile 2011 ore 06:50
Descrivere come “cinematografico” il suono di una band post-rock può essere una scelta piuttosto pigra e scontata, eppure provate voi a mettervi in cuffia “Take Care, Take Care, Take Care”, quinto album degli Explosions In The Sky, e camminare di notte per la vostra città, o lungo un sentiero di collina un pomeriggio di primavera, o prendere la metropolitana nell’ora di punta, e non sentirvi, nel modo più classico, “dentro un film”.
The Wombats – This Modern Glitch
di polaroidblog | 27 aprile 2011 ore 06:50
Dovrebbe esistere un equivalente Pop d'Oltremanica per l’espressione “colpo all’italiana”: “colpo all’inglese” sarebbe per forza di cose quella capacità innata e infallibile che hanno certe band britanniche di confezionare album zeppi di canzoni che si appiccicano all’istante addosso anche all’ascoltatore distratto, che fanno sudare ogni pista di ogni indie club del pianeta, e che mandano in estasi le folle dei mega-festival estivi.
Low – C’mon
di polaroidblog | 24 aprile 2011 ore 11:00
I Low vengono spesso indicati come i veri e propri padri dello “slowcore”, la corrente più cupa, glaciale e indolente dell’indie rock, ma a loro questa etichetta non è mai piaciuta, e ora, dopo diciott’anni di carriera, e soprattutto dopo quest’ultimo eccezionale “C’mon” possiamo anche dire che sta loro un po’ stretta.
Glasvegas - EUPHORIC /// HEARTBREAK \\\
di polaroidblog | 21 aprile 2011 ore 06:50
Il titolo si scrive così, tutto con le maiuscole, tanto per darvi un’idea di come in questo loro secondo album i Glasvegas non vadano tanto per il sottile a raccontare emozioni contrastanti e tormentati chiaroscuri sentimentali.
TV On The Radio – Nine Types Of Light
di polaroidblog | 19 aprile 2011 ore 13:00
E chi se lo sarebbe aspettato dai Tv On The Radio un album di canzoni d’amore. Dagli art-rocker più hip degli ultimi anni, dai guru della produzione raffinata, dagli impegnatissimi e sottilissimi Tv On The Radio, chi si sarebbe aspettato di sentire quei cori in falsetto così innamorati, quasi da Bee Gees, nell’apertura di “Second Song”, di ascoltare versi come “If the world falls apart / I’m gonna keep your heart” (dall’appassionata e carnale “Keep Your Heart”), oppure “I’d love to collapse with you / And ease you against this song / I think we’re compatible / I see that you think I’m wrong” (da “I Will Do”).
The Raveonettes - Raven in the Grave
di polaroidblog | 18 aprile 2011 ore 16:00
Per essere un gruppo genericamente descritto come piuttosto rumoroso e oscuro, i Raveonettes in questo loro quinto album riescono a passare quasi inosservati, con canzoni che spesso e volentieri sostituiscono le chitarre con i synth o abbandonano del tutto la sezione ritmica.
Architecture In Helsinki - Moment Bends
di polaroidblog | 17 aprile 2011 ore 14:00
Il fatto di volersi scrollare di dosso l’etichetta a volte un po’ fastidiosa (e, in parte, riduttiva) di band “indiepop twee” è un desiderio più che legittimo, ma bisogna riconoscere che l’alternativa messa in piedi in questi ultimi anni dagli Architecture In Helsinki, dopo i vivacissimi esordi, non suona finora abbastanza consistente.
Mike Watt - Hyphenated-Man
di polaroidblog | 12 aprile 2011 ore 06:50
Mike Watt, lo storico bassista di Minutemen e fIREHOSE, nonché icona del DIY statunitense, comprime trenta frenetiche canzoni in poco più di 45 minuti e realizza il disco più potente della sua carriera solista.
Alex Turner – Submarine OST
di polaroidblog | 03 aprile 2011 ore 13:00
Abbiamo già visto di cosa è capace Alex Turner anche senza i suoi Arctic Monkeys: la musica lussureggiante dei Last Shadow Puppets aveva conquistato non pochi cuori un paio d’anni fa.
The Pains Of Being Pure At Heart – Belong
di polaroidblog | 02 aprile 2011 ore 07:30
La mossa giusta che non tutti si potevano aspettare dai Pains Of Being Pure At Heart, soprattutto dopo l’interlocutorio ep “Higher Than the Stars” dell’anno scorso: fare un secondo album che non ripete ciecamente la formula dei primi successi, né tenta improbabili strade sperimentali, ma che invece riesce a mostrare una band che sta maturando, consapevole dei propri non esagerati mezzi ma che sa impiegarli al meglio.
The Vaccines - What Did You Expect From The Vaccines?
di polaroidblog | 01 aprile 2011 ore 14:00
Lontani dai fin troppo eccitabili giornali inglesi, a noi qui quanto dovrebbero davvero interessare questi Vaccines? Se Liam Gallagher non avesse dichiarato che li trova “fucking boring”, conferendogli immediatamente un certo credito di simpatia (almeno per quindici minuti), avremmo degnato di tutta questa attenzione questa giovane band londinese?
Green Day – Awesome As F***
di polaroidblog | 31 marzo 2011 ore 10:38
IIl terzo album dal vivo della carriera dei Green Day sembra un po’ un giro di campo con la coppa alzata a fine partita: non ripete troppe canzoni delle scalette dei due precedenti live (1996 e 2005), né conta troppe tracce dall’ultimo “21st Century Breakdown” del 2009, solo cinque per la precisione.
Edwyn Collins - Losing Sleep
di polaroidblog | 28 marzo 2011 ore 08:30
La storia di Edwyn Collins sembra fatta apposta per venire raccontata un giorno in qualche bella ed edificante biografia del Rock. La storica voce degli Orange Juice dapprima influenzò generazioni e generazioni di band, accarezzò il successo ma sembrò sempre troppo distinto per le consacrazioni delle classifiche popolari, tentò la carriera solista e a metà dei Novanta, con “A Girl Like You” si ritrovò tra le mani una clamorosa hit, e finalmente i meritati riconoscimenti.
Travis Barker - Give the Drummer Some
di polaroidblog | 26 marzo 2011 ore 12:00
L’ex batterista dei Blink 182 chiama a raccolta praticamente ogni nome del gotha dell’hip-hop 2011 e realizza un album che a tratti suona come il vostro migliore nastrone del 1992...
The Death Set - Michel Poiccard
di polaroidblog | 25 marzo 2011 ore 08:30
Non accade di frequente che la morte di un componente non solo non porti una band allo scioglimento, ma addirittura in qualche modo possa fare bene alla musica stessa. The Death Set, dall’Australia, hanno perso nel 2009 Beau Velasco per overdose...
J Mascis - Several Shades of Why
di polaroidblog | 24 marzo 2011 ore 16:00
Nonostante lo storico fondatore dei leggendari Dinosaur JR sia ben più conosciuto per i suoi monumentali assoli di chitarra e gli imponenti muri di suono che la sua band sapeva e sa tuttora erigere dal vivo, nel corso della sua lunga carriera e dei suoi album erano sempre disseminati episodi più acustici...
Papercuts – Fading Parade
di polaroidblog | 20 marzo 2011 ore 18:00
Prendi i Beach Boys e falli suonare in fondo a una piscina. A quello che ne esce aggiungi poi un caldo e profondo tremolo, e infine avvolgi tutto in un gigantesco riverbero. Puoi cominciare ad avere un’idea della musica di Papercuts, creatura del californiano Jason Quever, ormai in attività dal 2006.
Kurt Vile – Smoke Ring For My Halo
di polaroidblog | 17 marzo 2011 ore 18:00
In un certo senso, si potrebbe dire il progressivo abbandono delle registrazioni casalinghe e a bassa fedeltà per passare a una produzione vera e propria, abbandono già sancito con il precedente Ep “Square Shells” del 2010, rappresenti per Kurt Vile il raggiungimento di una forma più immediata e genuina.
Live report: White Lies
di polaroidblog | 16 marzo 2011 ore 12:00
Estragon, Bologna, 12 marzo 2011 - Sabato sera all’Estragon di Bologna si vedevano in giro così tante magliette dei Joy Division che potevi quasi pensare di avere sbagliato concerto. Invece ero all’attesa data unica italiana dei White Lies, tra i principali eredi di quel suono new wave così britannico, oscuro e potente al tempo stesso, e che ancora oggi, a giudicare da quanto era stipato il locale (saremo oltre le 1500 persone?), riscuote parecchio successo.
Frankie & The Heartstrings – Hunger
di polaroidblog | 14 marzo 2011 ore 12:00
A volte fa quasi tenerezza la continua, quasi disperata, rincorsa della Gran Bretagna alla next big thing, all’ultima rivelazione di casa propria, alla nuova grande band che darà un nuovo grande significato all’espressione “nuova grande band”.
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