VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE

sandroyoda
utente #27395 - registrato il 07/01/2011
Autore del testo "Metodo di Chitarra Slide" Carisch – Settembre 2009 - Perché scrivere un nuovo metodo per chitarra ? …. basta entrare in una qualsiasi libreria o in un negozio di strumenti, anche il più piccolo e scoprire che nelle pubblicazioni esposte la chitarra ha sempre uno spazio privilegiato:…”metodo super per chitarra autodidatta, metodo classico, tecniche rock, jazz, fingerpickink, tapping selvaggio…”. Poi la domanda .. “scusi, ha qualche cosa sullo slide,? “ costringe il commesso o il proprietario a una ricerca insolita che da come risultato quasi sempre la presentazione di metodi in inglese o audiovisivi di vario tipo, nulla comunque che sia equiparabile ad un metodo classico o moderno con un percorso didattico organizzato. In vent’anni di insegnamento, ho parlato molto ai miei allievi di blues e di scale pentatoniche ( sono bellissime !! ), il passo successivo è l’ascolto dei grandi interpreti del genere, con una ricerca alle origini di questa musica che ha sempre risvegliato il loro interesse. Ascoltano Eric Clapton, Jhonny Winter, Ry Cooder ed ora il nostro Alex Britti che ringrazio per aver fatto conoscere a tutti questa tecnica, poi mi chiedono …. Che cos’è questo strano suono?, è fantastico !!!!. Allora estraggo il mio bottleneck parlando di colli di bottiglia di Mississippi, di schiavitù e di un mondo musicale che è forse il più lontano dalla tradizione didattica scritta, poi alla prima scivolata sulle corde spalancano gli occhi dicendo “ ma … come si fa ?? A quel punto il gioco è fatto, si inizia una nuova strada e una nuova avventura musicale e arriva la solita domanda : “che libro posso usare per imparare?”. Dopo molte pagine di appunti scritti a mano, fogliettini volanti e tablature piene di correzioni, ho deciso di scrivere questo libro che raccoglie le informazioni di base per imparare questa tecnica che ancora oggi mi riempie di soddisfazione. Sandro Agostini Sandro Agostini inizia la sua attività di musicista all ‘inizio degli anni 70 suonando covers dei Led Zeppelin, Deep Purple, Grand Funk Railroad e dei nuovi gruppi emergenti in quel periodo come Yes, Genesis, King Crimson, Tempest e molti altri acquisendo una buona esperienza nel rock blues con influenze classiche e jazzistiche. A metà degli anni 70 suona in varie band un repertorio che allora si chiamava Jazz Rock, oggi identificato come “fusion” suonando e componendo musiche originali. Inizia l’ attività professionale di musicista familiarizzando con i classici e arricchendo il suo bagaglio tecnico e musicale con esperienze ed atmosfere più soft come la musica sudamericana e il Jazz standard. Frequenta i corsi avanzati di chitarra Jazz del ‘”Suono Improvviso” a Venezia, e suona con alcune Cover Band. Con i Dogs and Pigs presenta un repertorio d’ autore caratterizzato da un ‘altissimo livello tecnico ( i gruppi di riferimento sono i Tempest e i Patto ) i Dogs and Pigs ( disegno di Sandro del Conte - fumettista Walt Disney ) e con i LeaderShip ( cover band Deep Purple ) partecipa al Leone D’ Oro di Venezia piazzandosi al terzo posto nel settore musica Rock. Con il cantante americano Bruce Wilson Boreham, californiano formatosi alla scuola dei jazzisti Jay Clayton e Bob Stoloff del ” Vocal Summit ” di Bobby Mc Ferrin ed al ” Roy Art Teatre ” in Francia, forma gli Aquarius, proponendo con arrangiamenti personali i classici della West Coast Americana, affrontando il difficile compito di usare la sola chitarra per sostenere il canto e realizzando arrangiamenti per mandolino elettrico e slide guitar. Altra collaborazione importante sempre nell ‘ambito della formazione degli Aquarius è quella con Luigi Podda ( Sax e voce ) primo premio al Concours International Adolphe Sax ( 1990, Saint-Nome-La-Bretèche,Paris ) e Sax nei tour di Marcella Bella, vincitore di Concorso Nazionale, docente di saxofono sotto l’egida del Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca per l’Alta Formazione Artistica Musicale. Ha insegnato nei Conservatori: “A. Pedrollo” di Vicenza, “N. Piccinni” di Bari, “J. Tomadini” di Udine, attualmente è titolare al “C. Pollini” di Padova.. All ‘inizio degli anni 90 inizia l’ attività di insegnante specializzandosi nella teoria dell ‘improvvisazione e nella pratica strumentale insegnando in varie scuole di musica.
Città: Venezia
Genere: Blues, Jazz, Rock.
Sono interessato a: Chitarra acustica, Chitarra elettrica.
Sito Internet: http://sandroago.afmusic.it/
Artisti preferiti Album preferiti
+ Vedi altri
+ Vedi altri
     
Attività Risposte ricevute Commenti effettuati Post Articoli Preferiti

Articoli pubblicati

Atmosfere d’oriente e il bottleneck
di sandroyoda | 05 maggio 2011 ore 08:00
La musica orientale e le sue sonorità così particolari e affascinanti traggono le loro origini da tradizioni e culture diverse che ci offrono una grande varietà di strumenti e stili, non ho intenzione tuttavia in questo articolo di approfondire un tema così complesso e articolato. Esistono alcuni elementi caratteristici che accomunano e identificano i "colori sonori" di queste musiche dell’oriente così vicine a noi mediterranei, che all’ascolto riusciamo a recepire e apprezzare proprio per la loro diversità così affascinante.
Ritmiche nel blues in Open Tuning
di sandroyoda | 27 aprile 2011 ore 13:30
Non credo di sbagliare se affermo che la "grande madre" del giro di accordi blues, almeno da un punto di vista chitarristico, è l’accordatura aperta. I primi esecutori del blues rurale originario del Delta del Mississippi (gli ex schiavi delle piantagioni di cotone) suonavano con vecchi strumenti rimediati con mezzi di fortuna, i vecchi bluesman delle origini credo accordassero il loro strumento a orecchio non avendo riferimenti e maestri che li indottrinassero verso l’accordatura standard, quindi gli accordi già pronti a corde vuote rendevano più semplici le esecuzioni e più gradevole il suono di base dello strumento.
Lo slide in standard tuning e le scale orizzontali
di sandroyoda | 13 aprile 2011 ore 08:00
Il mio primo sogno musicale era di fare il cantante, tutti gli amici mi incoraggiarono senza mezzi termini: “Suona la chitarra ma non cantare mai più!”. Così, per fortuna, ho imbracciato la chitarra, ma la voglia di cantare è sempre rimasta e ho cercato di trasferirla sulla chitarra con lo slide, che è la tecnica più simile al canto.
Primi approcci per improvvisare con lo slide
di sandroyoda | 18 marzo 2011 ore 16:00
Suonare con il bottleneck cambia il nostro approccio allo strumento, abbandonando la sicurezza dei tasti ci avventuriamo verso la nota pensata e cercata che dipenderà soprattutto dal nostro orecchio musicale e dal nostro sentire.
Gli accordi dietro il bottleneck
di sandroyoda | 27 gennaio 2011 ore 13:30
Questa tecnica, se ben utilizzata ed eseguita con uno strumento ben regolato, consente sonorità e varianti sugli accordi eseguiti con il bottleneck interessanti e di facile intuizione. Il bottleneck appoggiato sulle sei corde esegue la triade maggiore dell’accordo lasciando tra la corda e i tasti sottostanti lo spazio sufficiente per alterare le note che la compongono.
2 di 2   «« Precedente  Successivo »»
Cerca Utente
Seguici anche su:
People
La tecnica del chord melody non ha segreti con Fabio Mariani
La BOSS ME-90B è la pedalboard per basso per chi non ama i multieffet...
Perché la ASAT non è un semplice clone Telecaster
La Starcaster incontra il punk rock con Tom DeLonge
Dalla musica al lavoro: l’analisi all’Open Day milanese del Saint ...
A lezione privata di Helix con Cervetto e Gianlorenzi: è gratis!
Il Restauro della Fender Stratocaster del... 1953! [IT-EN]
SHG Music Show cambia pelle per il 2024
Lantec: la bacchetta italiana con Aramini
1073SPX-D: il rack Neve diventa una scheda audio
Serve davvero cambiare qualcosa?
70 watt non ti bastano? Arriva a 100 watt!
PRS mostra in video le S2 del 2024 con pickup Core americani
Il Wannabee reinventa Klon e Bluesbreaker in salsa Beetronics
Chitarre appartenute ai grandi? Noel Gallagher ci sputa sopra, lettera...








Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964