Slowbend scrive: Volevo la strato. La mia strato. Dopo vent'anni di tele e un po' di les paul, avevo deciso che era giunto il momento di allargare la famiglia. Mi ero guardato in giro per un po', ma la mia strato non si trovava. La volevo con la paletta piccola e il logo 'spaghetti', i 3 single coil ed il ponte tradizionale a sei viti, perché è così che sono nate le strato. La volevo sunburst, perché mi piace vedere il legno. La volevo Fender, perché la strato è fenderstratocaster, perché non mi posso permettere una Suhr, e perché ho la bacata convinzione che il giorno della mia rovina finanziaria ' ipotesi non così remota ' sarebbe eventualmente più facile e redditizio vendere una Fender che, diciamo, una G&L.
Slowbend scrive "La chitarra elettrica in appartamento: annoso problema altrimenti sintetizzabile in "come evitare di farsi ammazzare dai vicini e vivere felici (chitarristicamente parlando)?". Suono rock e blues da quasi vent'anni, oggi esclusivamente per diletto, e recentemente, al riacutizzarsi del mio 'mal delle sei corde', mi sono ributtato alla ricerca di una soluzione soddisfacente per suonare in casa con qualche amico o su basi MIDI al PC, magari la sera, quando capita registrando qualcosina su un vecchio quattro piste o sul PC. Va da sé che uno stack da 100 watt e due megacasse (che pure sogno la notte e che, con qualche sforzo, potrei oggi magari permettermi) non è quello che fa al caso mio: dopo tre minuti avrei alla porta vigili, carabinieri, guardie cinofile,... e peraltro con qualche ragione. "
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