| SCOTT HENDERSON TRIO con Travis Carlton e Alan Hertz |
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| di Bedlo | 04 marzo 2015 ore 17:22:25. |
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Lunedì 13 aprile
grande concerto
all'Herberia:Scott
Henderson trio con
Travis Carlton al
Basso e Alan Hertz
alla Batteria.
Henderson è
riconosciuto come
uno dei più
importanti ed
innovativi
chitarristi del
mondo grazie ad una
tecnica ed una
fantasia
straordinarie che
g... |
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| StratoMania |
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| di Bedlo | 16 dicembre 2005 ore 16:41 |
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Bedlo scrive: Ieri io e l'amico Paolo (coprofilo su Accordo) abbiamo deciso di regalarci una serata di prove e misurazioni, l'abbiamo fatto in maniera non troppo scientifica ma sicuramente molto divertente.
Premetto che per me, gibsoniano da sempre fare una cosa del genere significa vedere la fenderite degenerare in forma cronica. Ultimamente la Stratocaster è la mia chitarra, l'ho sempre disprezzata ma adesso non ne posso fare a meno, questo test è la definitiva dichiarazione d'amore per la creatura di Leo.
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| Mike Stern a Reggio Emilia l'1 novembre |
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| di Bedlo | 21 ottobre 2005 ore 08:48 |
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Bedlo scrive: Come al solito, venendo a conoscenza di una bella iniziativa live la condivido con voi accordiani:MARTEDÌ 01 NOVEMBRE - MIKE STERN - Live@Klakson in Via Piave 1/b Montecavolo di Quattro Castella (RE) |
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| Furto strumentazione dei Disco Drive |
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| di Bedlo | 07 settembre 2005 ore 08:31 |
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Bedlo scrive: Con dispiacere apprendo la notizia e la condivido con voi, occhi aperti ragazzi e massima solidarietà ai Disco Drive:Il primo settembre il furgone dei DISCO DRIVE è stato scassinato, e tutto il suo contenuto rubato: una batteria, un'altra mezza batteria, due bassi, una testata da basso, due casse da basso, due chitarre, un amplificatore da chitarra, due coni di un altro amplificatore da chitarra, una borsa di percussioni, due valigette di cavi e pedali, una sessantina di magliette, una cinquantina di cd. Persino un sacco a pelo. Ci resta giusto il tappeto per la batteria. E i vinili, che a quanto pare non fanno più gola nemmeno ai ladri.
Inutile dilungarsi. Chi di voi suona conosce la mole di passione, sacrifici, tempo e denaro che questo comporta. E avrà già capito. Chi di voi non suona, può provare ad immedesimarsi. Improvvisamente i nostri progetti (concerti, tour europeo, nuovo disco) sembrano più impegnativi, minati dallo sconforto e dalle difficoltà pratiche ed economiche che ci attendono nei prossimi mesi.
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| Il perchè di un restauro (1° puntata) |
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| di Bedlo | 07 settembre 2005 ore 08:22 |
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Bedlo scrive:Sempre più spesso quando decido di scrivere qualcosa da condividere con voi mi rendo conto di concentrare i miei interessi su vecchi strumenti che hanno avuto un passato "sfortunato" e che a mio avviso meritano di essere riportati se non agli antichi splendori almeno alla decenza.
Lo strumento in questione stavolta è una Fender Stratocaster del 1969.
La suddetta chitarra mi è capitata tra le mani a Londra, era veramente messa male. Il ponte non era originale, due dei tre pickup erano saltati ma soprattutto il corpo presentava uno scasso assurdo sotto al battipenna.
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| Chitarre immacolate o chitarre massacrate |
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| di Bedlo | 24 giugno 2005 ore 11:22 |
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Bedlo scrive:Sempre più spesso leggendo queste pagine virtuali mi imbatto in discussioni sulla "manutenzione" delle nostre benamate, il mondo si divide in due grandi schieramenti (con relativi sottogruppi), i relicisti e i feticisti.
La prima categoria non perde l'occasione di sbattere (spesso apposta) la chitarra per accelerare il processo di naturale usura e renderla vissuta, in questa categoria trovano posto anche gli acquirenti delle costose Relic precotte (della Fender ma anche della Gibson) e quelli che se ne sbattono del Relic ma la loro chitarra lo è perchè devono per forza fare del circo sul palco e prenderla a calci come i propri eroi (che sicuramente a differenza di noi poveri mortali le chitarre non le pagano). |
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| Chitarre da export |
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| di Bedlo | 06 marzo 2005 ore 00:59 |
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Bedlo scrive "In diverse occasioni ho acquistato strumenti elettrici vintage (specie Fender ma soprattutto Gibson) negli States è ho sempre avuto la sensazione che la qualità generale dello strumento (soprattutto dei legni) fosse nettamente superiore rispetto agli equivalenti importati in Italia.
Già da tempo mi frulla per la testa un dubbio, che gli strumenti destinati all'export siano una seconda se non terza scelta mentre quelli di prima rimangono nel mercato interno?
Sulla carta la cosa ha il suo senso, in USA la quantità di negozi e l'offerta è vastissima (specie in certi stati come Texas, Tennessee ecc.), perciò gli strumenti devono essere veramente validi per accontentare il palato fine dei musicisti locali.
Visto che spesso si è parlato di chitarre paragonandole a prosciutti resto in tema: io penso che il miglior crudo di Parma si mangi prima di tutto a Parma e zone limitrofe, non credo che il crudo migliore venga esportato negli States.
Credo che la stessa legge regoli il mercato degli strumenti.
Cosa ne pensate? la reputate una cosa possibile?" |
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| Grandi chitarre jazz a Reggio Emilia |
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| di Bedlo | 10 febbraio 2005 ore 17:17 |
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Bedlo scrive "Apprendo e volentieri condivido con voi questa piacevole notizia! Montecavolo. Tre mesi di jazz al Klakson.
Mayer, Holdsworth, Henderson e Bullock tra i nomi di grande prestigio" |
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| eBay, baia di pirati e truffatori? |
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| di Bedlo | 09 febbraio 2005 ore 08:48 |
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Bedlo scrive "Cari amici accordiani, spero con questa mia testimonianza di poter metter in guardia quanti di voi non sono ancora del tutto avvezzi al mondo di eBay. Recentemente ho partecipato all'asta per vincere una Fender Stratocaster Sunburst del 1969 proveniente dall'Inghilterra, il venditore aveva una ventina di feedback positivi e mi sembrava una persona fidata.
Ho perso platealmente l'asta, io ho puntato 1700 GBP e l'asta si è conclusa a circa 2650 GBP.
Fin qui nulla di strano, la cosa strana è che nei giorni immediatamente successivi hanno cominciato a fioccare mail che mi offrivano quella chitarra come "second chance offer" che per chi non lo sapesse è il sistema che eBay offre al venditore per proporre l'oggetto al secondo miglior offerente (che per altro non ero io)." |
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| La vecchia signora torna a sorridere! |
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| di Bedlo | 17 gennaio 2005 ore 14:27 |
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Bedlo scrive "Nella mia personale GAS ho maturato una particolare predilezione per il recupero delle chitarre disastrate e maltrattate, la storia che vado a raccontare è la seconda esperienza di questo tipo ma probabilmente la più interessante delle due. Tempo fa verificando eBay ho notato un'asta per una Gibson 335 del 1968 (orange tag), la suddetta asta era stranamente deserta e ignorata, una volta aperta la pagina ho capito il motivo, la chitarra era veramente massacrata, ecco i problemi che presentava in ordine sparso:" |
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| Stratapezzi o Castom Sciop? |
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| di Bedlo | 14 dicembre 2004 ore 22:48 |
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Bedlo scrive " Preso dalla febbre Stratocaster, io Gibsoniano convinto da 15 anni ho cominciato la ricerca della mia "first wife", la mia Strato perfetta.
Nel momento di iniziare la caccia per me Fender Stratocaster significava avere almeno 12 strade percorribili: (i commenti ai diversi punti sono pareri assolutamente soggettivi, legati al mio gusto ma soprattutto al mio budget, spero di non offendere nessuno)..." |
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| Quanto conta la strumentazione giusta? |
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| di Bedlo | 29 novembre 2004 ore 17:39 |
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Bedlo scrive "Ieri sera come al solito durante una suonata mi sono soffermato a riflettere su una questione che ultimamente mi fa pensare.
Maneggio la chitarra elettrica da quando avevo 15 anni e come tutti o quasi ho fatto la mia gavetta (a livello di strumenti) partendo da una spesa minima, £.600.000 per una Westone Spectrum abbinata a un FBT da 25W.
A 17 ho venduto tutto e ho acquistato un Marshall 50W e una Gibson SG che per tanti anni è stata la mia unica chitarra, tutto questo fino a 23 anni, a questa età ho smesso di suonare e per 7 anni non ho più toccato le corde." |
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