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Epoch Boost: il cuore dell’Echoplex in scatola
Epoch Boost: il cuore dell’Echoplex in scatola
di [user #116] - pubblicato il

Catalinbread infila il preamplificatore di un Echoplex vintage all’interno di uno stompbox dal taglio moderno e versatile. Ecco l’Epoch Boost.
L’Echoplex, uno dei più famosi echo a nastro per chitarra, non è passato alla storia solo per i suoi caratteristici ritardi. Un dettaglio particolarmente apprezzato dai musicisti è il suo preamplificatore interno, sempre attivo sul segnale dello strumento e capace di colorare e rinvigorire il suono come pochi altri circuiti sul mercato.

Catalinbread ha studiato in più occasioni le sfumature dell’Echoplex, replicando il suo delay con lo stompbox Belle Epoch e dedicando al famoso preamplificatore anche una replica accurata.
Ora il circuito diventa più compatto, si arricchisce di un booster opzionale e riceve un progetto ancora più fedele alla controparte vintage con l’Epoch Boost.

Epoch Boost: il cuore dell’Echoplex in scatola

Il preamp/booster Catalinbread replica fedelmente il preamplificatore del Maestro Echoplex EP3, dalla presenza di condensatori Orange Drop NOS fino alla struttura dello stadio finale in uscita per la sua particolare risposta in frequenza.

Pensato come un pedale “always on”, da tenere sempre attivo per donare profondità e spessore a qualsiasi strumento, l’Epoch Boost ruota intorno a un’interfaccia semplice e immediata.
La manopola Preamp lavora esattamente come i livelli dell’Echoplex, mentre il potenziometro Boost permette di attingere da una riserva di 20dB extra per bucare qualsiasi mix o portare qualunque amplificatore ben oltre la soglia della saturazione.



L’alimentazione del pedale è quella classica a 9 volt, ma all’interno il voltaggio arriva a 22 volt, come nel preamplificatore dell’EP3 d’epoca al fine di generare dinamica, definizione e headroom da vendere.
È inoltre prevista la possibilità di attivare un buffer ad alta impedenza per i musicisti che intendono utilizzare lo stompbox come unico effetto in catena e conservare le caratteristiche tipiche del suono “chitarra-cavo-ampli”.

Sul sito Catalinbread, l’Epoch Boost può essere visto a questo indirizzo con foto ravvicinate e spiegazioni approfondite dietro l’ambizioso progetto.
catalinbread effetti e processori effetti singoli per chitarra epoch boost
Link utili
Belle Epoch Deluxe su Accordo
Epoch Boost sul sito Catalinbread
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di oscar1965 [user #19484]
commento del 21/09/2020 ore 21:57:59
Tony Krank, dopo aver lasciato Krank Amplifications, aveva fondato Orbit Electronix e successivamente Stiff Amplifications: oltre agli ampli faceva qualche pedale, tra cui, ho ricontrollato, aveva il Psychoplex, un delay BBD con una 12AX7 , e Repeat Offender che al posto delle valvola aveva un JFET, entrambi che come circuito di pre avevano il mitico preamp dell’Echoplex.
Il sito esiste ancora, e c’e’ ancora un delay simile (BBD e valvola): Krank-o-plex “for only 299.99 USD”
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di Ernestor [user #46937]
commento del 21/09/2020 ore 22:50:25
A me piace molto questo pedale, ha un suo scopo però se uno ha il pallino del suono trasparente qui siamo all'antitesi dell'idea. Io ho preso la versione dunlop (EP 101) che è meno spinto, arriva al max a +9dB ma il senso è quello e con la pasta sonora siamo lì, il catalin poi è ancora più tirato come boost, la qualità del costruttore è indubbia. Comunque io lo lascio sempre acceso con il gain più o meno a metà, quindi ancora pulito e mi piace tantissimo, però fa tanta differenza scegliere la posizione in pedaliera quindi consigliatissimo a chi pensa di prenderlo di fare un po' di esperimenti.
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di redcapacci [user #33920]
commento del 24/09/2020 ore 15:11:41
secondo te dove è meglio posizionarlo ? pensando ad un pedale preamp lo inserirei a fine catena, prima dell'ampli
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di Ernestor [user #46937]
commento del 24/09/2020 ore 16:25:08
Ciao Red, visto che l'ultimo pedale mette la sua impronta più forte sul suono è una buona idea, però dipende anche da come è composta la catena. Per esempio io ho fatto una serie di prove a partire dall'amplificatore tarato al limite del pulito e l'ep sempre acceso. Prima avevo un ampli laney nel s/r mettevo solo riverbero e delay, in front tutto il resto. Sono partito col tenere l'ep all'ultimo posto della catena dopo le modulazioni (solo un phaser) che venivano dopo le distorsioni, ep impostato a metà circa in modo da lasciarmi il suono di base clean. Però questa configurazione dava al suono pulito un eccesso di ruvidità, e le distorsioni suonavano gonfie ma impastate sui bassi. Il problema è che dipende anche da quali combinazioni di pedali attivi, in certi casi va tutto bene, altre conbinazioni suonano male, per esempio col compressore acceso il suono diventava quasi sempre più brutto, quindi devi provare prima la configurazione col tuo suono base, poi verificare se va d'accordo con le combinazioni di pedali che usi e stabilire se fare dei compromessi. Dopo un po' di prove l'ho messo nella sua posizione più naturale che ė prima dell'echoplex (ho anche l'ep103) cioè nel s/r e lì ho avuto il risultato migliore finché ho avuto il laney: suono pulito, grosso ma definito, non più impastato. Poi ho venduto il laney e ho preso un brunetti metropolitan che è un ampli due canali meraviglioso ma non ha il s/r quindi ho dovuto ricominciare da capo mettendo tutti i pedali in front all'ampli. Tenendo il pulito al limite del crunch e il canale crunch al limite del pulito al momento ho trovato la posizione che mi da il suono migliore tra tutti quelli fin qui provati, con il 101 messo alla fine delle distorsioni e immediatamente prima dell'echoplex (a seguire tremolo e il riverbero). Insomma devi fare un po' di esperimenti perché può fare parecchia differenza. Tra l'altro io ho notato che il 101 con i single coil da il meglio di se quando lavora tra il 60 e il 75% quindi molto dipende da come lo regoli per i tuoi gusti, più lo tieni alto più scurisce e ingrossa il suono ma l'equilibrio lo fai anche in base a cosa attacchi al jack, un humbucking fa suonare tutto più scuro quindi l'ep ti suona meglio più vicino al 50%. È una marcia di avvicinamento a piccoli passi.
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