di redazione [user #116] - pubblicato il 18 settembre 2020 ore 07:30
Quattro ottave di estensione, nuovo cervello polifonico, possibilità di gestire manualmente i range e modalità vintage opzionale sono le armi del Boss OC-5.
L’octaver Boss è stato per lungo tempo un riferimento per il mercato degli effetti a pedale. Raddoppi dal timbro caldo e organico sono diventati negli anni più accurati e flessibili, raggiungendo oggi una nuova vetta con l’arrivo del Boss OC-5.
Lo stompbox riprende esattamente dal punto in cui erano arrivati i suoi predecessori, espandendone le potenzialità espressive ma senza lasciare da parte il carattere delineato dai modelli storici.
L’interfaccia dell’OC-5 è quella classica degli stompbox Boss, con una fila di manopole dall’approccio immediato. La prima sulla sinistra gestisce il volume del segnale diretto, seguono una manopola per l’ottava inferiore e una per due ottave più in basso.
Rispetto ai modelli precedenti, l’OC-5 ottiene un controllo extra per un’ottava superiore, utilizzabile in combinazione con gli effetti di raddoppio alle ottave inferiori o in maniera indipendente.
In totale, l’octaver Boss raggiunge così quattro ottave di estensione per suoni massicci e variegati.
Grazie alla funzione Range inserita nel potenziometro relativo alla seconda ottava inferiore, è inoltre possibile decidere l’estensione in cui l’effetto si applica, permettendo così di impostare il raddoppio in maniera creativa e più espressiva, in funzione delle parti che si intende andare a suonare, fino a limitare la trasposizione alla sola nota più bassa di un accordo lasciando intatte le altre.
Appena più in basso rispetto ai potenziometri compare uno switch per le modalità. Boss ha potenziato il riconoscimento delle note in polifonia, così la modalità Poly permette di trasporre interi accordi senza rischiare i glitch tipici dei circuiti d’epoca, con note accurate e naturali virtualmente prive di ritardi.
È comunque presente una caratteristica modalità Vintage per l’inconfondibile suono monofonico dell’OC-2.
Sul lato, accanto alla classica uscita jack per i rig convenzionali, l’OC-5 riporta un Direct Out per cablare setup più complessi, in cui si vuole differenziare i segnali puliti ed effettati.
Nel video che segue è possibile avere un assaggio dell’OC-5 in un mix di strumenti.
L’effetto risulta ottimale sulla chitarra per simulare raddoppi al basso dei propri accompagnamenti, inspessire le ritmiche o ricreare il carattere di una chitarra a dodici corde grazie all’ottava superiore.
Anche sul basso, lo stompbox promette un riconoscimento del pitch rapido ed efficiente, permettendo di creare texture sonore stimolanti e fornendo al bassista un’arma in più per lanciarsi con maggior presenza negli assolo o nelle strutture più sperimentali.
Sul sito ufficiale, è possibile visionare più da vicino l’OC-5 e ascoltarlo con la demo interattiva di Boss TonePedia.