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Musica Supposta: Firenze Lugano No Stop
Musica Supposta: Firenze Lugano No Stop
di [user #51340] - pubblicato il

Nella puntata di oggi di Musica Supposta parliamo di un grande chitarrista nonché cantautore italiano, spesso sottovalutato ma tra i nostri preferiti: Ivan Graziani, inventore assoluto del concetto di MILF
Ivan Graziani è un artista pazzesco, chitarrista sopraffino e compositore pazzesco. L'ho conosciuto però con una raccolta postuma, in realtà l'ho proprio conosciuto postumo dato che purtroppo ci ha lasciato nel '97, anno in cui avevo interessi ben diversi, tipo i Power Rangers e le Micro Machines. 

Graziani per sound, tecnica e strumentazione non ha nulla da invidiare a chitarristi ben più famosi ma, per sua sfortuna, è nato dalla parte sbagliata dell'atlantico e, probabilmente, non ha goduto del successo che avrebbe meritato. 

Io ho adorato fin da subito questa raccolta arrivata a casa quasi per sbaglio. La band suona da paura e le canzoni sfilano una dietro l'altra con un'energia pazzesca.

Se anche voi pensate che Ivan Graziani sia il grande dimenticato della discofrafia italiana mettete un cuore nei commenti!

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di BBSlow [user #41324]
commento del 03/11/2020 ore 09:35:4
Non so come si fa il QQQuore con la tastiera, ma considerati cuorato. Cioè, Ivan Graziani, non tu. Cioécioé, anche tu, ma più Ivan Graziani. Vabbe', ci siamo capiti.
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di gl68nav [user #9185]
commento del 03/11/2020 ore 09:47:07
Il cuore non so da che parte lo si possa inserire. Ma facciamo finta che io l'abbia inserito.

Ero ragazzo quando uscì Firenze (canzone triste) e mi piacque moltissimo, anche se confesso che tra i miei molti dischi non ho nulla di Graziani: è una mia grave carenza e penso che dovrò presto rimediare.

Infine vorrei sottolineare che - oltre ad essere un ottimo chitarrista - era anche un cantante notevole, dallo stile molto personale e riconoscibile.

Grazie per averlo ricordato.
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di TidalRace [user #16055]
commento del 03/11/2020 ore 09:55:12
Non si trattava di tecnica pura ma di emozioni che sapeva trasmettere, d'atmosfere che sapeva creare con i suoi testi, molte volte mi sono immaginato le situazioni descritte nelle sue canzoni. L'ho visto live all'epoca due o tre volte, dava messaggi positivi contro la droga ad esempio, sperando che oltre al 95% di divertimento della sua musica arrivasse quel 5% di concetti che intendeva trasmettere. L'ho visto alla fiera di strumenti musicali, all'epoca a Pesaro, che trattava con un rivenditore di semiacustiche, ma lui li era di casa abitando nelle a Novafeltria.
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di Arch [user #51394]
commento del 03/11/2020 ore 09:59:01
Ero anche io un ragazzo giovane e sbarbato quando uscì quella raccolta e mio zio la acquistò subito facendomela ascoltare. Grandissimo artista!
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di TidalRace [user #16055]
commento del 03/11/2020 ore 10:27:46
Per aggiungere il CUORE bisogna cliccare sulla lista della Home Page.
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di MM [user #34535]
commento del 03/11/2020 ore 10:39:14
Un mio punto di riferimento assoluto italiano, lui, Bennato e pochi altri.
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di dale [user #2255]
commento del 03/11/2020 ore 14:34:43
Un mito della musica italiana.
Ha scritto testi bellissimi, profondi.
Indimenticabile.
Ps
I figli sono dei musicisti mostruosi.
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di rabbitjoke [user #49842]
commento del 03/11/2020 ore 15:08:30
Assolutamente un grande dimenticato della discografia. Ad onor del vero, anche quando era vivo faticava non poco. Monnalisa, un monumento !!!! ❤️❤️❤️❤️❤️
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di prada [user #19807]
commento del 03/11/2020 ore 16:46:03
Concordo con tutti voi: un grandissimo musicista/cantante/compositore/chitarrista/poeta.
Ho avuto al fortuna di vederlo dal vivo all'epoca del disco Agnese, un concerto fuori di testa per un ragazzino di provincia come me, emozioni allo stato puro, grande presenza scenica e una tecnica chitarristica che dai dischi non sempre si percepiva appieno, almeno con i sistemi di riproduzione di allora.
Sempre adorato fino alla fine, con Bennato e Fortis uno dei pochissimi artisti italiani che posso dire di avere amato integralmente. Grazie per avercelo ricordato.
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di McTac [user #47030]
commento del 03/11/2020 ore 16:50:21
Bravo. Un grande artista della musica italiana, poco compreso.
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di Roby Dax [user #54383]
commento del 03/11/2020 ore 19:21:53
"Ivan Graziani è un artista pazzesco, chitarrista sopraffino e compositore pazzesco." Concordo su tutta la linea. Ho qualche anno in più ed ho avuto la fortuna di vederlo live. Assurdo quanto si muoveva sul palco suonando comunque benissimo. Davvero un grandissimo artista e chitarrista. Grazie infinite Ivan per la musica che ci hai dato.
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di maxonions [user #3296]
commento del 03/11/2020 ore 20:58:51
Grande produzione musicale condivido che sia nato nel posto sbagliato come peraltro tanti altri nostri connazionali che per trovare meritata gloria hanno dovuto e devono lasciare la terra natia
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di BizBaz [user #48536]
commento del 04/11/2020 ore 08:27:46
Concordo, Ivan Graziano è stato un grande. La sua musica non era per tutti, era difficile per i suoi tempi collocarlo in un genere musicale italiano definito e anche per questo era quasi gnorato dalle radio e TV. Forse è per questo motivo che ha raccolto meno di quanto meritasse.
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di FBASS [user #22255]
commento del 04/11/2020 ore 08:31:12
Quell'album ce l'ho fin da quando uscì in commercio, di lui poi ho parlato molto sia su questo portale che su facebook, specialmente nella ricorrenza dalla sua data della morte avvenuta per colpa di un tumore del colon il 1 gen 1997 a Novafeltria, Italia, nella sua casa dove aveva chiesto di tornare dall'ospedale per le festività natalizie. Lui che era nato a Teramo il 6 ottobre del 1945 (e non sul traghetto Olbia-Civitavecchia, per cui in molti ipotizzavano che il suo nome"Ivan" derivava da "navi" al contrario) ... Lui che mi convinse, presentandosi ai miei occhi (a fine 1981) ritratto con al collo una Epiphone in un manifesto affisso in una libreria di Port'Alba a Napoli, di non avere tentennamenti nell'acquistare una chitarra Epiphone EA 250 propostami da un negoziante di Via San Sebastiano a Napoli, ecc... "Taglia la Testa al Gallo se ti becca nella schiena ... ma quel suo gallo era troppo feroce, si chiamava "Carcinoma del Colon-Retto", R.I.P. Ivan : vai al link FBASS.
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di teppaz [user #39756]
commento del 04/11/2020 ore 12:30:47
Da ragazzino ero stato "illuminato" dall'assolo di Fuoco sulla collina, sentire un italiano con quelle sonorità mi aveva sconvolto.
Ho ancora la cassetta con Pigro e Agnese dolce Agnese registrata a inizio anni '80, e ovviamente ora ho i CD, sono due grandi album.
da sempre uno dei miei musicisti preferiti in Italia, ancora ascolto spesso le sue cose.
Tra l'altro era fantastico con l'acustica, ci sono delle cose nei dischi dal vivo davvero notevoli.
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di maxonions [user #3296]
commento del 04/11/2020 ore 14:30:24
Signore è stata una svista.....abbi un occhio di riguardo per il tuo chitarrista..........ciao a tutti
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di pingone [user #43835]
commento del 05/11/2020 ore 11:15:
chitarrista davvero magnifico, forse più bravo con la chitarra che come cantante.
anche se alcuni testi sono davvero taglienti ed ancora attuali (pigro, maledette malelingue)

c'è un suo gran solo nella canzone "il sogno rosso" che venne distribuita su musicassetta in omaggio con autosprint
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di zabu [user #2321]
commento del 06/11/2020 ore 15:50:58
Quando ho iniziato ad ascoltare musica da ragazzino, sono stato immediatamente preso dalla musica inglese e americana. La musica italiana l'ho frequentata poco, ad eccezione dei grandi classici come Battisti, Guccini, De André, Conte. Da casuali ascolti in radio e in televisione avevo però una simpatia per questo artista italiano, senza conoscerlo molto bene. Poco dopo la sua scomparsa a fine anni '90 mi decisi a prendere una raccolta in CD e andai a dare un'occhiata da Disfunsioni musicali a Roma. Alla fine invece trovai in offerta un cofanetto con tutti gli album fino agli anni '80. Fu un acquisto fortunatissimo. Tra fine anni '70 e primi anni '80 Ivan Graziani ha sforato degli album bellissimi, tanto musicalmente, quanto sotto l'aspetto dei testi. Anche secondo me rimane a tutt'oggi un artista sottovalutato in Italia. Per altro ritengo che sia uno dei pochi che ha saputo coniugare in Italia uno stile musicale genuinamente Rock e testi cantati in Italiano.
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