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CHITARRA DIDATTICA ONSTAGE RITMI NEWS SHOP

Ma come suonate le cover?
Mi capita spesso ...

di Desmo8 [user #38806] - pubblicato il 07 novembre 2020 ore 23:19
Ma come suonate le cover?
Mi capita spesso di pensare come bisognerebbe suonare una cover..... non parlo della tecnica ma del suono.. del tono.
Voi cercare di ricostruire quello originale del disco? Quello che il gruppo che state replicando faceva dal vivo? Oppure come capita a me suonate quella canzone con il vostro tono, magari garantendo almeno gli effetti di base, ma con il vostro gusto o meglio il vostro sound?

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di JMP-Jack [user #50869]
commento del 08/11/2020 ore 00:00:4
A volte cerco di riprodurre il suono identico, ma lo faccio più per divertimento e a scopo "didattico".
Generalmente, quando faccio le cover, uso il mio suono e il mio tocco e, a meno che non si tratti di passaggi complicati, non guardo nemmeno le tablature. Faccio tutto a orecchio, se viene uguale bene, altrimenti chissenefrega.
Rispondi
di Desmo8 [user #38806]
commento del 08/11/2020 ore 07:50:11
Concordo, alla fine mi ritrovo a suonare cover a modo
mio e a suono mio..... ritengo sia naturale ricercare il suono originale che per quanto non potrà mai essere raggiunto, per i molteplici fattori che portano a sentire il suono che sentiamo. Personalmente i miei riferimenti sono i live, che nella vecchia scuola erano diversi dalla versione disco.... spesso oggi il suono in live è uguale a quello del disco .... o così vuole il pubblico. Questa consapevolezza nel suonare con una proprio suono , mi ha portato nel tempo a passare da analogico, a digitale, per poi tornare nuovamente ad analogico, perché alla
fine sono sempre quei tre o quattro 😂
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 08/11/2020 ore 02:04:19
Io ho il mio suono di base, poi di lì mi adatto un po' al tipo di cover.
Negli ultimi anni ho suonato molto Grateful Dead, per cui al mio suono ho aggiunto un Mu-Tron Envelop Filter, giusto per dare un'idea del suono di Garcia.
Ma credo che in un contesto di band é l'insieme che conta...anche se i suoni non sono identici ma la band ha il giusto approccio, l'insieme funziona ugualmente.
Rispondi
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 08/11/2020 ore 07:23:15
Sono d'accordo: il suono e' una scelta personale, l'importante e' sentire se il brano funziona
Rispondi
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 08/11/2020 ore 07:22:12
Da ragazzo (16 - 18 anni) avevamo una bandcon la quale oltre a qualche brano nostro stile progr - jazz rock suonavamo delle cover nelle quali cercavamo riprodurre il piu' fedelmente possibile i pezzi... roba complicata mi ricordo: Firth of fifth dei Genesis, Red dei K. Crimson, Aqualung dei J. Tull, Money dei P.Floyd, Nuclear burn dei Brand X...ci mettavamo settimane a prima di eseguirli alla perfezione ( parola grossa)....con gli anni ho cominciato a badare di piu' allo spirito con il quale suoni un brano di altri, a volte ci capitava anche di mantenere solo la melodia del brano originale e si stravolgeva l'intero complesso armonico crcando nuove soluzioni....bello, ti fa aprire la mente, negli ultimi anni dopo aver deciso il brano si decide la struttura ed ognuno pensa alla sua parte in totale liberta' poi durante le prove si cerca di capire cosa va bene e cosa va corretto.
Mi piace suonare le cover, non ho una grande capacita' compositiva e non so scrivere dei testi che non siano demenziali (in quello sono un genio!!), credo che suonare cover dandosi dei paletti ben precisi aiuti a sviluppare l'affiatamento in una band e aiuti pure a dare ad ognuno dei componenti una posizione precisa nonche' imparare a gestire i volumi, le frequenze che si vanno a coprire, i piano ed i forte.
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 08/11/2020 ore 09:53:12
Non so, io personalmente trovo che funzioni meglio una cover che snatura la canzone originale per proporne una versione del tutto diversa come arrangiamenti, etc, piuttosto che una che ricalca l’arrangiamento originale e poi propone suoni diversi.
Faccio un esempio che conosco bene: io amo molto hard rock del tempo che fu, che veniva registrato con chitarre non molto distorte. Spesso sento delle cover su YT di gruppi giovani dove la chitarra è molto più distorta dell’originale, e sinceramente di solito mi sembrano poco appropriate. Quello stesso suono distorto, se la versione fosse stata diversa anche come approccio, avrebbe funzionato meglio.
Rispondi
di Desmo8 [user #38806]
commento del 08/11/2020 ore 10:05:09
Quando penso alle cover mi viene sempre in mente quella dei Guns n’ Roses di knockin on heaven's door di Dylan, dove tutto è stato rivisto e ripensato in chiave Hard Rock anni 90..... il pezzo originale non si discute, ma la versione dei GnR è un capolavoro divenendo al tempo stesso uno dei loro cavalli di battaglia.... questo è un po’ il mio concetto di cover.....
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 08/11/2020 ore 10:18:56
Si, se una band ci mette del suo può andare bene oppure male ma l’operazione ha un suo senso. Se invece la rifai uguale ma con suoni diversi secondo me sembri solo uno pigro che non ha avuto voglia di fare i suoni...
Rispondi
di Desmo8 [user #38806]
commento del 08/11/2020 ore 10:33:24
👍🏻
Rispondi
di Toti [user #51256]
commento del 08/11/2020 ore 11:52:47
You really got me dei vers. Van Halen o I can't explain vers. Scorpions ad esempio
Rispondi
di Lucifer [user #46960]
commento del 08/11/2020 ore 10:35:26
Se penso a " All Along the Watchtower" di Hendrix perdo ogni voglia di suonare covers!
Rispondi
di Ernestor [user #46937]
commento del 08/11/2020 ore 18:41:40
👍👍👍 quando una cover ridiventa un originale. Mi è venuto d'istinto lo stesso pensiero ascoltando Hurt eseguita da Johnny Cash.
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 08/11/2020 ore 12:15:52
Due citazioni di Dylan, tra le altre- secondo me è interessante perché da un lato testimonia della qualità dei suoi brani, ma dall’altro mi fa pensare ad una cosa: che uno stile scarno come il suo, che è un misto di rock, blues, pop, folk e country con dosi variabili da canzone a canzone ma con una struttura semplice e non troppo “affollata” di parti e suoni, sia più semplice da coverizzare. Se prendi un brano ad esempio prog, che già di suo è molto “denso” con parti ben definite, diventa difficile metterci del proprio perché verrebbero meno proprio quelle parti che rendono riconoscibile il pezzo, e quindi sei più o meno costretto a rifarla uguale. Invece un pezzo scarno che ha meno fronzoli si presta di più ad un remake - concetti simile al jazz, dove gli standard sono di fatto dei temi che poi ognuno rifa’ con la propria personalità.
Rispondi
di FabioRock74 [user #44552]
commento del 08/11/2020 ore 15:26:2
Fare una cover uguale uguale , che non sarà mai identica, secondo me equivale a fare una brutta copia dell’originale. E lo trovo anche abbastanza inutile. Fare una cover mettendoci il prorpio suono, il proprio tocco, quel po’ di reinterpratezione secondo me invece equivale a rendere omaggio ad un pezzo od an artista che sia. Le band tributo (quelle brave ovviamente) sono un discorso diverso. Non si tratta di replicare brani ma di ricreare tutte le atmosefere e gli aspetti scenici di un live della band tributata. Ascoltate e basta non avrebbero molto senso..
Rispondi
di Ernestor [user #46937]
commento del 08/11/2020 ore 18:38:07
Ho due modi, uno didattico, per imparare: studio esattamente quello che c'è nel brano, parti ritmiche e soliste, cercando il sound autentico.
Dal vivo invece non mi piace fare la fotocopia di qualcun altro, cerco di essere me stesso e dunque scelgo alcune parti che inevitabilmente devono essere obbligate, e altre dove so che posso eseguire parti studiate ad hoc o improvvisate. Comunque cerco di eseguire tutto secondo il mio stile.
Ciao 👋
Rispondi
di fa [user #4259]
commento del 08/11/2020 ore 22:35:15
Dipende... parlando solo di suoni e non di parti, personalmente suono con un setup abbastanza ridotto. Valvolare e pedaliera analogica con 6/7 pedali. Di conseguenza cerco di avvicinarmi al suono con quello che ho... quanto più il pezzo è un classico e la parte di chitarra è obbligata, tanto più cerco di avvicinarmi con il suono e l’intenzione. Se invece il pezzo non ha una parte di chitarra iconica, prendo spunto dall’originale e lo modifico in base al mio gusto... magari aggiungendo dinamiche o comunque cercando di adattare il suono al contesto e alla formazione della band. Se siamo in una formazione più ridotta, la chitarra deve riempire, quindi adatto suono e parti. Viceversa se siamo in tanti, il suono magari deve essere più asciutto, con meno basse e uscire dal mix senza sovrapporsi troppo agli altri strumenti. Ciao Fab
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 09/11/2020 ore 00:00:34
A casa fai le fotocopie sonore, perché è tutto sotto controllo, soprattutto l'acustica della tua stanza ed il tempo.
Poi dal vivo no, ignori i tempi e l'acustica e ti esce, se ti esce, al limite solo la plettrata, oltre a un certo alone del pezzo originale.
Ma ciò mi sembra ovvio e scontato
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 09/11/2020 ore 13:11:0
Dopo anni passati ad inseguire, ultimamente non ho più voglia di usare ore per elaborare il suono e studiare ogni passaggio di una cover, soprattutt considerando che se non funziona dal vivo o se cambi cantante, finirà nel dimenticatoio. Peraltro se non suoni in una tribute band si tratta di un lavoro immane e che il pubblico non apprezza per lo sforzo che richiede: a volte basta "andarci vicino". Questo per la preparazione, sull'esecuzione, sono per la massima libertà: un cavallo di battaglia ch abbiamo noi sono le cover di breaking the law e paranoid in stile country (e suoniamo anche le originali).
Ciao
Rispondi
di theoneknownasdaniel [user #39186]
commento del 09/11/2020 ore 16:15:31
Da anni faccio le cover come piacciono a me, o meglio come secondo me potrebbero suonare meglio.
Come musicista ho avuto successo zero, però a livello personale mi sono sempre divertito un sacco!
Non sopporto i gruppi che fanno le cover identiche agli originali, anche se ora pagherei per poter assistere ad un concerto in un pub di qualcuno che suona dal vivo, anche fotocopia, ma è un altro discorso.
Rispondi
di bulgi81 [user #45146]
commento del 09/11/2020 ore 20:40:43
Avendo multieffetto con simulatore di ampli, tendo a ricostruire il rig dell'artista della cover. Però il suono lo finalizzo a mio gusto: cioè, se il suono della chitarra dovesse essere ad esempio molto scavato sulle medie ma a me piace con un po' più di corpo, allora me ne sbatto e le medie le tiro su. In pratica, ricostruisco ampli, cassa, effetti originali, poi equalizzazione, livello degli effetti e della distorsione, ecc... li regolo come risultano più gradevoli alle mie orecchie.
Rispondi
di alexus77 [user #3871]
commento del 11/11/2020 ore 00:32:4
Sempre con suono mio, e anche a volte con arrangiamenti o variazioni mie... fa girare gli zebedei a molti, specialmente quando suoni roba classica tipo "don't stop believin'", ma se non lo fai, che divertimento e'? ;)
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