Intervals: il nuovo singolo “String Theory” con Marco Sfogli
di redazione [user #116] - pubblicato il 16 novembre 2020 ore 12:00
Aaron Marshall ha condiviso un nuovo singolo estratto dall'album “Circadian” uscito in questi giorni.
Il pezzo si intitola “String Theory” e, ospite di lusso alla chitarra, Marco Sfogli.
Dopo "Lock & Key" e "5-HTP", String Theory" è il terzo pezzo estrapolato dal nuovo album “Circadian”. Il disco è stato coprodotto da Marshall che ha scelto di farsi affiancare dal celebre e stimato produttore Sam Guaiana (Silverstein, Obey The Brave, Like Pacific) al suo debutto su un disco strumentale. È stata anche la prima volta che la maggior parte del lavoro su un disco degli Intervals è stato fatto a Toronto e questo ha permesso a Marshall di essere più coinvolto che mai nel processo di produzione e missaggio.
Eccezionale il contributo alla chitarra di Marco Sfogli. Aaron Marshall ha commentato: ""String Theory" presenta uno dei miei chitarristi preferiti di tutti i tempi, Marco Sfogli, e mi piacerebbe che voi ragazzi ascoltaste il suo contributo su questo brano".
Attraverso il progetto rock progressive e strumentale Intervals, Aaron Marshall è considerato uno dei rappresentatnti più interessanti della scena chitarristica attuale. Il merito di Marshall è stato perseguire un linguaggio strumentale che all'interno alle nuove possobilità espressive del genere Djent, ospitasse un tradizionale fraseggio chitarristico melodico e ammiccante allo shred. Insistendo su una strada apparentemente meno battuta, è riuscito a crearsi un'identità artistica forte e, di sicuro, moderna.
Pregevole l'apporto solistico di Marco Sfogli. Il chitarrista fa capolino con un assolo dove brillano tutti gli elementi distintvi del chitarrista italiano: controllo tecnico, intonazione e timing sopraffini e un gusto melodicopeculiare. Spettacolare l'apertura in tapping che è il momento più pirotecnico e travolgente dell'assolo. Chapeu.
Peccato solo che, come spesso accade in queste collaborazioni stellari, l'apporto si limiti a un intervento solistico quando invece l'aspetto più intrigante e curiso sarebbe sentire il contributo del chitarrista coinvolto anche a livello compositivo, ritmico e di arrangiamento.