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Un design originale e premiato per il basso elettrico
Un design originale e premiato per il basso elettrico
di [user #28418] - pubblicato il

Navigando in internet mi sono imbattuto in un basso molto originale, il MEUM Ho quindi fatto qualche ricerca e ho scoperto che è il frutto dell'inventiva di una designer bresciana, Laura Mimini.
 Laura viene da Calcinato, in provincia di Brescia, la sua formazione è iniziata con l’istituto d’arte, ha poi seguito un percorso universitario in Design con laurea e master. Ha collaborato con diversi studi di progettazione e ha contribuito a progettare diversi prodotti che spaziano dagli oggetti di arredamento, prodotti per l’ufficio, collaborazioni in ambito musicale fino a diversi progetti per la produzione industriale specialmente nel campo dei piccoli elettrodomestici. Negli ultimi anni ha lavorato in Australia dove ha collaborato anche con Olympus guitars alla progettazione di una chitarra, la JL model.

Un design originale e premiato per il basso elettrico

Più di recente si è trasferita in Cina dove ha anche tenuto un ciclo di conferenze sul design rivolto alle piccole e medie imprese. Parallelamente al suo lavoro ha portato avanti la passione per il basso elettrico che ha suonato in alcune formazioni metal. MEUM è la sintesi di due passioni di Laura, la progettazione e il basso, nasce dal suo desiderio di creare uno strumento originale. Questo intento è stato premiato, tanto che nel 2020 questo basso ha vinto tre importanti riconoscimenti per il design: L’IF Design award, il Good design Award e il premio bronze di Creativepool per il product/industrial Design.
Laura non è comunque nuova ai premi, nel 2019 un altro progetto a cui ha collaborato ha vinto il prestigioso Red Dot Design Award.
Poiché anch’io sono molto appassionato del basso sia dal punto di vista musicale che dal punto di vista della progettazione oltre che degli aspetti ergonomici ho contattato Laura e le ho chiesto di parlarmi più in dettaglio del suo strumento.

Un design originale e premiato per il basso elettrico

Il progetto MEUM si caratterizza per l'utilizzo di segmenti rettilinei attraverso uno sviluppo poligonale per realizzare un disegno comunque "a otto" e double cut. È sicuramente una scelta inusuale in un ambito che ha sempre prediletto le linee curve. Non a caso questo progetto ha ricevuto tre premi internazionali sul design per la reinterpretazione senz'altro originale dello strumento basso elettrico. 
Bella analisi, precisa e molto verosimile, le linee che utilizzo come hai anticipato sono rettilinee ma "non troppo" aggiungerei. Quando si fa design di prodotto bisogna stare attenti a non irrigidire troppo il disegno, sicuramente non lo si può apprezzare da una fotografia ma tutte le linee e le superfici che ho utilizzato sono "tese" ma mai rette, questo serve a non rendere troppo rigido e poligonale lo strumento. Parlo per tutte le dimensioni anche il fronte e retro non sono perfettamente piani. Nella mia testa ero stanca delle linee morbide imposte dalle forme “tradizionali” ma sapevo anche di non poter stravolgere totalmente i canoni di bellezza e proporzione, per quello ho mantenuto la forma esterna vicina ad uno strumento standard, non volevo che questo basso si riconoscesse per tale solo dal manico, anche il corpo doveva mantenere l'affinità e la comodità classica. Quando ho capito che a livello di perimetro non potevo stravolgere la cosa, ho deciso di farlo sul suo spessore, ricavando un double layer fra la parte della spalla superiore e quella inferiore.

Quando hai ideato il progetto, hai pensato anche all'utilizzo di materiali compositi come la grafite o diversi dal legno? In generale cosa ti ha guidato nella scelta del legno?
Sono stata orientata sulla scelta del legno da subito. Da bassista facevo fatica a rinunciare al calore e alle vibrazioni del legno. Ho provato strumenti in altri materiali ma non mi hanno mai dato la stessa sensazione. L'aspetto tradizionale del legno doveva bilanciare il disegno moderno e originale. Lavorando nel campo automotive avevo preso in considerazione la fibra carbonio come materiale, ma solo per alcuni dettagli e con il solo fine di alleggerire il più possibile lo strumento non per tutto il corpo. La fibra di carbonio è molto particolare come materiale, colore e texture, di conseguenza troppo identitario. Poi però ho deciso di raggiungere l’obiettivo della leggerezza disegnando un corpo super slim e cercando di togliere materiale dove non necessario, senza rinunciare alla qualità di un legno pregiato per lo strumento. Scelgo il legno personalmente, in questo momento sono orientata al frassino per via del suono e della sua venatura che amo mettere in risalto, come risultato abbiamo ottenuto un primo prototipo dal peso totale di 2880gr, credo sia l'unico esistente così leggero considerati i materiali tradizionali e la mancanza di camere tonali.

Quando hai iniziato a progettare MEUM avevi in mente un basso a cui ti sei ispirata e che volevi "migliorare"?
Sinceramente, come ho detto anche in altre occasioni, l'idea di progettare un basso è nata in primis da una mia esigenza, ogni volta che mi recavo in un negozio di strumenti musicali o avevo intenzione di comprare un nuovo basso, non ero mai pienamente soddisfatta dell'aspetto estetico, e principalmente per questo motivo continuavo a rimandarne l'acquisto. Quindi, per rispondere alla tua domanda direi di no, l'unico riferimento che ho mantenuto è la forma dello strumento (quella che tu definisci a 8) ma non ho preso a riferimento nessun'altro strumento esistente proprio perché il mio obiettivo era creare qualcosa di diverso dagli standard classici visti e rivisti un sacco di volte.

Un design originale e premiato per il basso elettrico

Dal punto di vista dell'ergonomia c'erano degli aspetti che per te erano fondamentali?
Si, se possiamo definirlo aspetto ergonomico, come ho detto uno degli elementi decisivi doveva essere sicuramente la leggerezza, ho suonato per anni un basso in mogano che pesava un sacco. Durante i live e le prove dopo ore di utilizzo mi faceva male la clavicola al punto che mi è venuto un callo osseo sul lato sinistro dove si appoggia la tracolla. In primis ho quindi prestato particolare attenzione all'elemento comfort e leggerezza nel MEUM, alleggerendolo con smussi e il famoso doppio layer.
A tracolla funziona molto bene, a mio avviso non sembra neanche di indossarlo ed ha un buon bilanciamento. Il frassino che ho utilizzato è un legno non troppo pesante ma son certa che anche con un mogano non risulterebbe sbilanciato, anzi.
In generale il corpo seguendo la forma a 8 classica non ha avuto bisogno di particolari review ergonomiche, ho cercato di attenermi alle regole modernizzando il design
L'altro elemento è relativo alle manopole che ho disegnato a forma triangolare, nella prossima versione le troveremo anche anodizzate con colori custom, ho deciso di farle triangolari per riprendere un po’ le forme generali del progetto, ma comunque mantenendo la componente ergonomica di facile presa sui 3 lati. Bisogna provarle!
Tanto dell'ergonomia è sul manico, io personalmente amo i manici molto sottili e snelli (con il capotasto a 38 mm) che ti permettono facilmente di spostarti sulla tastiera e di essere impugnati bene verso il capotasto. Per il risultato finale ho preferito però fidarmi del mio liutaio Daniele Consolini e realizzare un manico più "standard" con il capotasto a 40mm.



Hai preso in considerazione un progetto headless?
Si, mi era stato suggerito anche da Daniele. Non ho però mai amato i bassi headless, ho sempre avuto l'impressione che fossero incompleti in un certo qual modo e ti confido che spesso ho anche pensato che li lascino cosi per non finire nella stesse forme di paletta standard considerato magari un corpo basso bizzarro o moderno, spesso gli headless non sono caratterizzati da forme del body classiche.
Disegnare la paletta è infatti una delle cose più complesse. L'ho studiata per parecchio tempo e nelle prime bozze risultava anche piuttosto sproporzionata rispetto al corpo, poi l'ho corretta. La paletta del Meum è molto speciale, unica. Non solo è una paletta "reverse", assai rara per un basso elettrico, ma è alleggerita come nel corpo da smussi e diverso colore nella parte superiore.

Quanto tempo è necessario dall'ordine per la consegna?
Anche qua mi fai una bella domanda. Essendo la produzione ancora molto artigianale, se ci venisse richiesto un solo pezzo alla volta dovremmo tenerci delle tempistiche che vanno dai 3 ai 6 mesi, per darti un range molto largo. Certo, una volta avviata la macchina e avendo magari già i pezzi fresati pronti in casa si può ottimizzare il tutto ma ad oggi, considera che il processo è ancora molto manuale. Il fresatore (mio cugino Marco) tratta il pezzo singolarmente e anche tutti i tagli di legno li acquistiamo per ogni singolo strumento. Poi vengono mandati da Daniele Consolini che rifinisce i manici, monta la tastiera e si occupa di tutti gli aspetti che precedono l’assemblaggio controllando scrupolosamente tutti i componenti in ogni singolo dettaglio. Body, manico e pick up cover, sono inviati alla verniciatura, poi tornano da Daniele che assembla lo strumento, installa l’elettronica ed esegue il settaggio e il collaudo finale. Il tutto andrebbe ottimizzato nell'ottica di una produzione semi artigianale. Ci stiamo lavorando, vediamo come va anche la domanda una volta che usciamo sul mercato con un costo e una vera offerta. Sarebbe bello avere una richiesta alta (per ammortizzare meglio i costi) ma ad oggi sarebbe già una bella soddisfazione poterne produrne anche solo qualche esemplare.

Un design originale e premiato per il basso elettrico

Sarà possibile personalizzare lo strumento con pickup standard, ad esempio tipo Music Man/P/J/Soapbar oppure con elettronica attiva?
Come avrai notato i pick up hanno una forma troppo originale per essere sostituiti con degli standard, cambiare la lavorazione del corpo per inserire dei pick up con forma diversa ne comprometterebbe il design. Non dico che sarà una cosa impossibile ovviamente, valuteremo la cosa, ma ci piacerebbe che Meum vedesse la sua forza non solo nel design ma anche nel suo suono unico.
L'elettronica attiva è già stata considerata e se Meum avrà mercato la implementeremo, per il momento sarà sempre un elettronica Consolini custom.
Da amante anche dei bassi attivi e con tante "manopole" Daniele ovviamente sta già pensando ad un elettronica attiva per il futuro, ma come dice lui: è “meno rischioso” fare un pick up con un equalizzatore integrato che presentare un pick up passivo che, se riesce bene, ha un suono puro e inequivocabile. Al momento abbiamo deciso di non snaturare il timbro dello strumento, un'elettronica attiva è certamente un accessorio in più, ma deve essere un modo per aggiustare un suono che manca. Non escludo in futuro un controllo dei toni attivo, ma deve essere sensato e disegnato per esaltare le caratteristiche dello strumento. Per usare una metafora gastronomica è meglio aver deciso bene prima il sapore che ha il nostro piatto. Se sei in cucina e fai un piatto discutibile, puoi decidere di correggerlo in qualche modo ed abbellirlo, ma se fai un piatto interessante non devi snaturarlo. Certo curando l'impiattamento si possono apportare dei miglioramenti ma non bisogna mortificare il concept iniziale".
Sempre in termini di personalizzazioni c'è davvero tanto da capire non appena potremo vedere cosa succede con le richieste: per esempio tantissima gente mi sta scrivendo per avere la versione 5 corde, anche questa cosa non la escludiamo, anche se ci sarà molto lavoro di design da fare a mio avviso.



Parlaci nel dettaglio delle scelte che hai fatto relativamente all'elettronica
Per l'elettronica mi sono affidata totalmente a Consolini, in un primo momento volevo un suono per me, quindi metal, aggressivo e allo stesso tempo "gonfio" (così lo descrivevo in modo ingenuo a Daniele). Una volta che ho cominciato a credere che questo basso non dovesse essere solo "per me" ho pensato di lasciare totalmente a Daniele il compito. Come ti dicevo, sta lavorando su qualcosa di completamente nuovo per disposizione dei magneti e avvolgimento delle bobine (dato anche dalla forma in diagonale della scatola pick up che gli ho sottoposto), "è una grande sfida, un concept nuovo frutto di molto studio, perché per noi è fondamentale dare un suono al basso che non sia clone del passato. I test ci stanno dando risultati notevoli sia in termini di timbro, sensibilità al tocco, potenza e silenziosità. Non vedo l'ora di montarli sui nuovi prototipi. Potete comunque farvi un’idea generale del suono dei pickup prototipo con le varie tecniche ascoltando le brevi prove cha abbiamo caricato nella pagina youtube di MEUM guitars.

Un design originale e premiato per il basso elettrico

Sì, anche io trovo che sia difficile descrivere il suono dei pickup e che sia meglio apprezzarlo con le proprie orecchie confrontandolo con i propri gusti personali e con le proprie aspettative in termini di suono
Bisogna sempre specificare che dal progetto alla realizzazione di qualsiasi prodotto ci possono essere imprevisti e differenze e questo discorso vale anche per i pickup. Daniele si è posto un obiettivo innovativo e ciò non è affatto facile dopo settanta anni di storia degli strumenti elettrici! Alla fine però è arrivato al risultato mettendoci tanto studio, tutta la sua esperienza e le sue competenze tecnologiche cercando di non replicare gli standard classici.

Come è nata la collaborazione Daniele Consolini per lo sviluppo del progetto MEUM?
Quando ho sviluppato i primi disegni di Meum nel 2016 e ad un primo prototipo pieno del corpo, ho iniziato a fare una ricerca dei liutai nelle mie zone: Daniele sta a 2 ore da casa mia, sulle rive del Po, avevo bisogno di qualcuno dalla mente aperta e che avesse voglia di buttarsi in qualcosa di inedito. Un altro fattore decisivo era che dovesse essere in grado di leggere i disegni CAD almeno 2D, avendo io fatto il progetto tutto in 3D. Daniele lo sapeva fare, in più era liutaio ed esperto di elettronica quindi la mia selezione è stata diretta su di lui quasi da subito. Non è sempre facile intendersi perché Daniele è occupato tantissimo con il suo laboratorio, io sono molto esigente mi rendo conto, anche la distanza non ha aiutato e molto spesso questo connubio ha portato a rallentamenti del lavoro non indifferenti, senza parlare deI Covid che quest'anno ha chiaramente complicato le cose. Tutto sommato devo però dire che il 2020 è stato l'anno di Meum, ha vinto infatti tre concorsi internazionali e ha ricevuto tanta pubblicità nonostante la situazione. Speriamo continui così!



Nota della Redazione: Accordo è un luogo che dà spazio alle idee di tutti, ma questo non implica la condivisione di ciò che viene scritto. Mettere a disposizione dei musicisti lo spazio per esprimersi può generare un confronto virtuoso di idee ed esperienza diverse, dando a tutti l'occasione per valutare meglio i temi trattati e costruirsi un'opinione autonoma.
bassi elettrici gli articoli dei lettori laura mimini meum
Link utili
Il sito dei bassi MEUM

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di WATERLINE [user #51250]
commento del 07/01/2021 ore 20:41:47
Il design in uno strumento musicale non e' tutto, la cosa piu' importante e' che suoni bene. Comunque mi piace a parte la paletta.
Rispondi
di LaLau [user #58190]
commento del 11/01/2021 ore 03:16:16
CIao Walter, sono d'accordissimo con te, per quello abbiamo tenuto conto di entrambe le cose in egual modo!Se un basso suona male, perderebbe senso anche il design.
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 07/01/2021 ore 20:52:05
Il design per me è importante tanto quanto tutto il resto. A me non piace per niente, ma se ha mercato... bene!
Rispondi
di Johnny92 [user #43424]
commento del 08/01/2021 ore 12:16:05
Condivido tutto il tuo commento.
Anche per me non basta avere legni, meccaniche ed elettronica ottimi, in quanto se lo strumento non mi piace esteticamente, nonostante l'altissima qualità di costruzione, io non lo comprerò mai.

Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 08/01/2021 ore 01:26:22
bello.. il suono sembra molto preciso, pulito... molto interessante
Rispondi
di Ernestor [user #46937]
commento del 08/01/2021 ore 08:19:27
Mi sembra un bell'oggetto, sicuramente suona anche come uno strumento di liuteria. Il design è molto tridimensionale, la foto non rende il senso delle forme ma si capisce che c'è un lavoro dietro. In foto a prima vista la paletta sembra un po' tozza, a colpo d'occhio la preferirei un po' smagrita, però l'idea è azzeccata e ho l'impressione che visto dal vivo cambi molto la percezione delle forme. L'unico elemento che mi sembra un po' vezzoso sono le manopole. In generale per certi aspetti mi ricorda alla lontana alcuni guitar synth del passato ma il fatto che sia di legno lo mette sotto una luce completamente nuova. Ben venga un lavoro di questo tipo per la nostra liuteria, Sarei curioso di vedere come si comporterebbe nell'ambito di un marchio vero e proprio uscendo dalla nicchia dello strumento in piccola serie e affiancato da una linea di chitarre. Con un buon endorser a dargli una spintarella avrebbe i suoi seguaci probabilmente, ma credo che la differenza per fare grandi numeri la potrebbe fare solo un gran suono. Staremo a vedere l'evoluzione dell'elettronica. Per la cronaca, anche io preferisco i pu passivi.
Rispondi
di LaLau [user #58190]
commento del 11/01/2021 ore 03:20:0
Ciao Ernesto, sono Laura di Meum, la designer del basso. Ho trovato il tuo commento super interessante e capisco dalla tua analisi che sai bene di cosa stai parlando! Grazie anche per i consigli di produzione interessantissimi. Ci stiamo muovendo per metterlo sul mercato come spiega l'articolo e stiamo anche valutando come proporci al meglio! Vediamo come andrà a finire! A presto
Rispondi
di Ernestor [user #46937]
commento del 11/01/2021 ore 09:26:02
Grazie a te per l’impegno, hai fatto un lavoro magnifico!
In bocca al lupo 🍀
Rispondi
di LaLau [user #58190]
commento del 11/01/2021 ore 09:41:3
Grazie davvero di cuore! :)
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 08/01/2021 ore 09:32:15
A me questo basso pare davvero molto bello, di certo più interessante dell'ennesimo P-bass copiato. Invece le chitarre dell'header di articolo cosa sono/cosa c'entrano?
Rispondi
di lazydaniel [user #28418]
commento del 08/01/2021 ore 09:42:08
La designer che ha progettato MEUM è la stessa della linea di chitarre JL
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 08/01/2021 ore 10:28:41
Non trovo nulla ne sul portfolio della designer ne in rete: hai qualche link?
Rispondi
di lazydaniel [user #28418]
commento del 08/01/2021 ore 10:35:58
Puoi vedere una parte del portfolio vai al link
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 08/01/2021 ore 15:59:54
Appunto, e le chitarre non ci sono.
Rispondi
di lazydaniel [user #28418]
commento del 08/01/2021 ore 16:24:11
C’è una bozza del progetto che poi è diventato il MEUM, per altre informazioni sulle chitarre puoi guardare sulla pagina FB di Olympus Guitars vai al link
Qui l'annuncio della collaborazione
vai al link
Rispondi
di LaLau [user #58190]
commento del 11/01/2021 ore 03:25:
Ciao RedRaven, sono Laura, la designer di Meum, grazie mille per il tuo commento e il tuo interesse nel progetto. Per rispondere anche ai vari commenti qua sotto ti lascio qualche link:

www.meum.guitars (sito meum)
vai al link (guida di uno dei premi vinti da meum)
www.lauramimini.com (mio sito aggiornato 2017 ahimè)

- La JL model è una chitarra in collaborazione con Olympus guitars. Ho curato tutto il design, la produzione è totalmente fatta a mano su richiesta al momento, come suggeriscono sotto, per saperne di più in caso va seguita la pagina facebook.

Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 08/01/2021 ore 10:26:30
Interessante, il design secondo me è molto ben riuscito, è originale e "di rottura", si nota parecchio.
E aggiungo che si vede che è un prodotto italiano, molto ben curato ed elegante.
Forse il limite di questo prodotto è che è un po' troppo MAC style, cioè così com'è te lo tieni, senza possibilità di interventi futuri e modifiche (forse puoi giusto cambiare le manopole ma a me non dispiacciono, sono in sintonia con il design generale).
Ai tradizionalisti non piacerà.
Rispondi
di LaLau [user #58190]
commento del 11/01/2021 ore 03:28:21
Ciao Bizbaz, sono Laura, la designer di meum, commento molto interessante e di quelli che fan piacere! Concordo anche sul fatto che è un progetto che piace o non piace, ma è giusto cosi :)
Rispondi
di musicman75 [user #15857]
commento del 09/01/2021 ore 23:04:17
Fa ca*are
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 11/01/2021 ore 11:24:57
Fa sempre piacere leggere commenti moderati e motivati. Grazie davvero.
Ciao
Rispondi
di LaLau [user #58190]
commento del 03/02/2021 ore 09:24:24
Grande Francesco!
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 10/01/2021 ore 15:20:19
Il body mi piace, molto innovativo ma piacevole.
La paletta mi piace meno, la percepisco un po’ pesante.
Però in complesso è un bel progetto.
Rispondi
di fraz666 [user #43257]
commento del 05/08/2021 ore 13:18:50
A me piace molto esteticamente, e le manopole sono un tocco di classe. Purtroppo l'impossibilità di cambiare i pickup è un fattore bloccante per me che li cambio nella maggior parte delle mie chitarre: capisco la necessità estetica ma magari in futuro si troverà una soluzione al riguardo. Anche a me fa venire in mente guitar synth e primi anni '80, cosa che ultimamente sta andando sempre di più e quindi potrebbe fare il botto nel giusto contesto
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