Dopo 3 tentativi di acquisto, nella mia zona, di un basso a 6 corde della Danelectro, cioè una versione più recente del TIC-TAC prodotto dalla Brand a partire dal 1958 e sentito nelle colonne sonore degli "Spaghetti Western" (avevo dato sempre un anticipo che ho potuto recuperare solo acquistando cose che magari in quel momento non mi servivano affatto), mi ricordai di un brano eseguito dall'ex bassista degli "The Shadows", Jet Harris, che insieme all'ex batterista, Tony Meehan, a fine 1962 si presentò su di un palco con al collo uno strumento nuovo della Fender, ma già alla seconda versione, era un basso a 6 corde a diapason corto da 30,5 pollici, denominato Fender VI. Agli inizi degli anni 2000 si trovava solo qualche rarissimo esemplare usato, ma a prezzi a dir poco esagerati, fortunatamente vidi che a fine decennio era entrato in produzione ed in vendita la versione entry level Squier VI, fedele riproduzione, salvo mancanza della sordina, del Fender VI seconda edizione 1963, quello con 3 pickups Jaguar e 4 Switch, fu così che nel marzo del 2014 il mio negoziante di fiducia in Napoli, Alfredo, me lo ordinò e me lo consegnò in soli 18 giorni dall'ordine, mentre tutti gli altri me l'avevano "Fatta Nera" perchè, dicevano, era uno strumento pochissimo richiesto. Nell'immagine d'apertura ho inserito, partendo da sinistra, le due versioni del Fender VI, la prima del 1961 con 3 pickups Stratocaster dotati di mascherina cromata e con soli 3 Switch, poi la seconda di cui ho già parlato, a seguire il Fender Bajo Sexto, strumento realizzato nel 1990 per Richie Sambora (ma utilizzato spesso anche da John Page), strumento di origine "Telecaster Thinline" accordato da B1 a B3 e non da E1 ad E3 come il Fender VI, infino sono venuto a conoscenza di una Bajo Sexto di derivazione Jazzmaster (anno di realizzazione da parte del Custom Shop forse il 2007), ma di quest'ultimo non so altro, infine il mio Squier VI. Video:
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