Volete mettere, un echo realizzato con le testine magnetiche ed i delay attuali!
di FBASS [user #22255] - pubblicato il 03 gennaio 2021 ore 11:53
E' vero che i moderni "Delay", dopo una prima tecnologia utilizzata a fine anni '70 che utilizzava gli integrati BBD (Bucket-Brigade Device), una linea di ritardo analogica sviluppata nel 1969 da F. Sangster e K. Teer dei Philips Research Labs, quindi ancora analogica, e che mostrava un'analogia con una fila di persone che si passano secchielli con l'acqua, ma già silenziosi (vedi SAD1024 e MN3005), ora sono passati all'uso (a partire dagli anni '80) di memorizzare il segnale d'ingresso digitalizzato in un circuito che ha caratteristiche analoghe a quelle della memoria RAM dei Computer. Questa tecnica presenta il vantaggio di non comportare virtualmente alcun tipo di usura dei componenti, una riproduzione fedele del suono e molti di questi delay (chiamati digitali) forniscono anche funzioni di chorus, phaser e flanger, ma anche altri effetti legati alla modifica della forma d'onda del suono riprodotto. Sarà, ma io preferisco i vecchi "Echo" con nastro e testine magnetiche, di cui una d'incisione, una di cancellazione (spesso sostituita da un magnete permanente) ed alcune di riproduzione, non per niente dopo un vecchio Meazzi con nastro ad anello chiuso ed uno Space Echo Roland mod. RE.201, ora ho un Echorec Binson P.E. 603 T., ma ho anche 5 pedali e ne sto cercando di comprare un altro, già posseduto, cioè un Memory Man della Electro Harmonix: