Nel recente boom che ha visto la chitarra acustica conquistare l’attenzione del pubblico grazie a giovani talenti impegnati in funamboliche tecniche di tapping, percussioni e armonie complesse, Jon Gomm si è ritagliato un preciso spazio con un approccio profondamente musicale, dove la chitarra si miscela all’uso di effetti, fa il verso a una band al completo e torna sempre al servizio del canto.
Jon ha calcato i palchi di tutto il mondo con una Lowden del 1990 che, affettuosamente, ha battezzato Wilma.
Si tratta di un modello 032C che, concerto dopo concerto, ha cominciato a sentire il peso degli anni, tanto da convincere, nel 2016, Lowden stesso a , un prodotto artigianale destinato a una fascia di mercato non alla portata di tutti.
Con l’arrivo tra le file Ibanez - avvenuto nel corso del 2020 e guardato con grande interesse dai fan - Gomm intende mettere a punto uno strumento appositamente studiato per i più moderni stili di fingerpicking e chitarra acustica percussiva, che sia al contempo accessibile per la maggior parte dei musicisti appassionati del genere.
La sua JGM10 è una jumbo asimmetrica, con una spalla mancante dal profilo estremamente morbido.
La struttura è tutta in legno massello, con un top in abete sitka sotto il quale è fissato un bracing X-M modificato. Come per la tavola, anche il legno delle catenature è trattato ad alte temperature secondo la tecnica Ibanez Thermo Aged.
Fasce e fondo sono in pau ferro, mentre il manico è realizzato in cinque parti di mogano e pau ferro.
La tastiera è in ebano macassar, come il ponte di tipo top-loading, cioè con corde fissate sull’estremità finale senza entrare dentro la cassa mediante i classici ferma-corde.
20 fret attraversano il legno bruno senza alcun segnatasto frontale e mostrando una superficie piuttosto generosa in larghezza. Il capotasto misura infatti ben 45 millimetri per una spaziatura sensibile tra le corde: è l’ideale per il fingerpicking di Gomm, dove c’è bisogno di precisione e possibilità di ampia articolazione per la mano sinistra.
Un purfling in legno cinge il corpo, per un’estetica sobria e dal respiro moderno, richiamato anche dalla singolare rosetta a due semicerchi che si rincorrono intorno alla buca.
Nell’unica finitura prevista, la cassa è tutta nera, con top satinato e fasce e fondo in finitura gloss. La scelta è presumibilmente legata alle precise esigenze espressive del musicista, che fa delle percussioni e dei “rumori” una parte integrante del proprio stile, picchiettando i bordi per fare da batteria o strofinando le mani sulla tavola armonica per simulare un rullante suonato con le spazzole. In quest’ottica, avere un top setoso al tatto è indispensabile, mentre il lucido sul retro fa sì che i microfoni non captino con troppa evidenza lo strofinio degli abiti contro i legni.
Strumento nato per essere abbinato a effettistica e amplificazione con una buona predisposizione alla sperimentazione timbrica, la JGM10 è microfonata per mezzo di un Fishman Rare Earth Mic Blend Active Soundhole, un sistema composto da un pickup magnetico e un microfono interno alla buca, con controllo per la miscelazione dei due trasduttori e una levetta per dosare i bassi secondo necessità. Il tutto entra in un preamplificatore Fishman PowerTap Earth Blend, che aggiunge un ulteriore sensore sotto il ponte per massimizzare la definizione delle corde e la naturalezza del suono proveniente dalla tavola armonica.
La JGM10 ha trovato largo utilizzo nell’ultimo album di Jon Gomm e nei consueti video con cui l’artista accompagna l’uscita di ogni suo lavoro discografico.
Sul suo canale YouTube, la firma Ibanez svetta sulla paletta della cutaway nera imbracciata per eseguire i brani di The Faintest Idea, uscito il 16 ottobre 2020.
Sul sito Ibanez, la scheda tecnica completa della JGM10 può essere consultata . |