Noi tutti vorremmo possedere le chitarre al top, ma invece dobbiamo ringraziare sempre la nostrana EKO!
di FBASS [user #22255] - pubblicato il 08 gennaio 2021 ore 13:38
Quando fummo infettati dal virus della "Chitarro-Dipendenza Acuta", poi diventata cronica, anche se stavamo iniziando ad imparare a suonare altri strumenti, magari più classici o legati alla musica sinfonica, l'ascolto dei brani strumentali interpretati dagli "The Shadows" ci spinse ad imbracciare una chitarra e ad impararne gli accordi, compreso i giri armonici (chi imparò bene il giro di DO, anche con la variante del FA minore al posto del LA minore, aveva già alle spalle almeno metà di tutta la musica leggera del periodo). Ma dovemmo fare il conto con le nostre finanze da studenti delle prime classi delle medie superiori e una Brand italianissima con sede in Recanati, guidata dal grande e compianto manager Oliviero Pigini, ci fu enormemente d'aiuto. In immagine d'apertura ho inserito le foto di tutti gli strumenti ed amplificatori EKO posseduti dal 1966 fino ad oggi che posseggo ancora una chitarra modello Junior ed un basso Camaro d'inizio anni '70, comunque sto cercando una chitarra C 296 s con un Di Marzio che ho già posseduto nel 1985 circa, è quella color black con doppia spalla mancante, stile Lucille, ma a cassa più alta.