Adesso che tra pochi giorni compirò 71 anni e che, per motivi vari di salute, sto uscendo poco, mi piace ricordare gli anni in cui, pur di andare a suonare, ero disposto ad affrontare le ire di mio padre, che era un artista ma in un altro campo in cui anch'io me la cavavo benino, e la volontà di mia madre che voleva solo fare a gara con alcune signore, madri di compagni di classe miei e delle compagne, sempre di classe, delle mie due sorelle (specialmente della più piccola di noi tre), su chi tra me ed i fratelli maggiori dei/delle succitati/e compagni/e, avesse sostenuto più esami all'Università e con quali voti. Dopo la parentesi esibizionistica datata triennio 1966-1968 presso l'Oratorio Salesiano di Bellavista, Portici (NA), tollerata però dai miei, ero entrato a far parte, come bassista, di un gruppo i cui componenti abitavano e avevano un locale per le prove presso la "Porta Piccola" del Bosco di Capodimonte di Napoli, l'anno era il 1969, ed avevo venduto per tale motivo sia il mio basso EKO modello 1100/MB/2 che una chitarra Framus modello Hollywood 5/130, per comperarmi un basso Hofner solid body, modello 185 (in foto). Non sto quì a raccontare quanti strumenti e quante permute, cavolate madornali comprese, ho fatto poi nei 13 anni successivi, però ad inizio anni '80 mi ero convertito definitivamente a Fender, sia bassi che chitarre, comprando si delle Gibson, ma non usandole per esibirmi, mentre per un paio d'anni ho alternato al mio fedele Fender Jazz Bass del 1974, che ancora posseggo, un terzetto di bassi della Ibanez (un RS924 in foto, un RB 650 usato molto ed un fretless Musician 940), però ora di Ibanez non ne ho più nessuno salvo una chitarra archtop AF85VLS. Io credo di appartenere ad una categoria ben precisa: quella dei musicisti amatoriali classificabili tra i giudiziosi, sottospecie degli appassionati e nostalgici che fanno di tutto per ritornare in possesso di qualcosa che li rimandi indietro nel tempo, indipendente dal rapporto tra il valore reale ed il costo di quello che comprano, vedi chitarre e bassi del periodo BEAT, e che non sono contenti se non li ritrovano tutti, tassativamente dello stesso modello e colore:
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