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Tapping a otto dita e accordature alternative
Tapping a otto dita e accordature alternative
di [user #13494] - pubblicato il

Il tapping a otto dita è una tecnica interessante, senz'altro spettacolare e che, soprattutto, può generare un fraseggio insolito; tuttavia coordinare le due mani non è sempre facile quindi vediamo di agevolarci la vita con qualche accorgimento che mette in gioco anche accordature alternative


Tutti sappiamo che l’accordatura standard di una chitarra a sei corde, dalla corda più bassa alla più alta, è la seguente:

MI LA RE SOL SI MI

Sappiamo anche che la scala più usata da noi chitarristi è la pentatonica, per moltissimi motivi: ad esempio la diteggiatura più usata consente di mantenere l’indice sullo stesso tasto pur spostandoci da una corda all’altra: ridurre gli spostamenti infatti ci consente di mantenere la mano sinistra in posizione costante, limitando anche l’attenzione necessaria al puro atto meccanico.
Esempio di diteggiatura usata per la pentatonica in Sol maggiore (o Mi minore) a due note per corda (dal 12° tasto):

Tapping a otto dita e accordature alternative

 È possibile espandere questa posizione facendo suonare alcune note al tapping della mano destra (in minuscolo):

Tapping a otto dita e accordature alternative
         
 Oppure:

Tapping a otto dita e accordature alternative
 
Come scritto sopra, la mano sinistra mantiene l’indice sempre sulla stessa posizione, di conseguenza ci si può concentrare sui movimenti della destra; analogamente può essere più comodo usare posizioni in cui sia l’indice della mano destra a non doversi spostare: ecco quindi una posizione per la scala pentatonica di Mi m a partire dal 7° tasto:

Tapping a otto dita e accordature alternative
 
Apriamo una parentesi e occupiamoci della scala maggiore di Sol maggiore o Mi minore, diteggiata tre note per corda a partire dal 12° tasto nella figura seguente:

Tapping a otto dita e accordature alternative
 
Qui gli intervalli tra note contigue sono tutti di seconda, maggiore o minore, per cui le diteggiature di tre note possono essere prese con indice-medio-anulare o indice-medio-mignolo, tendenzialmente più comode che indice-anulare-mignolo, in particolare con la tecnica del legato (hammer on e pull off). Purtroppo è possibile notare che perdiamo la comodità di posizioni con l’indice fisso come con la pentatonica: la mano destra è costretta a spostarsi di un tasto più in alto sia quando passiamo dalla terza corda alla seconda, sia da questa alla prima.
Suonando con la tecnica del tapping a otto dita, ecco una possibile diteggiatura a tre note per corda per ciascuna mano (es. scala di Sol maggiore o Mi minore, sempre dal 12° tasto in poi):

 Tapping a otto dita e accordature alternative
           
Oppure:

 Tapping a otto dita e accordature alternative
 
Torniamo alla scala pentatonica – ottima in moltissimi contesti armonici ma non tutti: se ci troviamo, ad esempio, in frigio maggiore (quindi su un accordo maggiore con sesta bemolle, settima di dominante e nona bemolle), la nostra beneamata scala a cinque note non andrà bene semplicemente perché non esiste una scala pentatonica che passi per le note di una minore armonica.
Ecco un esempio di diteggiatura per la scala minore armonica di Mi a partire dal 12° tasto:

 Tapping a otto dita e accordature alternative

Qui non solo non abbiamo più l’indice su una stessa posizione ma troviamo intervalli come Do-Re#-Mi da diteggiare con indice-anulare-mignolo: posizione molto scomoda normalmente, figuriamoci con il legato, sia della mano sinistra che della destra!
Fin qui, usando l’accordatura standard. Possiamo renderci le cose più semplici cambiando accordatura?
Finora abbiamo ragionato con la scala di Mi minore - in quanto più vicina alle abitudini di noi chitarristi – e da lì siamo arrivati alla scala di Mi minore armonica; ora pensiamo invece alla scala di La minore armonica e al suo relativo quinto modo, ovvero: il Mi frigio di dominante: Mi, Fa, Sol#, La, Si, Do, Re. Naturalmente l’accordo relativo alla tonica è un Mi maggiore.
Adesso proviamo ad accordare la chitarra in Mi aperto (sempre dalla corda più bassa alla più alta)
MI SI MI SOL# SI MI

Le note suddette sono contenute nel Mi frigio di dominante e hanno il vantaggio di trovarsi sulla stessa posizione: corde a vuoto oppure 12° tasto.
Aggiungiamo una sola nota per corda:

Tapping a otto dita e accordature alternative

In pratica abbiamo preso due triadi maggiori: Mi e Fa, ottenendo ben sei delle sette note che compongono il frigio di dominante – il tutto con una posizione comodissima: non solo l’indice resta sempre al 12° tasto ma la posizione è simmetrica, ovvero si ripete di corda in corda!
Fin qui basta una mano, direte voi – e infatti è proprio così, ma se volessimo aggiungere il tapping della mano destra, cosa potrebbe venirne fuori?

Tapping a otto dita e accordature alternative
 
Con un solo dito della mano destra otteniamo, tra l’altro, quel Re che mancava alla precedente diteggiatura. Ma perché non usare più dita della destra?

Tapping a otto dita e accordature alternative
 
Breve parentesi: conoscete la scala araba? Mi, Fa, Sol#, La, Si, Do, Re#: avremmo una diteggiatura quasi perfettamente simmetrica, facilissima da memorizzare e usare!

Tapping a otto dita e accordature alternative
 
Tornando al nostro frigio di dominante, lavoriamo con la fantasia ed elaboriamo dei fraseggi approfittando della tecnica del tapping, con diteggiature comode (es. dal 10° tasto):

Tapping a otto dita e accordature alternative

Qui sopra abbiamo una diteggiatura che tocca sei note del frigio di dominante, con intervalli di seconda maggiore o minore tra note contigue, evitando invece diteggiature scomode come Mi-Fa-Sol#.



Ecco quindi spiegato come e perché ho realizzato il mio video “Alie-N-azione”: un brano che ruota principalmente attorno a Re frigio di dominante, con la chitarra accordata quindi in Re aperto.
Buon ascolto!
 
Nota della Redazione: Accordo è un luogo che dà spazio alle idee di tutti, ma questo non implica la condivisione di ciò che viene scritto. Mettere a disposizione dei musicisti lo spazio per esprimersi può generare un confronto virtuoso di idee ed esperienza diverse, dando a tutti l'occasione per valutare meglio i temi trattati e costruirsi un'opinione autonoma.
lettori in cattedra lezioni
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