Premesso che lungi da me fare una critica o valutazione degli strumenti che tratto in questo mio modesto scritto, frutto solo di parere e gusto personale (ma di cui ne ho posseduto 5 nel tempo), la cui validità cioè non oso mettere in dubbio, della allora giapponese Ibanez, dopo l'entusiasmo iniziale avvenuto in seguito alla visione di uno dei primi bassi importati e visto usare dal giovanissimo bassista di un "Gruppo di Famiglia" ad un MAK PI 100 nel salone della Mostra D'Oltremare di Napoli (comperato poco dopo in un negozio famosissimo sito in Via San Sebastiano, sempre a Napoli, era il 1970), un modello denominato "Bison" e dalla forma vagamente SG, con le meccaniche già disposte alla paletta come 3+1, strumento posseduto fino ad una quindicina d'anni fa e regalato al mio liutaio-collega Mario di Salerno; con il tempo poi ne ho comperati altri 4 di cui 2 usati moltissimo. Il secondo fu un modello clone del Les Paul Custom, color black, dall'hardware gold e palettine delle meccaniche, disposte 2+2 questa volta, in plastica nera, tenuto ed usato come basso di riserva, poi nel 1980 comperai il modello RS924 di cui conservo una fotografia a ricordo, posseduto per un paio d'anni e ceduto in permuta per un Precision del 1966, sverniciato a natural. Nel 1983, subito dopo l'acquisto del mio G&L2000E che ho usato pochissimo per scarso feeling con il manico verniciato sul retro, decisi di comperarmi un fretless e colsi al volo l'opportunità di averlo a prezzo scontatissimo in base ad una telefonata del mio negoziante di fiducia, Alfredo, che mi assicurò di averne venduto un altro identico a Rino Zurzolo. Era un Ibanez Musician MC940 che ho usato poco ma con cui non scattò quella molla tanto è vero che lo permutai dopo pochi mesi, sempre dallo stesso negoziante, con un Fender Precsion fretless del 1978. Avevo deciso di non comprarne più di bassi Ibanez se non qualche chitarra acustica, semi-hollow o archtop della stessa marca, modelli di chitarre che ho sempre reputato le sappia fare (infatti non me ne sono mai fatta mancare una ed ora posseggo una AF85VLS jazz) quando un collega di Vallo della Lucania mi propose lo scambio alla pari di un loro basso Ibanez RB650 black con un mio basso Rivehead headless color rubino appartenuto al bassista di Peppino di Capri (fu il 2° strumento di quella provenienza musicale, il primo fu una EKO Ranger XII), è stato il basso che ho usato di più in assoluto e di cui rimpiango ancora la cessione dovuta all'acquisto di una Washburn Montrey Artist, la chitarra usata da Bob Dylan, ora lo sto ricercando ma anche un RS924 andrebbe bene.
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