Voglio incominciare questo mio modesto scritto con il descrivere il modello delle chitarre della Gibson proposte a metà anni 70s e quelle invece proposte come riedizione delle "Transition 1959" e pre-SG, sempre nello stesso periodo, cioè quando oltre a produrre le solid body che cambiarono un po' l'opinione generalizzata sulle chitarre e bassi della Gibson, ex CMI ed all'epoca (1969) diventata una Brand della società con maggior azionista la ECL, diventata poi Norlin, quali la Marauder, la S-1 e i bassi The Ripper e The Grabber, furono proposte le Les Paul Recording con i pickups a bassa impedenza ed una chitarra dotata di P90 a doppia spalla mancante, già proposta nel periodo di passaggio dalla Les Paul classica ad una sola spallamancante degli anni 50s, alle SG del 1961 che all'inizio portavano un trapezio in plastica alla base del manico con sopra inciso "Les Paul" (c'era anche lui e sua moglie Mary Ford nella foto del catalogo datato 1962 ) e del relativo basso ad un solo pickup con cover in plastica chiusa, tutte chitarre e bassi mai visti proposti in vetrina nei negozi della mia città, Napoli, e credo non solo.
Colgo ancora l'occasione per sfatare un'altra convinzione generalizzata, cioè che, dopo gli anni BEAT in cui la fecero da padrone le produzioni germaniche e le Rickenbacker per merito dei Beatles, Epiphone escluso perchè fin all'uso da parte di John Lennon non ne conoscevamo nemmeno l'esistenza, stessa cosa per le Gretsch che vedemmo usare per la prima volta da George Harrison, invece le nuove SG della Gibson erano tutte reperibili facilmente. Mai udito cosa più sbagliata poichè, se non un paio di casi tra cui una SG Stereo 1972 di un amico, di queste denominate SB-200, SB-350, SB-450, SG-100, SG-200 e pure della tanto più recente SGX e del basso Melody Maker che ho cercato per anni, non ne ho mai vista nessuna proposta in vendita sia dalle mie parti che altrove:
Chiudo il discorso parlando di una chitarra bruttarella (ma che suono ragazzi) di cui entrai in possesso ad inizio anni 80s, una solid body dalla forma strana derivata un po' dalle Flying V, rimasta in catalogo per poco tempo con il suo nome di modello originale, cioè "Corvus", che, una volta dotata di tremolo con inserimento della leva tra i due cantini e l'apposizione del blocca-corde sulla paletta, prese il nome di "Futura", nome però che era già stato usato per una chitarra del 1957, capostipite delle "Korina", che quindi non erano un trio ma bensì un quartetto, oggi più limitato :
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